Oggetti luminosi, al confine tra design e scultura, poesia e fantascienza, per un incontro-confronto. ''La funzione di questi oggetti non è quindi di ordine pratico ma affettivo.'' (DOUD Flavien Thery)
n occasione della sua presenza in Italia, per l'esposizione delle sue opere al 25° Salone Internazionale del Mobile di Milano, SPAZIOZEBRA, in collaborazione con PROGETTO SODAGLIE, ospiterà DOUD ed i suoi oggetti luminosi, al confine tra design e scultura, poesia e fantascienza, per un incontro-confronto.
''Attraverso la produzione di oggetti luminosi, cerco di dare origine, nella nostra realtà , ad un invisibile rivelato da fenomeni fisici che consentono la percezione degli immateriali, luce, tempo, energia, come evocazioni dell'essenza del vivo.
La funzione di questi oggetti non è quindi di ordine pratico ma affettivo.
Illuminando la nostra consapevolezza di essere ci invitano all'introspezione grazie alla contemplazione dei loro chiarori, ci gratificano di una presenza, ci aiutano a fare silenzio.
Altri lavori ci mettono a confronto con il virtuale come immagine del pensiero, icone dell'esistenza di un mondo parallelo: campi del possibile o utopie...
Il mio lavoro si riferisce così intenzionalmente alla fantascienza.''
DOUD Flavien Théry
SpazioZebra
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