Making Space. I due artisti, protagonisti della seconda edizione del GAP, presentano le opere realizzate durante il programma di residenza a Open Care. Demirci propone una video installazione che mette a confronto costruzione e potenzialita'. Cramp indaga, con fotografie e sculture, i cambiamenti in atto nella pianificazione urbana di Milano.
Global Art Programme, Waiting for Expo 2015 è promosso da Artegiovane con il patrocinio di Expo 2015 e la collaborazione di Regione Lombardia, Camera di Commercio di Milano, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Fondazione Cariplo, Viafarini e FARE.
Il programma ha l’obiettivo di creare un’occasione di scambi culturali di giovani artisti tra l’Italia e altri paesi partecipanti al Milano Expo 2015, Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita.
Gli artisti italiani e artisti stranieri selezionati per prendere parte al programma di scambi di residenze internazionale realizzeranno opere sul tema della salute, della nutrizione adeguata, dell’ambiente ed energia pulita e sulla geo-architettura.
Tutte le opere prodotte verranno acquisite gratuitamente in proprietà da Regione Lombardia e da CCIAA di Milano. In particolare, quelle prodotte dagli artisti italiani nei paesi partner saranno di proprietà della Regione Lombardia e quelle prodotte dagli artisti stranieri a Milano saranno di proprietà della CCIAA di Milano.
Gli artisti Richard Cramp (Gran Bretagna) ed Egemen Demirci (Turchia), protagonisti della seconda edizione del GAP, presentano il 29 marzo le loro opere realizzate durante il programma di residenza a Open Care, coordinato e diretto da FARE.
Richard Cramp è stato selezionato da una giuria composta da Alessandra Masolini-Brown (SharpCut), Adam Knights (Visiting Arts) e Alice Sharp (Invisibile Dust).
E’ davvero ideale l’architettura ideale? E’ questo che sembra chiedersi il lavoro di Cramp, che nasce da un monitoraggio quasi anagrafico dei cambiamenti in atto sulle infrastrutture e sulla pianificazione urbana di Milano. Nuovi edifici, nuovi quartieri, nuovi boschi: un nuovo che si impone e si allarga nella città, un nuovo utopico, ma anche un nuovo artificioso nel suo richiamarsi a una sorta di idillico ‘ritorno alla natura’. Attraverso un collage fotografico e sculture che mimano i plastici di un edificio, Cramp mette a nudo la forza del passato e della natura, che inarrestabilmente si insinuano nella costruzione dei nuovi quartieri. E evidenzia l’energia che muove il cambiamento di una città che, ancora una volta, si sporge verso il futuro.
Egemen Demirci è stato selezionato da una giuria, nominata da Julie Upmeyer e Anne Weshinskey di Caravansarai (Istanbul), composta da Övül Durmusoğlu, Nazlı Gurlek e Marcus Graf .
Costruzione e potenzialità sono i due temi che Egemen Demirci mette a confronto nella sua video installazione in mostra.
La costruzione: due riprese, dall’alto, osservano, registrano, la costruzione di grattacieli. Movimenti impercettibili, lenti, quasi una natura morta. Eppure continui, inarrestabili, destinati a cambiare per sempre il paesaggio visivo.
Potenzialità: Demirci, con la sua telecamera, entra negli spazi espositivi nel momento in cui si sta allestendo una mostra. Un momento in cui lo spazio non è più solo spazio e non è ancora mostra. E’ qui, in questo luogo provvisoriamente di confine, che si può interrogare l’immaginario. Che si sperimentano le potenzialità, che si vive un momento di precultura, in cui tutto è ancora possibile. In entrambi i casi, gli edifici in costruzione e la mostra in allestimento, il cambiamento è presagito, non ancora avvenuto: lo spettatore è invitato, al momento, semplicemente a entrare in un nuovo contesto. Ed è proprio nello sguardo dello spettatore, che i due video affrontati si ricompongono in una unica opera.
Le due mostre si inaugurano nell’ambito di P(ART)Y – Arte in festa in Open Care, un evento ad inviti organizzato da Open Care all’interno dei propri spazi di via Piranesi dedicati ai servizi integrati per l’arte. Con P(ART)Y, Open Care offre l’occasione di ammirare alcune opere d’arte abitualmente custodite all’interno del caveau, visibili grazie alla disponibilità dei collezionisti che hanno aderito all’iniziativa. Nel corso della serata, gli invitati potranno anche scoprire la pratica della conservazione e del restauro del patrimonio artistico. Per un numero ristretto di visitatori, infatti, il percorso interattivo allestito all’interno delle sale dei Frigoriferi Milanesi - lo storico complesso che comprende anche il Palazzo del Ghiaccio - prevede l’accesso ai cinque laboratori di conservazione e restauro, dove si potrà assistere ad alcuni interventi su opere d’arte e ricevere consigli sulla manutenzione e la valutazione di oggetti preziosi.
Biografie
Richard Cramp, nato a Gloucester nel 1980, laureato in belle arti presso la scuola d’arte di Wimbledon nel 2004. Vincitore della borsa di studio Feiweles Trust, Cramp e’ stato artista in residenza presso lo Yorkshire Sculture Park nel 2005/6.
Egemen Demirci. Nato nel 1983 ad Izmir, Demirci si è laureato in Arti Visive presso l’Università Sabanci di Istanbul nel 2005 ed ha conseguito un Master in Arte Pubblica e Nuove Strategie Artistiche presso l’Università Bauhaus di Weimar nel 2009.
Inaugurazione giovedì 29 marzo 2012, ore 19
Frigoriferi Milanesi – Open Care
via Piranesi 10, Milano
ingresso gratuito dalle ore 10 alle ore 19
sabato e domenica su appuntamento (02.73956317)
Passante Ferroviario / Porta Vittoria
Autobus / 73 - 90
Tram / 12 - 27