Biagiotti Progetto Arte
Firenze
via delle Belle Donne, 39r
055 214757 FAX 055 214757
WEB
Seeds
dal 16/5/2012 al 13/9/2012
mar-sab 14.00-19.00

Segnalato da

Biagiotti Arte Contemporanea




 
calendario eventi  :: 




16/5/2012

Seeds

Biagiotti Progetto Arte, Firenze

Andras Calamandrei, Federico Gori, Alberto Lapenna, Maria Francesca Tassi, Xiuzhong Zhang. Una riflessione sulla contemporaneita': un discorso aperto sulla condizione della natura umana, su caducita' e persistenza, tempo e memoria.


comunicato stampa

Andras Calamandrei, Federico Gori, Alberto Lapenna, Maria Francesca Tassi, Xiuzhong Zhang

La Galleria Biagiotti è lieta di presentare la mostra collettiva Seeds, con opere di Andras Calamandrei, Federico Gori, Alberto La Penna, Maria Francesca Tassi e Xiuzhong Zhang.

La mostra si propone come riflessione sulla contemporaneità: un discorso aperto sulla condizione della natura umana, su caducità e persistenza, tempo e memoria, resistenza e pericolo, materialità e spiritualità, ricorrenza dei simboli e loro significato.
L'atteggiamento espressivo dei cinque artisti è contraddistinto da una spiccata eterogeneità linguistica e procedurale: in mostra saranno presentati interventi performativi, installazioni, tele, fotografie, sculture, opere pensate appositamente per gli spazi della galleria.
Lo stesso titolo Seeds allude a un processo di crescita, a uno stato che contiene in nuce elementi in costante divenire. L’interesse che gli artisti rivolgono al mondo naturale - in alcuni casi centrale, altre volte strumentale all’articolazione della loro poetica - permette di sviluppare un discorso sulle complesse dinamiche del reale, nella consapevolezza non soltanto dei limiti e delle fragilità, ma anche delle risorse proprie dell’essere umano.
La natura dell'individuo, la sua relazione con il mondo viene indagata attraverso una molteplicità di sguardi, al fine di proporre uno spaccato parziale e non esaustivo, ma ugualmente significativo, delle complesse relazioni che si instaurano tra l'esperienza e la sua rappresentazione mediante pratica artistica.

La formazione fotografica di Andras Calamandrei (1975) caratterizza la sua modalità espressiva, che si esplica principalmente mediante una tassonomia di immagini volta all'appropriazione del reale tramite sua nominazione. L'archivio visuale a cui Calamandrei dà vita è risultato di un accumulo per eccedenza; questo emerge come una personale visione etica, estetica e politica. Una complessa esperienza di luoghi e oggetti è sviluppata anche nelle tele ricamate di Calamandrei, dove l'artista dà consistenza a immagini bidimensionali attraverso il ricamo. Nel progetto Lombroso-Aesthetics of Terror - ricami su stoffa da tappezzeria - l'artista attinge alle immagini della tassonomia criminale dell'archivio Lombroso e da frasi tratte dalla pubblicità della polizia o da altri organi di sicurezza. La dicotomia che si attua tra messaggio e sua resa formale conduce a una riflessione sulla distorta percezione del pericolo e della violenza, sull'incapacità di riconoscimento del diverso e sulla sensazione di allarme e paura che nasce dalla relazione con l'altro.

Nel lavoro di Federico Gori (1977) la meditazione sul mondo naturale diviene discorso su tempo e memoria, in un’indagine in cui il lirismo è privo di connotazioni nostalgiche. I paesaggi ambientali costituiscono per l'artista un elemento iconografico da rielaborare e modificare; sono spazi fisici che appartengono al proprio vissuto personale, ma che attraverso una manipolazione a carattere linguistico divengono veri e propri luoghi mentali.
In Ancient Legend l’artista utilizza il rame come materiale carico di fascinazione, in grado di rendere evidente il mutamento attraverso il processo in divenire dell’ossidazione naturale. Elementi vegetali quali fiori, cortecce, foglie e radici lasciano tracce sulle lastre di rame grazie all’ausilio di acidi e sali e tramite un lento processo chimico di incisione e ossidazione che misura l’impatto inesorabile, quanto spesso impercettibile, del tempo sulla materia. L'immagine che ne deriva assume spesso i contorni di forma astratta che compenetra il rame e insieme ad esso si trasforma.

