Edizioni Galleria Colombari
Milano
via Maroncelli, 10
02 29001551

The religious contemporary design
dal 17/4/2012 al 29/4/2012
11-20

Segnalato da

Edizioni Galleria Colombari




 
calendario eventi  :: 




17/4/2012

The religious contemporary design

Edizioni Galleria Colombari, Milano

Opere di designer e artisti che interpretano singolarmente l'atto della loro creazione, ogni forma ha una sua forza 'divina', un suo messaggio concettuale attraverso il segno.


comunicato stampa

Designer Karim Rashid , David Palterer , Antonio Cagianelli , Pawel Grunert, Luca Sacchetti . Artisti Blue and Joy , Maïmouna Patrizia Guerresi , Matteo Peretti La Galleria Paola Colombari inaugura il 18 Aprile durante il Salone del Mobile la mostra “The Religious Contemporary Design" ed invita artisti e designer a meditare sul cambiamento sociale del XXI secolo e sulla sua dilatazione spirituale attraverso le forme, i linguaggi ed i nuovi codici immaginifici. In mostra saranno presenti opere di designer ed artisti che interpretano singolarmente lʼatto della loro creazione, ogni forma ha una sua forza “divina” nellʼatto del passaggio dal pensiero allʼesistenza , una sua sensualità , un suo messaggio concettuale attraverso il segno.

Arte e Design si intrecciano in segrete vie e percorsi attigui in cui la matrice della materia diventa ispirazione religiosa comune. Maïmouna Patrizia Guerresi artista che si inserisce in un contesto transculturale dove si fondono diversi linguaggi attraverso le iconografie dellʼAfrica Musulmana , presenta lʼopera “Fabbrica Minareto” una grande scultura a forma di Minareto formata da lastre e semisfere in plexiglass bianche opaco assomiglia ad una struttura architettonica razionalista, questo volume puro disegnato sulla sezione aurea possiede un solido impianto di consistenza quasi “classica”. David Palterer raffinato designer ed artista concentra la sua ricerca attraverso una sperimentazione metodologica e formale sullʼoggetto a “reazione poetica” e ad esperienze riflessive , in mostra la sua recentissima collezione di oggetti liturgici giudaici firmata per lo storico marchio Pampaloni Argentieri, candelieri e vasi in argento per la nuova linea di Gianfranco Pampaloni in cui ha voluto unire tradizione e design; in mostra anche due splendide maschere etnologiche nepalesi “ Orecchi hanno è non ascoltano” e “Occhi hanno è non vedono” in legno, pigmenti ed inserti in cristallo chiaro soffiato a mano. Karim Rashid designer neo-organico con le sue forme sinuose ed avveniristiche in cui se la libertà avesse una forma sarebbe infinita, ondulata, leggera biomorfa ed in movimento perpetuo presenta “ Opposite Table” prodotto da Base in ABS realizzato in diversi colori bianco, giallo e nero; contrapposizione di una forma identica come riflessione di due parti opposte della vita, bene/male, gioia/dolore, felicità/tristezza che esalta e non abbatte la bellezza stessa di vivere.

Una forma è sostegno dell'altra ed insieme trovano il giusto equilibrio per esprimere al meglio la propria essenza. Luca Sacchetti designer ed artista, amante della filosofia Buddista presenta lʼopera il “ Castello di Aurora” un divano-scultura che segna lʼinizio della fiaba, primo capitolo dellʼOdissea Umana alla ricerca dellʼamore. Il curvilineo del femminile forma e protegge lʼintera struttura del Castello, trasparente come chi non ha nulla da nascondere e perciò vulnerabile allʼinvidia e alla gelosia.Torrioni di forma cilindrica si alternano alle dimore dalle forme squadrate e angolari creando nel loro alternarsi di posizioni e colore una cornice di vita.Il designer polacco Pawel Grunert si diletta sul tema con una bellissima SIE52 chair in acciaio inossidabile a forma di croce, designer naturalistico le sue opere fatte di elementi rurali assumono quasi un significato panteistico ed immaginifico. Il suo motto è “archetipo,natura,geometria” il vimine e lʼacciaio inossidabile sono i suoi master, codici a cui non puoʼ rinunciare creando delle proprie e vere sculture.

Blue and Joy artisti post-pop della new generation con i loro linguaggi fumettistici con la creazione di due personaggi omonimi “ Blue” triste ma nella vita vincente e “Joy” allegro ma nella vita dubbioso per lʼopposto, mettono in pratica con i loro slogans e messaggi un interscambio fragile ed intenso, puerile e meditativo della nostra vita moderna. Un universo spesso surreale sperimentato attraverso le loro avventure, in mostra il mosaico di “J.o.y” in croce in atteggiamento quasi imperiale assume unʼelaborazione iconografica religiosa cristiana dallʼeffetto antico con le tessere di mosaico in marmo travertino e vetro su masonite che ci ricordano i marmi ed i vetri antichi romani. Joy ride nonostante sia crocefisso, un linguaggio ludico e provocatore che ci invita ad andare oltre la realtà. Antonio Cagianelli, designer surrealista trasgressivo ed anticipatore di molte tendenze presenta la consolle " Il teschio tatuato" lʼopera è lʼallegoria dellʼambiguità del bene e del male, i segni polivalenti del teschio e delle fiamme utilizzati come simbolo di terrorismo religioso e le fiamme simbolo di fede e di purificazione, diventano al tempo stesso maledizione e morte nella cultura rock post-punk e il tema del tatuaggio è come un puzzle in cui i diversi frammenti della vita convergono verso lʼessenza ultima dellʼuomo , cioè la morte. In mostra anche un teschio – seduta “ Trans-marble vital” prodotto in marmo bianco venato da Statuaria Arte di Fiammetta Vannelli per la Edizioni Galleria Colombari, è una riflessione sulla vita e la morte attraverso il concetto di Vanitas in cui si ha una rappresentazione simbolica del passaggio effimero dellʼuomo sulla terra e il suo destino finale di sparizione e annullamento. In mostra anche i vasi della storica manifattura Gialletti di Deruta, in ceramica dipinta a mano con graffiti ed iconografie simboliche del linguaggio surreale di Cagianelli. Tattile e materico lʼartista post-pop Matteo Peretti che presenta lʼopera “Betty Boo” unʼopera dal colore rosso, vivo, forte, incisivo, unʼesplosione di oggetti glassati e resi monocromi dalla sua matericità che introduce con un linguaggio giocoso ed ossessivo allo stesso tempo.La sua opera intensa e visiva, ci penetra e ci fa riflettere, il delirio della realtà è evocato e plastificato e ci conduce verso quella denuncia di massificazione, di feticcio standardizzato della nostra vita odierna, soffocati dal delirio di un processo immaginifico. Quei giocattoli e trouvailles sovrapposte come in una battaglia, ci attraggono per un attimo per poi colpirci profondamente e trasportarci in quel teatro da cui pensare per un attimo come emergere per sopravvivere.L’opera BETTY BOO, ci restituisce un’idea di distruzione, quasi un’immagine dall’alto di una città devastata dal terremoto o da eventi bellici.

Press Office info@edizionigalleriacolombari.com

Inaugurazione con cocktail 18 aprile dalle 18.00/22.00

Edizioni Galleria Colombari
Via Maroncelli 10, 20154 Milano
Orari: 11.00-20.00
Ingresso libero

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