Giovanni Fattori
Telemaco Signorini
Giuseppe Abbati
Odoardo Borrani
Eugenio Cecconi
Vito D’Ancona
Luigi Gioli
Ruggero Panerai
Oscar Ghiglia
Ulvi Liegi
Llewelyn Lloyd
Francesca Dini
Alessandra Rapisardi
Opere inedite dalla collezione Roster, Del Greco, Olschki. Oltre 100 dipinti di autori celebri fra cui Fattori, Telemaco Signorini, Giuseppe Abbati, Eugenio Cecconi, Vito D'Ancona, Oscar Ghiglia, Ulvi Liegi, Llewelyn Lloyd. Dalla prima pittura degli esponenti Macchiaioli fino a quella tarda della prima meta' del 900. Insieme ai dipinti sono esposte anche 60 fotografie che provengono dalle famiglie dei collezionisti.
a cura di Francesca Dini e Alessandra Rapisardi
E’ un Grand Tour nella Toscana della memoria, struggente e solare, ma anche una piacevole scoperta di personalità poco conosciute ma davvero affascinanti, la mostra ‘Da Fattori al Novecento. Opere inedite dalla collezione Roster, Del Greco, Olschki’ allestita dal primo aprile al 4 novembre a Villa Bardini. Curata da Francesca Dini con Alessandra Rapisardi, l’esposizione ricompone l’antica collezione, raccogliendo un centinaio di dipinti mai visti in precedenza, provenienti da raccolte private.
Il nucleo originario è determinato dall’amicizia del caposcuola macchiaiolo Giovanni Fattori con il nobiluomo fiorentino, medico, scienziato e garibaldino Giovanni del Greco (1841-1918). Attraverso Emma del Greco, figlia di Giovanni, una parte di questa collezione è confluita nella famiglia di Alessandro Roster (1865-1919), genero e collega di del Greco. Si tratta di una famiglia di innovatori che conta medici, scienziati, ingegneri e architetti, attivi a Firenze a partire dal 1790. Padre di Alessandro è l’architetto Giacomo Roster, creatore del tepidario del giardino dell’Orticultura e suo cugino è lo scienziato Giorgio Roster del quale, a Firenze, sono conservati fondi e collezioni al Museo di Storia Naturale, al Museo Galileo, al Museo Alinari, nel Laboratorio di Fotografia dell’Istituto Statale d’Arte e all’Isola d’Elba dove ancora si trovano la sua villa e il suo giardino di acclimatazione e dove una strada ne ricorda il nome. Alessandro, medico e ginecologo oltrechè cultore del velocipede su cui ha scritto un manuale, è il principale artefice della collezione come la conosciamo oggi, ricca delle opere di artisti macchiaioli e tardo macchiaioli: Fattori, Telemaco Signorini, Giuseppe Abbati, Odoardo Borrani, Eugenio Cecconi, Vito D’Ancona, Luigi Gioli, Ruggero Panerai, Oscar Ghiglia, Ulvi Liegi, Llewelyn Lloyd ed altri che raccontano una pagina veramente significativa dello straordinario percorso del collezionismo toscano tra Ottocento e Novecento.
Le successive generazioni (Rapisardi e Olschki) hanno apportato il nucleo significativo dei post-macchiaioli con una particolare predilezione per Lloyd con il quale intercorsero rapporti di vera e propria familiarità durante lunghe permanenze all’Isola d’Elba. Assieme ai dipinti sono esposte anche 60 fotografie inedite che provengono da queste famiglie e che ne carpiscono momenti di intimità, di gioia, di spensierata quotidianità fissando, al tempo stesso, alcuni dei soggetti dipinti da Lloyd. Immagini che sono raggruppate per grandi temi: la natura, il paesaggio, la donna.
Così Marcella Olschki testimonia il profondo legame tra arte e vita rappresentato dalle opere di Lloyd: “ogni suo quadro (…) è così denso di commozione che riesce a trasportarmi indietro negli anni in cui tutto era così puro, così incontaminato e incorrotto che perfino una bambina, piccola com’ero allora, riusciva a provare l’intensa, quasi dolorosa emozione che dà la bellezza. Quelle sue barche, sospese fra mare e cielo, silenziose anch’esse in un mondo fatto di silenzio o di voci che erano soltanto quelle di persone o animali, o dei fragori delle tempeste, eccole qui con il loro miracoloso immergersi dentro una natura benedetta da Dio, riflesse in quell’acqua così trasparente per cui i fondali per noi non avevano segreti, e lì noi avremmo gettato le nasse e calato i tramagli (…). Che benedizione è stata che lui qui abbia vissuto e qui abbia così gloriosamente dipinto da poter fermare quel tempo della nostra vita…”.
Il percorso espositivo è articolato in cinque sezioni: Pittori toscani prima della “macchia” (che raccoglie rare vedute di Firenze dipinte da Burci, da Giovanni Signorini, da Borbottoni, da Moricci), Fattori e i Macchiaioli (che ruota attorno ai quattro dipinti commissionati dal capostipite Del Greco all’amico Fattori, esposti per la prima volta), Contributo a Giovanni Mochi (sono presentate numerose opere sudamericane di questo misterioso artista che fu compagno dei macchiaioli al Caffè Michelangelo e poi emigrò in Cile, divenendo là attivo promotore dei principi del realismo toscano), Pittori tardo macchiaioli (dedicata alle opere di Cecconi, Panerai, Ciani e Luigi Gioli), e Lloyd Ulvi Liegi e il Novecento (ricca di splendidi dipinti di Lloyd, autentico punto di forza della collezione, Ghiglia e Ulvi Liegi).
“La collezione così come la conosciamo oggi – osserva Francesca Dini - attraverso la ricomposizione che ci è consentita eccezionalmente dalla circostanza di questa esposizione è costituita dunque di più nuclei, sebbene il corpo principale sia quello messo assieme da Alessandro Roster. Il criterio che caratterizza le scelte collezionistiche di Del Greco e di Roster, cioè la predilezione per artisti contemporanei che orbitano e talvolta interferiscono con le loro esistenze di professionisti impegnati, è solo in parte estensibile ai Rapisardi e agli Olschki, i quali ad un certo momento obbediscono anche a valutazioni di tipo storico-artistico e alla volontà di preservare una memoria familiare percepita giustamente come importante”.
La mostra è corredata da un raffinato catalogo edito dalla casa Editrice Leo S. Olschki (pagine 194; € 34,00; prezzo in mostra € 28,00) ed è promossa e organizzata dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron e dalla casa Editrice Leo S. Olschki, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Comune di Firenze.
Nel corso della conferenza stampa il Segretario Generale della Fondazione Bardini Peyron Marcella Antonini ha comunicato che sono stati predisposti numerosi eventi collaterali per i visitatori della villa. Oltre a visite guidate gratuite e cicli di conferenze, il Museo Galileo di Firenze (con la collaborazione di Biblioteca Comunale Foresiana di Portoferraio, Archivio fotografico Fratelli Alinari, Liceo Artistico Statale di Porta Romana e Sesto Fiorentino, Museo di Storia Naturale di Firenze) pubblica sul proprio sito Web (www.museogalileo.it) una Biblioteca digitale dedicata a Giorgio Roster (1843-1927), scienziato e fotografo fiorentino. E’ una ricostruzione virtuale di un rilevante patrimonio documentario, ricco di opere a stampa, manoscritti, raccolte fotografiche, conservato in varie istituzioni toscane.
Enti promotori
Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron
Casa Editrice Leo S. Olschki
In collaborazione con
Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze
Fondazione Palazzo Strozzi
Comitato promotore
Cristina Acidini, Jacopo Mazzei, Michele Gremigni, Carlo Sisi, Daniele Olschki
Realizzazione
Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Supervisione generale
Renato Gordini
Comunicazione e ufficio stampa
Riccardo Galli
Registrar e coordinamento mostra
Paola Petrosino
Logistica e Assicurazioni
Luca Bigazzi e Guido Frullanti
Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron
Supervisione generale
Marcella Antonini
Segreteria organizzativa
Maria Grazia Geri
Casa Editrice Leo S. Olschki
Supervisione generale
Daniele Olschki
Coordinamento
Erika Marchetti
Allestimento
Progetto di Luigi Cupellini in collaborazione con Carlo Pellegrini
Realizzazione
Julie Guilmette, Opera Laboratori Fiorentini, Simone Ranfagni, Stampa in Stampa, Atlas e Livelux
Progetto grafico RovaiWeber design
Immagine: Llewelyn Lloyd, Baracchina a Procchio, 1928 olio su tavola
Uffici Stampa:
Susanna Holm, Sigma CSC tel 055 2340742 susannaholm@cscsigma.it
Catola & Partners tel 055 5001941 riccardo.catola@catola.it
Ufficio Stampa Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Riccardo Galli via Bufalini, 6 – 50122 Firenze tel. 0555384503 – cell. 3351597460 riccardo.galli@entecarifirenze.it
Villa Bardini
Costa San Giorgio 2 Firenze
Orario mostra
Da martedì a domenica ore 10.00 - 19.00.
Chiuso il lunedì.
La vendita dei biglietti ha termine alle ore 18.00.
La mostra rimarrà aperta anche lunedì 9 aprile, 30 aprile e martedì 1 maggio.
Biglietto
Intero € 8,00
Ridotto € 6,00 per gruppi superiori a 10 persone, per ragazzi dai 7 ai 14 anni di età
Scuole € 4,00
Gratuito per diversamente abili e loro accompagnatori, giornalisti, insegnante al seguito della scolaresca, guide turistiche di Firenze e provincia bambini sotto i 6 anni.
Con il biglietto della mostra si visitano anche il Museo Pietro Annigoni ed il Museo Roberto Capucci, entrambi a Villa Bardini.
Visite guidate gratuite: sabato e domenica 10.30, 11.30, 15.30, 16.30