La ricerca artistica di Alberto Lapenna (1987) è ricca di citazioni e riferimenti colti. Le immagini di Lapenna rivelano una matrice di natura pittorica, sia per il gioco di citazionismo dichiarato messo in atto, che per la metodologia proposta. L’intervento che Lapenna realizza negli spazi della galleria è una riproposizione vivente, a cui il pubblico potrà assiste in occasione dell'opening della mostra, de Le Rose di Eliogabalo, opera del 1888 del pittore storicista inglese Alma Tadema. Il dipinto è ispirato ad un episodio attribuito all’imperatore romano Eliogabalo, secondo cui il sovrano, durante una cena, uccise i suoi convitati soffocandoli con una massa di petali di rose, viole e altri fiori fatta cadere dal soffitto. In una adesione dei personaggi allo sfondo e nel mimetismo della scena vivente sul modello pittorico originario, Lapenna ricrea un’atmosfera di languida decadenza, un quadro umano che diventa composizione dell’immagine dalla tessitura densa, nella quale la dimensione del tableaux vivant viene accentuata dall’accumulo di materiale, copiosa cascata di fiori evidenziata dalla scarsa altezza del soffitto.

Maria Francesca Tassi (1977), attraverso disegni ed installazioni, indaga gli aspetti visionari della realtà. Disegnando prevalentemente cose che non esistono, o cose che esistono ma in situazioni e dimensioni improbabili, Tassi considera la realizzazione scultorea un metodo di riproducibilità. In Prehistorica l'artista da forma alla propria fascinazione per il sistema razionale della natura, ricostruendo un giardino di piante fossili realmente esistite e perlopiù scomparse. Il lavoro di Tassi prende avvio da uno studio degli elementi vegetali preistorici effettuato nei musei di scienze naturali, di cui riproduce la primigenia forma geometrica. Questi sono avvertiti dall'artista come “oggetti significanti”, in quanto costitutivi delle riserve di carbone e petrolio che oggi vengono utilizzate come primaria fonte di energia e che sono in via di esaurimento. In Vorrei un mondo nuovo Tassi attua un procedimento costitutivo inverso, riproducendo fossili che non esistono se non nella propria immaginazione. L'atto creativo dell'artista diviene una sorta di moderno rituale attraverso il quale la scultura va ad auspicare una nuova e feconda esistenza e al contempo una riflessione di matrice ecologica.

Il lavoro di Xiuzhong Zhang (1988) nasce dall’incontro e dalla fascinazione per culture diverse. L’artista esplora il concetto di bellezza intesa non solo come equilibrio e armonia interiore, ma anche come ordine matematico insito nella natura stessa. In Eterno, serie di lavori in fibre ottiche del 2011, lettere e ideogrammi cinesi si combinano secondo uno schema numerico a comporre la parola “bellezza”. Una luce posteriore illumina una parte delle fibre ottiche formando un cerchio, simbolo di perfezione. Nell'installazione Integratore (2012) Zhang reitera la medesima combinazione di lettere e ideogrammi; in questo caso è significativo il simbolismo dei materiali impiegati per riprodurre la parola “bellezza”, una serie di siringhe riempite di cenere di incenso, residuo votivo di preghiere effettivamente compiute, poste su un supporto specchiante a formare una croce. Per l'artista l'incenso dà forma all'immaterialità della preghiera, divenendo metafora di una dimensione interiore e spirituale, in contrasto con la materialità evocata dalle siringhe, connesse a un piano fisico e quindi superficiale dell'esistenza umana.


Bio

Andras Calamandrei
Nato nel 1975 a Zofingen, Svizzera. Vive e lavora tra Firenze e Buenos Aires.

Si è formato alla Fondazione Marangoni di Firenze dove si è laureato in fotografia. Il suo lavoro è stato esposto in numerose mostre personali e collettive tra le quali: Contested Space, a cura di M. Scotini, Spazio Alcatraz, Firenze, 2003; Available Space – Desautorazione, Palazzo Santa Margherita, Modena/Kunsthaus Tacheles Cultural Center, Berlin, 2003/2004; Empowerment, a cura di M. Scotini, Museo di Villa Croce, Genova, 2004; Rotte metropolitane: The Visible City, a cura di D. Filardo, Ex Carcere le Murate, Firenze, 2004; Empresas Recuperadas, Casa de la Cultura de Buenos Aires/Labor Ministry, Buenos Aires, 2005/2007; Hermes 1999-2006, Festival de la Luz, Buenos Aires/Photoshow, Milano, 2006/2007; You don’t have to be sure, a cura di a.titolo, CESAC, Cuneo, 2010, Sometimes I wish I could swallow up all the existent words, a cura di D. Filardo, Magazzino 1B, Prato, 2011; Producing Censorship – New York per Premio Celeste, a cura di A. Spinelli e J. Waite, New York, 2011; Arte Laguna Prize-finalist exhibition, Nappe dell’Arsenale, Venezia, 2012; Fuori dai confini, a cura di D. Filardo, nell'ambito di Cartabianca, a cura di S. Cini, Museo di Villa Croce, Genova.

