Ponendosi ben lontano da un intento cognitivo di tipo storico-critico, questo progetto espositivo vuole aprire in primo luogo nuove possibilita' di relazione fra linguaggi apparentemente differenti e distanti, in particolare fra le opere pittoriche su carta di Sandro Chia e di Thomas Lange e quelle scultoree di Joachim Schmettau.
a cura di Davide Sarchioni
La Galerie Poll di Berlino è lieta di presentare la mostra Chia – Lange – Schmettau. Neue Arbeiten con opere di Sandro Chia, Thomas Lange e Joachim Schmettau.
Tre importanti personalità coinvolte nelle vicende artistiche rispettivamente italiane e tedesche nel limite cronologico compreso fra i primi anni Settanta ai pieni anni Ottanta del Novecento, la cui attività è riconducibile ad altrettanti ambiti culturali ben distinti e dunque storicamente identificabili - quali il Realismo Critico berlinese, la Transavanguardia italiana e la Pittura Selvaggia di ex Berlino Ovest - sono ora riuniti per la prima volta in un esclusivo progetto di mostra a tre voci per presentare i lavori selezionati dalla produzione più recente.
Ponendosi ben lontano da un intento ricognitivo di tipo storico-critico, questo progetto espositivo vuole aprire in primo luogo nuove possibilità di relazione fra linguaggi apparentemente differenti e distanti, in particolare fra le opere pittoriche su carta di Sandro Chia e di Thomas Lange e quelle scultoree di Joachim Schmettau.
Si tratta del tentativo di costruire un dialogo serrato fra le opere, variamente formulato, in cui le peculiarità espressive di ogni singolo artista costituiscono il punto di partenza per affrontare un inedito e trasversale percorso visivo che, travalicando i limiti temporali e gli specifici contesti storici di appartenenza, rimanda alle logiche inattese dei processi intuitivi e delle libere associazioni che si dipanano a partire da un' iniziale analisi formale per poi entrare nel profondo di visioni e contenuti in cui lo spettatore è direttamente coinvolto, stimolando vive sollecitazioni che da un'opera all'altra ricercano ulteriori attribuzioni e contributi nuovi e inesplorati, ma al contempo sempre doverosamente legati ai contenuti e ai significati che rendono efficace la presenza di ogni singolo lavoro in mostra.
Così una certa monumentalità plastica delle sculture di Schmettau, pur sdrammatizzata da una rinnovata sensibilità inventiva, ben si collega alle mastodontiche figure dal sapore arcaico che popolano gli scenari sognanti dei dipinti di Chia, la cui libertà creativa è anche una componente fondamentale del fervente immaginario, non privo di una latente ironia, Dei lavori di Lange.
Per questa via di lettura, ogni tentativo di interpretazione potrebbe aprire nuove, ulteriori connessioni e analogie. Sarà compito dello spettatore quello di rintracciarle, intavolando un interessante dibattito culturale negli spazi intimi e raccolti della Galerie Poll, quale scenario privilegiato.
Questa mostra è stata resa possibile grazie agli artisti e alla collaborazione fra La Galerie Poll di Berlino e la Galleria Il Frantoio di Capalbio (Italia).
Vernissage Venerdì 4 Maggio ore 19
Galerie Poll
Anna-Louisa-Karsch-Str. 9 (am Garnisonkirchplatz) Berlin-Mitte