Un progetto recente, intitolato Cosmogonia, opera poetica che nel riflettere sull'origine e la formazione dell'universo da' all'artista modo di esprimere la propria concezione del mondo attraverso un racconto d'arte. La mostra si basa sulla misura e sulla scelta di spazio data dal quadrato.
Cosmogonia
con il patrocinio del
Comune di Bergamo
Assessorato alla Cultura
in collaborazione con
Kunstverein di Heidelberg
I precedenti
L'incontro di Mimmo Roselli con la città di Bergamo risale a una decina d'anni fa, quando l'artista venne selezionato per il progetto Ottovolante, prima mostra dedicata alla contemporaneitÃ
dalla Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea dell'Accademia Carrara, allora da poco inaugurata. Otto giovani critici vennero invitati a segnalare un massimo di tre artisti ciascuno in base ad un'idea curatoriale. A conclusione della manifestazione, grazie alla determinante condivisione del progetto da parte del collezionista Armando Maffeis, entrarono a far parte delle collezioni del museo le opere di una ventina di giovani artisti e tra esse un meditativo dipinto di Mimmo Roselli.
Il profilo della ricerca
Tra i possibili medium espressivi Roselli ha scelto la pittura, che per l'artista sintetizza in modo armonico il rapporto tra intelletto e manualità . I suoi mezzi linguistici sono elementari, ma insieme sensibilissimi: tracce lineari solcano la superficie sia essa di una tela, di una pietra, di un muro. Della pittura Roselli non fa suoi gli aspetti più ingannevoli e virtuosistici, ma quelli più poetici, capaci di suggerire itinerari della memoria attraverso raffinate superfici chiare, preparate per velature, e sottili variazioni cromatiche, vibranti di luce.
Roselli dipinge paesaggi: grandi spazi, grandi intervalli solcati da tracce umane.
Le sue opere - sintesi di disegno, pittura, scultura, ambiente - non sono fatte per essere incorniciate, sono pensate come porzioni di spazi aperti, emblematicamente mentali.
L'attenzione della ricerca artistica di Roselli agli elementi di confine ha indirizzato alcune sue esperienze artistiche verso situazioni socialmente al margine ( attività d'arte svolte in Bolivia e in Brasile), nella consapevolezza che tutto ciò che sta al confine è caratterizzato da una estrema instabilità e quindi da una grande potenzialità di cambiamento.
Su questi presupposti Roselli fonda la possibilità di allacciare un nuovo dialogo tra etica ed estetica.
Il progetto Cosmogonia
Di seguito alla Kunsverein di Heidelberg, Bergamo ospita nel complesso monumentale di Sant'Agostino il recente progetto di Mimmo Roselli intitolato Cosmogonia, opera poetica che nel riflettere sull'origine e la formazione dell'universo dà all'artista modo di esprimere la propria concezione del mondo attraverso un racconto d'arte.
La mostra si basa sulla misura e sulla scelta di spazio data dal quadrato. Questa figura geometrica è stata unità di misura agraria; nel linguaggio architettonico 'far di quadro 'significava tutti i lavori in cui si applicavano strumenti di misurazione matematica.
Il quadrato - formato prevalente nell'opera di Roselli - viene individuato come luogo del vivere dell'uomo, come forma della casa.
Insieme ad esso un'altra figura geometrica, il triangolo, diviene il segno del contatto, dello scambio, memoria di mille percorsi umani, testimonianza 'di popoli in cammino con la meraviglia dell'incontro'.
Il collante dei quattro tempi/luoghi interni della mostra - fuoco: cosa viva che va curata; stato nascente: alba del mondo; forme: parti della terra; prodotti possibili: flessibilità combinatoria - e di quello esterno - round - è il tempo/luogo dei canti.
Il canto rimanda all'origine del mondo, ha accompagnato varie forme di lavoro, ne ha dato il ritmo; lavoro vuol dire pace, solidarietà sociale, libertà , quando non è una forma di sfruttamento.
L'uomo è il denominatore comune di tutti i tempi/ luoghi del progetto Cosmogonia, che significa ancora una volta per Roselli proporre di oltrepassare il confine.
Biografia d'artista
Mimmo Roselli ( Roma 1952; risiede a Bagno a Ripoli, Firenze).
Si laurea in medicina e frequenta l'Accademia di Belle Arti a Firenze.
1985. Prende avvio un ciclo di esperienze sulla marginalità in territori di frontiera sociale durante un primo soggiorno in America Latina.
1988. Realizza il progetto di pittura collettiva 'Ascensione' presso una Comunità indigena Guaranì in Bolivia: pittura murale ( metri 4,50x7,70). In questa esperienza il rapporto dell'artista con un gruppo di lavoro si inserisce in un disegno di promozione sociale: il processo non è di tipo educativo, ma coincide con la vera e propria creazione e fruizione dell'opera.
1991. Risiede a Rio de Janeiro dove sviluppa il progetto Por uma favela nella Comunità di S. Marta: pittura murale ( metri 2x19,50 e metri1x17,50).
1992. Attua il progetto Flussi d'incontro presso la Comunità per anziani di Villa Solaria a Sesto Fiorentino: pittura murale ( metri 3,30x6,50).
1992-1994. Studia un progetto di intervento artistico nei reparti di degenza ospedaliera, negli ambulatori, nelle sale operatorie: gli oggetti d'arte pensati, prodotti ed inseriti nell'ospedale rivestono il ruolo di 'facilitatori della salute' .
1994. Idea e fonda il progetto 'Artisti in viaggio', avviando una attività internazionale di scambio tra artisti.
1998. Propone e cura a Firenze il simposio internazionale 'Arte e ospedale'.
1999. Risiede a New York.
2000. Tiene seminari e conferenze a Buenos Aires.
2001. Realizza il progetto di pittura collettiva a Palmarito presso la Comunità Guaranì in Bolivia.
ingresso gratuito
orari
Lunedì -Venerdì: 14 - 19
Sabato e Domenica: 11 - 19
Lunedì chiuso
20/ 21/ 25 aprile; 1 maggio: 11 - 19
Complesso di Sant'Agostino - Bergamo Alta, Piazzale della Fara