Diverse sedi
Verona

A Memoria d'Arte
dal 10/4/2012 al 28/4/2012
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WEB
Segnalato da

Circolo Pink




 
calendario eventi  :: 




10/4/2012

A Memoria d'Arte

Diverse sedi, Verona

Gli itinerari della Resistenza. Collettiva d'arte negli spazi veronesi. La quarta edizione dell'iniziativa volta ad attualizzare, attraverso i linguaggi dell'arte, il valore politico e civile del 25 Aprile, ha come tema pricipale l'antifascismo.


comunicato stampa

Arriva al quarto anno la collettiva sulla Memoria, sulla Resistenza, sull’Antifascismo promossa dal circolo Pink di Verona. L’iniziativa sta diventandoun evento cittadino che coinvolge decine di artist* e vari spazi della città, un appuntamento importante,
un contributo significativo per attualizzare con i linguaggi dell’arte e il valore
del 25 Aprile.

Quest’anno la collettiva avrà come tema “L’ANTIFASCISMO” e attorno ad esso articolerà la sua proposta di Memoria Collettiva: L’antifascismo per non dimenticare l’orrore dei lager nazisti e le tante diversità perite, ma anche la insensatezza dei nuovi lager dove centinaia di immigrate e immigrati sono costretti a “sostare” in attesa di una vita più dignitosa, antifascismo per continuare a resistere contro ogni forma di
razzismo e repressione sociale, culturale e politica. Quindi non solo memoria della Resistenza ma attualizzazione della Memoria.

Presentazione
antifascismo

Antifascismo. È sicuramente una parola che negli anni ha subìto mutamenti di
significato e di percezione per chi l’ascolta. Effettivamente, cosa si intende per antifascismo?
Facciamo un salto nella storia, nel 1945, quando, nel mese di aprile,
nel giorno 25, l’Italia veniva liberata da un incubo ossessivo durato vent’anni.
Chi non era antifascista, allora? Lo era perfino chi era stato fascista, che ironia.
L’Italia, e non solo, era carica d’euforiaperché stava uscendo da un periodo repressivo e violento, e al contempo carica d’odio per chi aveva provocato le tragedie di quel periodo, i fascisti.
L’odio diede vita, però, a una nuova era, a una nuova speranza rivolta verso il
“sol dell’avvenir”, a una nuova politica, a una nuova costituzione fondata essa stessa,
tra l’altro, sull’antifascismo. Era ovvio, giusto e quasi palese essere antifascisti.
Con gli anni, poi, era talmente facile essere antifascisti che la gente si dimenticava
quasi di esserlo, cosicché gli unici a ricordarlo ancora erano in pochi, esclusi, isolati.
Decennio dopo decennio, effettivamente, dichiararsi antifascisti ha sempre più voluto
dire essere etichettati come estremisti, nemici, o perfino comunisti.
Giusto, perché nel pensiero comune per contrastare una forza estrema bisogna darle un colpo di fianco con una forza altrettanto estrema. Ma perché soffermarci semplicemente sulla simbologia e sulle etichettature quando, analizzando i fatti, si vede un vagone, un pullman, un furgone carichi di negri violenti, islamici che puzzano, magrebini ladri, senza un’identità, senza un diritto o senza qualcuno che abbia dato loro ascolto un attimo solo?
È una verità amara, cruda, fascista. Mentre torniamo nelle nostre “tiepide case”, trovando “cibi caldi e visi amici”, periodicamente uomini, donne e bambini, fuggiti dai
loro Reich in cerca anche loro, come noi ai nostri tempi, di un sol dell’avvenir, vengono presi, arrestati, maltrattati come bestie feroci oppure, addirittura, fatti imbarcare su zattere bucate, e rimandati nei loro lager. Chiedono dignità, diritti, ma sembra quasi che chiedano la Luna. Appena la ferita si cicatrizza, ci si dimentica di essere stati feriti, e si è subito pronti ad impugnare a nostra volta un coltello affilato.
Quando impareremo dalla Storia o, più semplicemente, dal buon senso? Mai, se prima non impareremo a ricordarci delle ferite, anche se cicatrizzate, e aporgere a nostra
volta una benda, come qualcun altro fece con noi.
Credo che oggi essere antifascisti significhi cicatrizzare le ferite attorno a noi, che
forse, a volte, siamo stati proprio noi a provocare e, soprattutto, placare le lame che tagliano, piano piano, le reti della giustizia e del sol dell’avvenir.
Carlo Beghelli - studente Liceo Classico - Verona

Gli Spazi espositivi 2012

Osteria ai Preti
lun/sab 10.00 - 02.00
via Interrato Acqua Morta, 27 Verona (Veronetta)
inaugurazione mercoledi 11 aprile ore 19.00
Gruppo Arte Self Help-VR
Cinzia Fordiani
Silvia Thaler
Annamaria Volfini
Fabio Laquidara
Massimo Braga
Alberto Cavazzani
Adriana Ederle
Riccardo Bazzani
Cristina Mazzi
Tiberio Ghini
Anita Godi
Alessandra Godi

Malvaira Blu Bar
lun/ven 7-21- sab/dom 8-13.30
via Marsala, 2 Verona (Borgo trento)
inaugurazione venerdi 13 aprile ore 18.00
Moreno Danzi
Paula Torres
Carolina Filippini
Costanza Filippini
Lucillo Saorin

Libreria Pagina 12
lunedì 16,00-20,00
martedi-sabato 10,00-13,00 e 16,00-20,00
Corte Sgarzerie, 6/a Verona (centro città)
inaugurazione mercoled 18 aprile ore 17.00
Flavio Masiero
Antonio Falzetti
Angela Turri
Sergio Cristini
Daniela Migaldi
Leonardo Zanfretta
Elena de Ghantuz Cubbe

Pink
in orari apertura associazione
via Scrimiari 7/a Verona (Veronetta)
inaugurazione venerdi 20 aprile ore 19.00
Vittore Bocchetta
Roberto Aere
Marika Santoni
Giuseppe Stopazzola
Giampaolo Mazzara
Marilena Garofalo
Patrizia Uboldi
Emy Guerra
Konstantin Vohwinkel

Red Zone
mart/ven 9.30-12.30/16.30-24.00
sab/dom 9.30-24.00
piazza della Pieve, 15 Sant Giorgio Inganna Poltron - Verona
inaugurazione domenica 22 aprile ore 11.00
esposizione fotografica
"Sguardi sulla memoria
AUSCHWITZ - BIRKENAU"
Autori:
Fabio Scapaticci
Nicolas Tarantino
Francesco Mion
Diambra Mariani

Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea
9-12 merc/ven- 15.30-18.30 mart/ven
via Cantarane, 26 Verona (Veronetta)
inaugurazione mercoledi 25 aprile ore 14.00
Lolli Ambrosi
Giuliana Magalini
Romano Giovannoni
Nicola Nicolis
Gianni Zardini

Campo sportivo "Gigi Piccoli"
Happening art-bucolico con gli artisti di A Memoria d'Arte 2012
via Caroto 1, salita Torricelle lato Borgo Venezia - Verona
inaugurazione domenica 29 aprile dalle ore 11.00

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