Rifugio Sgabutzo. Il rudere, a 200 metri dalla galleria, rivive attraverso un intervento di pulizia artistica e ambientale con una performance all'ora del tramonto del 29 aprile.
Rifugio Sgabùtzo: Il nome è un turnover tra l'idea di rifugio, appunto (alpino, ad esempio, legato quindi ad un ambiente circostante), ed una certa mitologia adolescenziale che crea in luoghi alternativi pause e zone franche all'incombente empasse di regole del mondo adulto.
La casa è quella dove trovavano temporanea ospitalità i ragazzi (finchè ci sono stati) di Normann, sovrapposta nella memoria di Carlo Spiga alla cosiddetta "Villa Sgabuzza" (non cercatela nelle seriose guide rosse del Touring Club), agro nelle campagne di Assemini, dove si organizzavano feste o si passava semplicemente il tempo.
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Lo spazio, definito nei tempi del suo primario utilizzo "appartamento dei minatori scapoli", appare abbandonato alla condizione di rudere, destino assegnatogli da chi avrebbe dovuto valorizzarne la storia. Immerso nel verde, a duecento metri dalla sede della GiuseppeFrau Gallery in una posizione unica per la visuale del tramonto sul mare, su cieli stellati e romantiche soluzioni temporali, rivive attraverso un intervento di pulizia artistica ed ambientale.
L'azione non avrà un inizio preciso, ma verso l'ora del tramonto del 29 Aprile 2012,lo spazio sarà nuovamente reso fruibile con un intervento sonoro in cui Carlo Spiga sarà affiancato da Luigi Massari, artista pugliese la cui ricerca si muove ultimamente verso la musica con il progetto TERZO FUOCO. Da questo momento il "Rifugio Sgabùtzo" si aprirà ad una lunga serie di interventi con l'obiettivo di renderlo liberamente leggibile.
Parco geominerario: palazzina degli scapoli, strada per il belvedere di Normann.
( 39.5N - 8.8E )
Domenica, 29 Aprile 2012
IL SOLE
tramonta 20:16
Durata del giorno 13:47
Giuseppe Frau Gallery
Localita' San Giovanni (Villaggio minerario Normann, 4) - Gonnesa (CI)