Palazzo Nicolosio Lomellino
Genova
via Giuseppe Garibaldi, 7
010 5957060 FAX 010 5958548
WEB
Andrea Ansaldo
dal 4/4/2012 al 14/4/2012
dom-sab 10-18 lun-ven 15-18

Segnalato da

Studio Gardella




 
calendario eventi  :: 




4/4/2012

Andrea Ansaldo

Palazzo Nicolosio Lomellino, Genova

Esther e Assuero. In mostra due dipinti della collezione privata dell'artista (1584-1638), mai esposti al pubblico. Le tele, in dialogo tra loro, presentano lo stesso soggetto: l'episodio biblico dell'incontro tra il re di Persia e la sua sposa.


comunicato stampa

A cura di Margherita Priarone

Due dipinti di collezione privata di Andrea Ansaldo, mai esposti in pubblico, saranno in mostra nel salone centrale affrescato da Bernardo Strozzi, dell’Ansaldo amico e ‘collega’. Le tele presentano due versioni dello stesso soggetto: l’episodio biblico dell’incontro tra il re di Persia Assuero e la regina Esther, sua sposa, una giovane ebrea.

Il libro biblico di Esther è scelto di frequente in Genova, a partire dal Cinquecento, come soggetto privilegiato per affreschi o dipinti: la vicenda della giovane e bella eroina Esther che salva il suo popolo dalle perfide trame di Aman, dignitario di corte del sovrano, si presta infatti a interpretazioni politiche e religiose, come esaltazione della lotta per la libertà, o come prefigurazione del ruolo salvifico della Vergine, redentrice del genere umano. Ma è anche una storia d’amore: tra tutte le fanciulle del regno Assuero, nella sua reggia di Susa, elegge Esther come sua regina poiché la “amò più di tutte le altre donne ed essa trovò grazia e favore agli occhi di lui più di tutte le altre vergini” (II, 16-18). Il soggetto offre dunque l’occasione di esprimere una varia gamma di sentimenti e soprattutto di dipingere vesti e gioielli regali, sullo sfondo degli scenografici fondali di un palazzo principesco.
Nei due dipinti di Andrea Ansaldo, per la prima volta presentati in pubblico, la giovane Esther è raffigurata nel momento in cui si presenta al sovrano per intercedere a favore del suo popolo: “Il terzo giorno ella … prese con sé due ancelle. Su di una si appoggiava con apparente mollezza, mentre l’altra la seguiva tenendo sollevato il mantello di lei. Appariva rosea nello splendore della sua bellezza e il suo viso era gioioso, come pervaso d’amore”. Il re allora, “alzato lo scettro d’oro, lo posò sul collo di lei, la baciò e le disse: «Parlami!»” (V, 1-2).

I due quadri appartengono a due momenti distinti del percorso del pittore, mostrandone l’evoluzione nelle scelte di stile: la prima opera in ordine cronologico è quella di maggiori dimensioni ed è piena espressione della fase di passaggio, nella pittura dell’artista, tra terzo e quarto decennio del Seicento, quando l’Ansaldo rimedita la lezione cromatica dei veneti, specie nei rossi carichi tra il porpora e il cremisi; intensissimo è il muto colloquio tra le figure, fatto di sguardi e gesti, e magistrali sono le delicate sfumature sugli incarnati, specie sul volto dell’ancella alla destra di Esther. In secondo piano una fuga di arcate si allontana verso il fondo, tra ombra e luce.

L’altra opera - da poco restaurata - mostra invece i caratteri della produzione ansaldiana della tarda maturità, alla metà degli anni Trenta: colori brillanti e cangianti, ingioiellati da un luccichio di oro ‘colato’ sulle stoffe, sulle armature, sui diademi, sul baldacchino e sul trono di Assuero. Le tinte arancio, rosa e giallo sono tipiche di questo momento, mentre i lilla e gli azzurri ripropongono i cangiantismi delle prime tele del pittore. Anzi l’Ansaldo, forse, non è mai stato così colorato. A inquadrare la scena è un loggiato veronesiano; le architetture in lontananza, però, hanno un sapore genovese: ville con tetti a spiovente, loggiati e giardini su terrazze, insieme a dettagli del repertorio dell’artista, come edifici a pianta centrale o elaborate colonne scolpite.
Proprio l’attenzione alle scenografiche architetture di fondo, insieme alla preziosità delle vesti e al lusso dei dettagli, è ciò che accomuna i due quadri, mostrando al meglio i caratteri più originali e innovativi di questo artista, definito dalle fonti seicentesche “Pittore, e prospetico raro” (Soprani 1674).

In occasione dell'inaugurazione verrà presentato il volume 'Andrea Ansaldo (1584-1638)' di Margherita Priarone presso il Palazzo Spinola di Strada Nuova, via Garibaldi 5, alle ore 17,30

Inaugurazione giovedi' 5 aprile

Palazzo Nicolosio Lomellino
via Garibaldi 7 Genova
15:00-18:00 tutti i giorni; 10:00-18:00 sabato, domenica e festivi; lunedì di Pasqua aperto
Ingresso 5 euro

IN ARCHIVIO [17]
Enrico Ingenito
dal 7/11/2013 al 22/11/2013

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede