La galleria presenta sessanta opere di medie e grandi dimensioni, tra cui pezzi creati a tre mani dagli artisti - Swoon, Monica Canilao e Dennis McNett - e tre installazioni site specific.
Collettiva di Swoon, Monica Canilao e Dennis McNett
In mostra sessanta opere di medie e grandi dimensioni, tra cui pezzi creati a tre mani dagli artisti e tre installazioni site specific realizzate con l'aiuto di Harrison Richards Bartlett.
Il titolo nasce da una riflessione sulle diverse storie della creazione, preservazione e distruzione del mondo, con i loro molteplici miti e personaggi. Correnti di pensiero dalle sfumature infinite che, una volta scoperte, fanno sì che il mondo come lo conoscevamo ripieghi su se stesso e se ne spalanchi uno nuovo, nel quale tutto è possibile. Si vuole inoltre richiamare l'attenzione su una situazione di estrema attualità: il mondo sta infatti collassando su se stesso. Secondo gli scienziati, la sesta estinzione di massa è alle porte e gli esseri umani ne sono la causa diretta; dobbiamo riconoscere che siamo in una situazione di rischio e cercare di fare qualcosa per contrastarla. Per spiegare tutto ciò, i tre artisti scelgono di far parlare le loro opere, i personaggi da loro creati: Thalassa, la dea del mare, Fenris, gigantesco lupo della mitologia norrena, o i corvi raffigurati su preziose stoffe ricamate, da sempre animali visti come tramite fra il mondo terreno e quello spirituale. Costruiscono un tempio che richiama un mondo di forze sovrannaturali, una realtà mitologica nella quale sussiste un dualismo incarnato da Kali, dea madre dell'universo e forza distruttrice.
La parola "Folding", piegare, si riferisce anche, letteralmente, all'azione: gli artisti piegano stoffe e carta, creando un mondo fantastico, nel quale si muovono figure cariche di connotazioni simboliche, personali ed emozionali. Le opere sprigionano energie vitali germogliate dalla distruzione, in perpetua trasformazione, creando una continuità senza punto d'inizio.
Swoon propone una visione impegnata del mondo che la circonda attraverso la rappresentazione di persone, spesso anonime, che danno voce e visibilità ad una precisa vicenda attraverso le sue raffigurazioni. A volte ritrae amici o parenti, colti in un significativo momento della loro storia personale, immortalando la loro anima spesso trasformata in allegoria. Incide ritratti su linoleum, li stampa su Mylar, su carta riciclata o su carta da lucido, che una volta dipinta diventa pezzo unico. É maestra nell'utilizzare carta tagliata e nel giocare con i pieni e vuoti delle forme, in un' esplorazione concettuale degli ambienti a cui sono destinati.
Monica Canilao crea forme nuove con oggetti di recupero e immagini segnate dalle intemperie. Le sue strutture di tessuto, le installazioni e le sculture riportano in vita forme spezzate e celebrano lo spirito di aiuto reciproco e di intraprendenza delle comunità emarginate. I colori vengono utilizzati su pergamena, legno, usa muffa e fumo per simulare segni di decadimento, i materiali portano le macchie dell'età e dell'utilizzo. Utilizzando elementi organici intrecciati e assemblati, le opere di Monica omaggiano la tradizione e l'arte artigianale. Dice della sua arte: "La mia pratica artistica genera una storia personale e vivente che può essere modificata e rivista. Si tratta di una modalità di comunicazione con gli altri che trascende distanza, tempo e luogo".
Dennis McNett è conosciuto per i suoi lavori in legno intagliato con grande perizia. Le sue radici affondano nell'estetica skateboard e punk rock dei primi anni '80, i riferimenti cui attinge sono contemporanei e grafici, ma nello stesso tempo scavano in antiche mitologie e fiabe della tradizione nordica da cui derivano gli animali che raffigura, connotati da un forte simbolismo, come lupi, leopardi, corvi e aquile. Nel suo lavoro convive una dualità tra antico e moderno, che riesce a far sentire lo spettatore in contatto con il suo lato ancestrale.
Inaugurazione: mercoledì 11 aprile 2012 ore 19
Galleria Patricia Armocida
via Lattanzio, 77 - Milano
Orari: dal martedì al sabato, 11.30-13.00 / 15.30-19.00
Ingresso libero