Via Vitae. Una mostra itinerante in cui l'artista approfondisce con i suoi dipinti il tema della Via Crucis. In particolare, oltre alle canoniche 14 stazioni, l'artista ne ha creata una quindicesima.
Evento espositivo itinerante: 30 marzo – 21 ottobre 2012
Via Vitae, mostra realizzata dalla Fondazione Credito Bergamasco, con
opere di Angelo Celsi.
L’imponente Via Crucis, divisa in quattordici stazioni (oltre una
Resurrezione finale), percorre nel 2012 il territorio della Provincia di
Bergamo.
Romano di Lombardia, Bergamo, Clusone, Schilpario e Sotto il Monte
Giovanni XXIII le località toccate dalla mostra “itinerante” tra la
primavera e l’autunno 2012.
La Via Crucis (Via Vitae) è il tema approfondito dal pittore Angelo Celsi,
artista bergamasco di rilievo internazionale: oltre alle canoniche quattordici
stazioni ha dipinto la quindicesima. Secondo la tradizione cristiana il fedele
rivive i momenti salienti della passione di Cristo seguendo lo svolgimento
narrativo della Via Crucis; il ciclo non si completa con la sepoltura di Cristo
ma con la Resurrezione, perciò Via Vitae.
La mostra tocca cinque differenti tappe: inaugura a Romano di Lombardia e
si chiude a Sotto il Monte Giovanni XXIII.
Angelo Celsi (classe 1937) conosce e frequenta, giovanissimo, Arturo Tosi.
Dalla fine degli anni ’50 intraprende un viaggio europeo. Nel decennio
successivo si stabilisce a Bellinzona, in Canton Ticino. Dagli anni ’70 a oggi
ha esposto in prevalenza in Svizzera, episodicamente anche in Italia.
Il catalogo della mostra – che inaugurerà al Museo d’Arte e Cultura Sacra di
Romano di Lombardia il 30 marzo prossimo – include testi dei curatori,
monsignor Tarcisio Tironi (Presidente del MACS e Parroco in Romano di
Lombardia) e dott. Angelo Piazzoli (Segretario Generale del Credito
Bergamasco e della Fondazione Creberg).
Dichiarazioni dei curatori
“Tra la risalente produzione figurativa e la recente svolta naturalistica –
spiega Angelo Piazzoli – spunta carsicamente, nell’opera di Angelo Celsi,
la tematica religiosa. Questa si è manifestata in numerosi “dipinti a tema”
(principalmente “natività”, “deposizioni”, “resurrezioni”), in alcuni affreschi e,
più compiutamente, in opere organiche - quali le Via Crucis collocate nella
Chiesa di San Gregorio in Sovere (1988) e nella Chiesa dei Santi Pietro e
Paolo a Crana, in Canton Ticino (1992) - realizzate nel “periodo realista”
durante il quale l’arte di Celsi appare molto contrastata sul piano espressivo
e decisamente materica”.
“Dopo gli esiti felici della mostra che abbiamo organizzato con lui e per lui
all’Accademia Tadini di Lovere - nella quale è stata consacrata, con risultati
lusinghieri, la nuova fase della sua vicenda artistica, caratterizzata
dall’affinamento della tecnica della “dissolvenza” - mi è parso naturale –
prosegue il Segretario Generale di Creberg – lanciare al Maestro la sfida di
realizzare una Via Crucis, moderna e innovativa, innestata nel nuovo corso
e caratterizzata da alcuni precisi elementi qualificanti: grandi dimensioni
delle opere, limitato utilizzo di elementi figurativi espliciti (non più di un
particolare scenico per dipinto), ampio ricorso alla tecnica della dissolvenza
(al fine di sfumare i tratti materici e figurativi mediante velature), deciso
ricorso al colore (di norma, con una tonalità prevalente per ciascun dipinto)
quale strumento per unificare nel cromatismo il drammatico percorso della
Croce”.
Angelo Piazzoli spiega poi uno degli aspetti di novità dell’esposizione: “Da
ultimo, dopo un approfondito confronto teoretico e teologico con monsignor
Tironi, abbiamo aggiunto una complicazione ulteriore; a percorso ultimato –
quando Celsi pensava di avere terminato l’opera e si sentiva ormai sereno
ed appagato – abbiamo chiesto all’artista di rappresentare adeguatamente
la Resurrezione, quale compimento della vicenda. Volevamo che Celsi
rappresentasse la Via Crucis, nell’accezione di Via Vitae. Il percorso non
termina sulla croce, non si conclude nel sepolcro. Vince la vita: “Regnat
Vivus”.”
“Il tema della Via Crucis – evidenzia monsignor Tironi – ha provocato da
sempre gli artisti per una creazione mai esaurita. Angelo Celsi ha raccolto
la sfida, offrendo in una visione moderna e dinamica, prima i quattordici
dipinti che rispondono alle rispettive “stazioni” della “via della croce” e, in
seguito, quello per la Risurrezione di Cristo, a conclusione dell’unico
percorso, la Via Vitæ. L’artista ci ricorda che nella contemplazione della
passione non ci si può fermare alla morte, ma si deve guardare al di là,
all’oltre di cui i Vangeli ci parlano, alla Risurrezione. Il pittore interpreta
così, a suo modo, l’autentica conclusione di questo pio esercizio
medievale come la Via Crucis”.
La pittura di Angelo Celsi si fa capire. Tutte e quindici le stazioni sono di
grande formato, parlano una lingua chiara e leggibile. Hanno alla base un
progetto figurativo, successivamente reso meno definito. La verità non
appare chiara a prima vista, necessita di essere cercata.
“La sua - prosegue il Presidente del MACS - è una pittura ricca di colori
che, sfumando i contorni della realtà, creano atmosfere evocative e, stesi
in trasparenza, sono come un avvio alla lettura e un invito all’entrar dentro
la vicenda descritta.”
“È troppo poco limitarsi a guardare le opere dell’artista bergamasco”
precisa monsignor Tironi. “Occorre fermarsi a contemplare, lasciarsi
coinvolgere, “aprire” le trasparenze, “vivere” le dissolvenze e parteciparvi.
L’arte infatti non può forzare nessuno ma può incoraggiare, sottovoce, ad
una vita autentica, capace cioè di creare verità e bellezza. Quando l’arte è
inserita nel territorio e nel contesto in cui l’artista vive, si fa espressione di
vita piena di senso. Celsi riesce così a proporre poeticamente la Via
Crucis. Via Vitæ di Cristo senza esibizioni ma solo suggerendo riflessioni
appena iniziate e pensieri avviati che aspettano d’essere completati”.
“Siamo particolarmente orgogliosi – specifica Angelo Piazzoli – di questa
particolare modalità con la quale la nostra Fondazione produce taluni eventi
d’arte, finalizzandoli all’approfondimento di tematiche rilevanti e rendendoli
itineranti sul territorio in collaborazione con preminenti istituzioni locali, con
le quali la Fondazione storicamente collabora; questa attività “in loco”
affianca, come noto, le iniziative espositive promosse direttamente presso il
Palazzo storico di Creberg (anche a presentazione dei grandi restauri
finanziati) ed al sostegno assicurato agli eventi realizzati direttamente dalle
formazioni sociali sui territori”.
“Dopo il grande successo della mostra dedicata a Genesi (opere di Mario
Paschetta) – che abbiamo prodotto nel 2010/2011 (esponendola a
Bergamo, Romano di Lombardia, Alzano Lombardo e Lodi) e che ad agosto
2012 porteremo a Clusone presso il Museo della Basilica – siamo
veramente lieti che Via Vitae abbia riscosso tanta attenzione al punto di
essere itinerante per buona parte dell’anno ed in cinque location di grande
suggestione, in periodi particolarmente importanti per le singole Comunità
che ci ospitano (Romano di Lombardia presso il MACS durante Quaresima
e periodo pasquale, Bergamo presso i Padri Domenicani a maggio,
Clusone presso Museo della Basilica/Oratorio dei Disciplini a giugno in
contiguità con le festività patronali, Schilpario/Valle di Scalve nel periodo
estivo, Sotto il Monte Giovanni XXIII nell’occasione delle celebrazioni
ottobrine per le ricorrenze inerenti il Concilio Vaticano II).”
“La significativa attività in campo artistico/culturale – conclude il Segretario
Generale – non è andata (e non andrà in futuro) a discapito degli altri ambiti
della operatività “sociale” di Banca e Fondazione – quali il sostegno alle
formazioni sociali operanti sul territorio, la ricerca medico/scientifica, la
solidarietà – interventi che abbiamo ulteriormente rafforzato per cercare di
sopperire agli effetti negativi che la congiuntura economica produce in tali
settori”.
Sedi e date
Romano di Lombardia
Museo di Arte e Cultura Sacra - Sala Alberti
30 marzo – 1° maggio 2012
Bergamo
Centro Culturale San Bartolomeo
5 maggio – 20 maggio 2012
Clusone
Oratorio dei Disciplini – Museo della Basilica
9 giugno – 30 giugno 2012
Schilpario
Spazio Espositivo “Alpi”
14 luglio – 25 agosto 2012
Sotto il Monte Giovanni XXIII
Sala Consiliare – Sede Comunale
6 – 21 ottobre 2012
Ufficio stampa: Monica Pontiggia, 333.2199384, 333.1362000, monica.pontiggia@yesplease.biz
Inaugurazione 30 marzo
Museo d'Arte e Cultura Sacra
piazza Fiume 5 Romano di Lombardia (BG)
Ingresso libero