Maria Bonaduce
Gianni De Benedictis
Renato Nosek
Francesco Zefferino
Mario Colonna
Leo Morelli
Carlo Fusca
Una collettiva di 'paesaggisti contemporanei' idealmente a confronto con gli autori del primo novecento degli anni '30. Opere di Maria Bonaduce, Gianni De Benedictis, Renato Nosek.
Continuando nel nostro “Progetto culturale”, questa mostra vuole rappresentare il cammino dei “Pittori Contemporanei”, che operando nel territorio perseguono, ognuno nel proprio ambito, un linguaggio completamente rinnovato, come ipotesi di ricerca.
Per chiarezza critica li confronteremo “idealmente con i “Paesaggisti” del primo novecento degli anni 30 (storicamente pittori di ottima fattura e scuola tecnica) per vederne le differenze! Verifica ancorchè trascurata criticamente e poco realmente affrontata!
Si noterà che, nonostante il gioco quotidiano degli immancabili “Detrattori” sull’ipotesi anacronista della tecnica pittorica, oggi ancora fortemente connotata nel nostro territorio, questi artisti del nostro contemporaneo, si rinnovano con “grande capacità” ed in “Maniera” filosofica diversa. Caparbietà e giustizia critica permettono a questi autori anacronisti di mandare “Fendenti”critici pesanti.
Questo ideale confronto con artisti del Primo Novecento è di rigore per spiegarne le differenze!
Bisogna ricordare le difficoltà che gli operatori del tempo, avevano nella mancanza dei mezzi di comunicazione, che non permettevano di spaziare compiutamente sul piano dell’informazione a proprio piacimento, però i più attenti e coraggiosi, costruirono nuovi linguaggi sulle orme dei “Vedutisti Napoletani” geograficamente più vicini al nostro territorio.
Uno spiccato senso di nuovo realismo che permise una analisi della “campagna pugliese” tipicamente meridionale, un geniale sviluppo di modello che via via diventò intelligente connotato. Ma la limitata sfera geografica in cui viaggiava la pittura di questi artisti del tempo viene subito rifiutata dagli attuali contemporanei del “Nuovo Paesaggio” del II novecento. Essi asseriscono che la natura del loro tempo si sofferma a meditare un concetto storico più profondo e senza “limiti geografici”sviluppando un’idea profondamente contraria, ai loro antichi predecessori, già ricordati. Con molto meno realismo e più “Immaginazione”, essi trasferiscono il proprio interesse sulle più colte interpretazioni “Filosofiche”, trasferendo il proprio interesse sull’archetipo della nostra cultura, quella “Mediterranea”; la ricerca come un capovolgimento estetico , un recupero della “Scuola di pittura” nel senso più “Erotico” del mestiere di pittore!
Una ipotesi di lavoro contemplato sulle più colte interpretazioni classiche della storia, della storia dell’arte!
Inaugurazione 20 aprile ore 18
Dueffe
Via Brigata Bari,14 - Bari
Dal lunedì al venerdì 9,00-18,00 sabato 9,00-13,00
Ingresso libero