Federico Gori
Nato nel 1977 a Prato. Vive e lavora a Pistoia.
Si diploma in pittura nel 2001 all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Nel 2002 vince una borsa di studio presso il Giardino di Daniel Spoerri di Seggiano - Grosseto, dove realizza un’opera site-specific all’interno del parco. Ha partecipato a numerose personali e collettive. Tra le personali si ricorda: Von, a cura di F. Migliorati, Galleria Costa, Alessandria, 2010; Eternal Sunshine, a cura di F. Migliorati, Galleria Alexander, Alessandria, 2010; MAEC – Museo dell'Accademia Etrusca della città di Cortona, Arezzo, 2010. Tra le collettive: 54^ Biennale di Venezia, Padiglione Accademie, Venezia, 2011; 1910 -2010 Un secolo d'arte a Pistoia, a cura di L. Vinca Masini; Museo Palazzo Fabroni, Pistoia, 2010; Video Art Yearbook, a cura di R. Barilli, Dipartimento delle Arti Visive Università di Bologna, 2010; Abitanti Ambienti, a cura di S. Lucchesi, Galleria il Ponte, Firenze, 2008; Gemine Muse, a cura di S. Risaliti, Palazzo del Comune, Prato, 2002. Ha partecipato al progetto Open Studios organizzato nel 2009 dal CCC Strozzina. Per il 2012 è in programma la Project Room al Museo Pecci di Prato.

Alberto Lapenna
Nato nel 1987 a Lanciano, Chieti. Vive e lavora a Milano.

Ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze dove si è laureato a pieni voti nel 2011. Frequenta il master in Photography and visual design presso la NABA e Fondazione FORMA a Milano. Ha esposto presso il Museo della Galleria dell’Accademia a Firenze nel maggio 2010; presso l’Istituto degli Innocenti e alla Galleria Biagiotti a Firenze nel giugno 2010 in occasione della manifestazione Start Point; presso l’ex Chiesa di San Carlo dei Barnabiti a Firenze nel settembre 2008; presso Arte Fiera Bologna nel gennaio 2011; presso Marselleria Permanent Exhibition a Milano nel novembre 2011. E’ stato pubblicato su Drome magazine XIX “The supernatural issue” 2011, Kings zine # 2 “Love” novembre 2011.

Maria Francesca Tassi
Nata nel 1977 a Bergamo. Vive e lavora a Bergamo.

Si è formata presso l'Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo, alla Facultad de Bellas Artes di Salamanca, Spagna e all'Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.
Tra le principali mostre personali: Deconsecration: The Space of Memory/The Memory of Space, (con Francesca Lazzarini), Salisbury Art Center, UK, 2012; Il mondo come tu lo immaginavi, 2010, Dinamo Culturale, Lecco, 2010; La Prima Corsa, Corsoveneziaotto, Milano, 2009; Il lato interno del bosco, a cura di L. Carcano, Artopia, Milano, 2006. Tra le principali mostre collettive: Casa Aut, ex casa Badalamenti, a cura di Laboratorio Saccardi, Palermo, 2011; Sweet Sheets, Zelle Arte Contemporanea, a cura di F. Lupo, Palermo, 2010; È pericoloso sporgersi, a cura di S. Meazza e C. Macchi, Atelier Soardi, Nizza, 2008; Artisti, pazzi e criminali, Corsoveneziaotto, Milano, 2008; Volare, a cura di G. Romano, Milano; Allarmi3, ex Caserma de Cristoforis, Como, a cura di I. Quaroni, 2007; Senza Famiglia, Promotrice delle Belle Arti, Torino, 2006; Drawing is the beginning of everything, a cura di L. Beatrice, Mudima Due, Berlino, 2004.

Xiuzhong Zhang
Nato nel 1988 a Henan, Cina. Vive e lavora a Firenze.

Attualmente frequenta l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Nel 2011 ha partecipato a Souk. Accademia in mostra, a cura di P.L. Tazzi, EX3 Centro per l'Arte Contemporanea Firenze; è stato selezionato per il Premio Nazionale delle Arti, organizzato dall’ Accademia di Belle Arti di Brera presso l’Ex Chiesa San Cristoforo, Milano. Nel 2010 ha partecipato a Start Point, Museo degli Innocenti, Firenze e a Maestri-Allievi-Maestri, Museo Casa Natale di Giotto, Vicchio. Nel 2010 ha partecipato al laboratorio teatrale organizzato dal Teatro Metastasio, dal Comune di Prato, dalla coperativa Ponte tra culturee dall'associazione Artchinabridge, che ha riadattato L'anima buona del Sezuan di B. Brecht, debuttando al Macro Testaccio di Roma e a New York. Nel 2012 ha partecipato alla II edizione di Maestri-Allievi-Maestri, presso P.zzo Medici Riccardi a Firenze. Parteciperà alla collettiva Lontano da dove, a cura di P.L. Tazzi al Museo Pecci di Prato.

Opening: giovedì 17 maggio 2012, ore 18.30

Biagiotti Arte Contemporanea
via delle Belle Donne, 39/r 50123 Firenze
Orari: dal martedì al sabato dalle 14 alle 19

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