Se mi lasci ti cancello. Prosegue il ciclo di mostre dedicate a opere ispirate a testi biblici, appositamente realizzate dagli artisti della galleria.
a cura di Giuliano Zanchi
Dal 5 maggio fino al 30 giugno otto gallerie d’arte contemporanea della città di Bergamo espongono nei loro spazi opere ispirate ai testi biblici, appositamente realizzate dai loro artisti. Quest’anno il Comitato per la Cultura Biblica di Bergamo (promotore di Effettobibbia e composto dalle maggiori istituzioni culturali religiose della città: Centro culturale delle Grazie, Centro culturale Protestante, Centro culturale san Bartolomeo, Fondazione Adriano Bernareggi, Fondazione Serughetti La Porta, Gruppi biblici di Bergamo e l’Ufficio diocesano per l’Apostolato Biblico) ha chiesto a otto galleristi cittadini di individuare tra i loro artisti i più sensibili a misurarsi con un testo biblico. Ne sono stati selezionati dodici che hanno accettato la non comune sfida di un confronto diretto con la Scrittura. Ideatore e curatore dell’iniziativa è don Giuliano Zanchi, segretario generale della Fondazione Adriano Bernareggi e direttore del Museo diocesano di Bergamo, che ha scelto di coinvolgere le gallerie e gli artisti di Bergamo nel territorio, per loro insolito, di un’iniziativa di cultura religiosa.
Per questo progetto la Galleria Marelia sceglie l'artista Gianluca Chiodi. Il titolo della mostra è già una provocazione “Se mi lasci ti cancello” come se Gianluca Chiodi volesse sintetizzare il monito di Dio Padre “Se non vivete nel rispetto dei Miei comandamenti la vostra fine sarà inesorabile” utilizzando la metafora del comando informatico "ctrl-canc".
"... siamo diventati tutti buoni cristiani" dice l'artista "ma forse un po' troppo superficiali nella corsa al successo e al primato personale, rassicurati dalla certezza di una seconda opportunità oltre la morte perché, volendo parafrasare l'ultima opera cinematografica di Carlo Verdone, un posto in piedi in Paradiso… non si nega proprio a nessuno".
Ma qual è il termine di paragone? Chi oggi decide qual è la “misura” affinché ognuno si possa definire un buon cristiano? Troppi sono stati i compromessi attuati nel nome del Progresso e dell’Evoluzione umana ma anche nel nome del Cristianesimo ed eccessivamente accondiscendenti siamo stati di fronte ai nostri errori. La risposta rimane comunque e sempre nelle Sacre Scritture che oggi non vanno né “interpretate” né “attualizzate” ma banalmente “lette” perché “… tutto è già scritto, corretto e interpretato da Altri meglio che da te”. (Il Bacio sulla Bocca – Ivano Fossati).
Gianluca Chiodi attraverso le sue opere ci chiede di riflettere sulla volontà di Dio Padre che, attraverso le Sacre Scritture, ha chiesto sì all’uomo di adorarlo “Io sono il SIGNORE, il tuo Dio …Non avere altri dèi oltre a me…” ma anche di “Non fare scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra… Non prostratevi davanti a loro e non li servite, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso” e ha dato ordine a tutti noi di "coltivare" la Terra e di rispettarla come una Madre.
E’ infatti il rispetto del pianeta il tema che Chiodi ha prevalentemente sviluppato in questo progetto perché "… Dio ridurrà in rovina chi rovina la Terra" (Apocalisse 11:18)" ed ancora il salmo 37: 29 recita: "i giusti stessi possederanno la terra e risiederanno su di essa per sempre". Alla radice biblica del tema sembra corrispondere il fatto che l’aldilà è invece il “di qua”, quindi non un ipotetico paradiso celeste ma è il nostro pianeta il vero “paradiso terrestre”.
E' necessario quindi un utilizzo misurato delle risorse di cui disponiamo, equilibrio fra il soddisfacimento delle esigenze attuali senza compromettere le possibilità future, perché il futuro sarà sulla terra e perché noi, come ci dice il Padre: "non siamo padroni nemmeno di un capello sulla nostra testa, in quanto non sapremo quando esso cadrà”.
"ORA" è il tempo in cui possiamo rendere significativo il nostro passaggio per "di qua".
L'artista, come solito fare, non si lascia sfuggire l'occasione di provocarci attraverso un vecchio adagio: Mater semper certa est, pater nunquam e ci dice: "Sono figlio di mio padre e in lui mi riconosco, ma soprattutto sono figlio di mia madre che mi ha partorito e dato alla vita. Ama la madre ed onora il Padre e… cura la Terra, responsabilmente, perché questo è l'unico modo per rinnovare eternamente la Vita ".
La mostra di Chiodi ci permette una personale riflessione: siamo davvero buoni cristiani?
catalogo: in galleria. a cura di Giuliano Zanchi, Silvana Editoriale, pp. 64
editore: SILVANA EDITORIALE
patrocini: Effetto Bibbia www.effettobibbia.it;
Fondazione Adriano Bernareggi www.fondazionebernareggi.it
note: Sponsor tecnico per Galleria Marelia: Azienda Savoldi, Scanzorosciate (BG) www.aziendaagricolasavoldi.it
Gli artisti coinvolti nel progetto “Esercizi di visione | scritture artisti gallerie” sono:
Gian Paolo Tomasi per la Galleria Elleni, Cesare Colombo per la Shots Gallery, Alfa Pietta, Lino Invernizzi e Mario Scudeletti per lo Studio Vanna Casati, Gianluca Chiodi per la Galleria Marelia, Guido Airoldi, Gaetano Orazio e Angelo Zanella per la Galleria Triangolo Arte, Christian Rainer per la traffic Gallery e Gionanni Bonaldi per Viamoronisedici Spazioarte. La Galleria Michelangelo presenta un’esposizione di Vittorio Bellini sul tema della Passione di Cristo.
vernissage: 5 maggio 2012. h 18.30
Galleria Marelia
via Guglielmo d'Alzano, 2b - Bergamo
Orario: da lunedì a venerdì ore 14.00 - 20.00sabato ore 15.30 - 20.00