Una piccola mostra astratta... Una serie di lavori site specific che combinano la sua ricerca incentrata sul dialogo tra arte e architettura, con riferimenti alla citta' e alla storia di Roma. Il lavoro di Reis interroga questioni legate allo scorrere del tempo, allo spazio e alle possibili connessioni tra materiali diversi.
Magazzino è lieta di annunciare Una piccola mostra astratta..., seconda personale di Pedro Cabrita Reis in galleria.
L’artista proporrà una serie di lavori site specific che combinano la sua ricerca incentrata sul dialogo tra arte e architettura, con riferimenti alla città e alla storia di Roma, producendo una pluralità di stimoli e differenti livelli interpretativi. Cabrita Reis si distanzia però, nel suo lavoro, da una concezione scientifica e razionale dell’architettura per accostarsi a una più poetica: “L’architettura è ben lungi dall’essere una fonte di ispirazione per me. Ciò che veramente mi stimola, è l’infinta complessità dell’atto umano, primordiale eppure presente (eterno?) del costruire. L’architettura viene molto dopo questo gesto fondante di umanità”.
Il lavoro di Cabrita Reis è complesso e interroga questioni legate allo scorrere del tempo, allo spazio e alle possibili connessioni tra materiali diversi. Dall’inizio degli anni novanta l’artista utilizza magistralmente materiali dell’architettura come cemento, mattoni, legno, acciaio, metalli, travi e frammenti di vere e proprie architetture, che affianca a elementi delle arti visive come smalti, pigmenti, luci al neon, per realizzare lavori poetici e immaginari, dalla forte valenza politica, che raccontano memorie legate al contesto in cui sono collocate e a quello da cui provengono.
Il lavoro dell’artista ruota dunque intorno ai temi dell’abitare e del costruire, sviluppati in relazione allo spazio, inteso come territorio esteso: partendo da oggetti semplici legati alla vita quotidiana, crea installazioni che si espandono fino divenire strutture complesse e imponenti che comprendono l’intero spazio espositivo.
L’artista indaga costantemente nel suo lavoro i principi fondamentali dell’arte esplorando le molteplici possibilità dei diversi media. Attraverso la contaminazione di disegno e scultura dà vita a una “metodologia scultorea” del disegno che si dispiega nello spazio circostante tracciando nuove linee architettoniche che abbattono e trascendono i confini reali.
Pedro Cabrita Reis è nato a Lisbona nel 1956, dove vive e lavora. Ha partecipato a numerose esposizioni internazionali come Documenta IX a Kassel nel 1992, la 22° e 24° Biennale di San Paolo nel 1994 e 1998 e la Biennale di Venezia nel 1997 e nel 2003, rappresentando il Portogallo. Nel 2009 il suo lavoro è stato esposto in una retrospettiva itinerante all’Hamburger Kunsthalle, al Carré d’Art di Nimes (2010), all’M-Museum Leuven (2011) e al Museu Colecção Berardo di Lisbona (2011). Tra le mostre personali ricordiamo inoltre quelle tenute al Museo Tamayo Arte Contemporaneo in Messico (2009), al Kunsthaus Graz e alla Fondazione Merz di Torino (2008), al MACRO Future di Roma (2007), all’Haunch of Venison di Londra (2005) e al Camden Arts Centre di Londra (2004). Tra le mostre collettive recenti segnaliamo Sphères 2010 presso Le Moulin, La Biennale di Lione (2009), la Fundacion/Colleccion Jumex in Messico e il Museo d’Arte Moderna di Saint-Etienne Métropole (2008).
L’opera dell’artista fa parte di prestigiose collezioni, tra cui quella del MACRO di Roma, il FRAC di Marsiglia, la GAM di Torino, la Tate di Londra, l’Hamburger Kunsthalle di Amburgo, la Fundaciòn Jumex di Città del Messico, lo SMAK di Gent, il MUMOK di Vienna, il Museo Folkwang Essen di Essen, il Museo Berardo e la Fundação PLMJ di Lisbona, il MUDAM di Lussemburgo e il CAC di Malaga.
Immagine: Un oggetto nero #5, 2012, inkjet print on cotton paper, 58 x 63 cm
Inaugurazione 16 maggio 2012 ore 19
Magazzino d'Arte Moderna
via dei Prefetti,17 Roma
Mar-Ven: 11:00-15:00 / 16:00-20:00 Sab: 11:00-13:00 / 16:00-20:00 chiuso Dom e Lun