Centro Civico Baraccano
Bologna
via Santo Stefano, 119
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Franco Bonetti
dal 26/3/2003 al 27/4/2003
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Franco Bonetti



 
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26/3/2003

Franco Bonetti

Centro Civico Baraccano, Bologna

'Le mille e un sogno': 53 opere inedite ispirate al mito orientale delle Mille e una notte.


comunicato stampa

'Le mille e un sogno'

Il 27 marzo alle 18 si inaugura nelle sale museali del Baraccano a Bologna la mostra 'Le mille e un sogno' con 53 opere inedite dell'artista Franco Bonetti ispirate al mito orientale delle Mille e una notte.
Realizzata con il patrocinio del Comune di Bologna e dell'ASCOM in collaborazione con De Agostini Rizzoli Arte&Cultura, l'esposizione proseguirà fino al 27 aprile per essere poi trasferita negli Stati Uniti, a New York.
Tutte le opere in mostra sono riproposte nel catalogo in due lingue (italiano e inglese) edito da De Agostini, corredato da un saggio di Rossana Bossaglia.

La mostra
Artista, scenografo e profondo conoscitore della letteratura, Bonetti si confronta con un testo senza tempo, come ha già fatto in passato (Il Romanzo dei Finzi-Contini, Lezioni americane, Tassesca, Animula, vagula, blandula per non citarne che alcune), per lasciare che le suggestioni delle parole ispirino in lui forme e colori.
In realtà, con queste opere che richiamano il mito orientale delle Mille e una notte, Bonetti va ben oltre la mera trasposizione della favola, ricomponendo quell'Oriente immaginario che tutti noi abbiamo sognato leggendo le pagine dei grandi classici, da Marco Polo a Kipling.

Suggestioni che Rossana Bossaglia, nel testo critico che apre il catalogo della mostra, descrive così: 'Dietro le immagini di Bonetti si individua non solo l'impronta di una lunga e coinvolgente iconografia ma anche il deposito di accattivanti letture, il flusso misterioso di memorie dirette e indirette; una simbologia a tratti riconoscibile nei suoi connotati referenziali,a tratti sfumata in accaldate suggestioni'

Un'idea di Oriente che l'artista filtra anche attraverso la cortina dei sogni, da cui il titolo della mostra 'Le mille e un sogno'. Una dimensione onirica che gli permette di fondere e mescolare scene, luoghi, persone e sensazioni, creando una nuova realtà, personalissima e unica, che Bonetti riversa nelle sue tele.

L'artista
Franco Bonetti, nato a Firenze nel 1958, vive e lavora a Reggio Emilia. La sua formazione artistica è fortemente segnata dall'esperienza teatrale che, a partire dal 1979, lo porta a collaborare con scenografi e registi di primissimo piano, da Pier Luigi Pizzi a Luca Ronconi.
Negli anni ha firmato scene e costumi per decine di spettacoli: Scheletro d'amore di Ludovico Parenti (1982), La pazzia senile e La saviezza giovanile di Adriano Banchieri (1984), Edipo nei dialoghi con Leucò di Cesare Pavese (1996) e la recente messa in scena di Lezioni americane di Italo Calvino con Giorgio Albertazzi (2000).
La sua attività di scenografo si accompagna a quella di pittore, consolidata da decine di mostre collettive e personali che lo hanno visto protagonista sia in Italia che all'estero.
Le sue opere, quasi sempre raccolte in cicli pittorici a tema, si ispirano ai grandi classici della letteratura, spaziando dalle opere greche e latine ai poemi cavallereschi, fino alle pagine contemporanee.
Il primo ciclo pittorico-grafico, Tassesca, ispirato dagli scritti di Torquato Tasso, è del 1988. Seguono Il vino e le rose, sulle opere di Shakespeare per l'O'Keeffe Center di Toronto, Animula, vagula, blandula, una rivisitazione delle Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar, il Romanzo dei Finzi-Contini, ispirato al libro di Giorgio Bassani.

La sede espositiva
Le sale museali del Baraccano, a Bologna, fanno da suggestiva cornice alle opere di Bonetti.
Questo complesso monumentale nel cuore del Quartiere Santo Stefano, di recente trasformato in sede espositiva, è nato nel 1402 per ospitare i pellegrini in visita al santuario della Beata Vergine.
Nel corso dei secoli ha cambiato più volte la sua destinazione d'uso, subendo radicali trasformazioni che dal nucleo storico lo hanno portato alla configurazione attuale. Alla fine del XIV secolo venne completato 'l'Ospitale de'Pellegrini ' con il porticato e il maestoso arco tutt'ora visibile, mentre nel corso del secolo successivo vennero aggiunte nuove parti, quando il Baraccano divenne un Conservatorio femminile.
Oltre alle sale espositive, è visitabile la chiesa a cui si accede dal lungo portico cinquecentesco eretto a ridosso delle mura cittadine.

Il catalogo
Edito a cura di De Agostini Rizzoli Arte&Cultura, ripropone tutte le opere in mostra, oltre ad una selezione dei disegni preparatori e dei bozzetti.
Aprono il catalogo un saggio critico di Rossana Bossaglia e 'Due parole sul tappeto', uno scritto dell'artista che presenta in prima persona la sua opera. Tutti i testi sono in due lingue, italiano e inglese.
Il catalogo, di 120 pagine a colori, è in vendita a 40 euro.

Progetto: Claudio Priola
Organizzazione e coordinamento: arch. Silvana Cagnolo - Galleria d'arte Catùs (Bo)
Allestimento ed illuminazione: ditta COEMAR

Orari: 11-19.30, da mercoledì a domenica

La mostra è realizzata in collaborazione con:
Comune di Bologna quartiere S. Stefano
De Agostini Rizzoli Arte1&Cultura
ASCOM Bologna
Associazione Nazionale Trapiantati di fegato "G. Gozzetti"

Conferenza stampa: giovedì 27 marzo alle ore 11, nella sala grande del Baraccano

Sale museali del Baraccano, via Santo Stefano 119 - Bologna

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