Soliloqui. La mostra prosegue il ciclo espositivo 'unconventional twins' presentando il processo grafico non-verbale di Adami insieme ai segni filiformi della Fincato. A cura di Flavia Montecchi.
A cura di Flavia Montecchi
La mostra dal titolo “Soliloqui” affronta il processo grafico non-verbale di Claudio Adami, partendo dalla ultima serie dei blacknotes in cui le stesure di inchiostro nero arrivano a sovrapporre una visione logica del segno, per racchiudersi in un mondo astratto di parole mute, risonanti solo nella mente dell’artista.
L’accumulo della carta, lo spessore dell’inchiostro e l’avvicendarsi di storie silenziose sono i punti cardine dell’incontro tra l’artista romano d’adozione e i lavori di Giorgia Fincato, dove misurando la lunghezza di un tratto in metri d’inchiostro, la giovane artista traccia in modo certosino minute spirali di pensieri: ecco che le lettere appena decifrabili dell’uno si uniscono alle immagini filiformi dell’altra. I segni della Fincato non raccontano però scritti, né ricalcano memorie istintive, come avviene invece nei lavori di claudioadami, ma nascono da studi anatomici e analitici poi fatti propri. Partono dall’essere umano e lo svestono di decori, per tornare ad essere tratti.
Il segno del verbo adulto e il disegno del pensiero giovane si unisono in un dialogo generazionale che vede nell’allestimento un rispetto grafico e teatrale: è Giorgia Fincato che osserva da lontano gli anni di sperimentazione di Claudio Adami, ed egli, quasi sfidato dall’incontro di un simile tratto, viene e va, continuando a raccontarsi nelle pagine di un diario che sarà concluso in galleria, con una performance inaspettata e continua, lungo tutta la durata della mostra.
L’esposizione sarà accompagnata da un testo critico a cura di Elio Grazioli.
Inaugurazione lunedì 16 aprile 2012, ore 18.30
Studio d'arte contemporanea Pino Casagrande
via degli Ausoni 7A Roma
lun-ven ore 17-20
Ingresso libero