Enrico Genovesi
dal 22/5/2012 al 7/6/2012
Segnalato da
22/5/2012
Enrico Genovesi
Obiettivo Reporter, Milano
Spettacolo Nostalgia. Con i suoi scatti l'autore descrive il mondo incantato del circo e la sua vita quotidiana tra carrozzoni itineranti, animali, musica, fragore e applausi...
a cura di Sara Munari
Una famiglia, uno spettacolo viaggiante dal fascino “d’altri tempi”. Marito e moglie, di tradizione circense lui, di origini gitane lei, insieme ai loro cinque figli sono impegnati in una semplice e coinvolgente rappresentazione itinerante. Si muovono con una carovana: unici in Italia, fanno ancora uso di mezzi antichi. Sorprendente, infatti, è scoprire che anche la loro vita quotidiana è caratterizzata dall’abitare in tradizionali carri in legno, in totale analogia con il tipo di spettacolo che presentano: Spettacolo Nostalgia.
Un carrozzone trascinato da un cavallo e tramutato in roulotte faceva da rifugio proteggendo dal freddo durante la notte, in una piccola piazza polverosa e dimenticata. Salti mortali veri per poter saziare la fame! Il piattino girava tra la gente per raccogliere i pochi soldi. Poi, piano piano, al primo carro se ne associava un secondo con altro materiale; qualche utensile, delle panche e tutti sempre a piedi per conservare la salute degli animali che dopo il viaggio dovevano presentarsi al pubblico. Gradualmente nasceva un circo, con il primo tendone con il palo al centro.
Il circo aveva odori e sapori peculiari, indimenticabili, era uno spettacolo amato dal pubblico. Le sue luci e musiche deliziavano i bambini che giungevano da ogni dove, spesso qualcuno di loro fantasticava, sognando di lavorare con gli artisti sotto il grande tendone. Una volta la gente abbandonava la casa per seguire il circo. Ma niente è come sembra, e chi nel circo ci lavora, lo sa bene!
Durante gli spettacoli, tra animali, musica, fragore e applausi, la vita dei circensi passa silenziosa.
…Venite, venite, Signori e Signore, bambini e bambine. Venite a vedere l’unico, l’ineguagliabile, mai visto, Spettacolo Nostalgia che con l’uso dell’immaginazione, senza rete, senza nessun artificio, senza trucchi ne inganni, riesce a riempire di colore anche i giorni più grigi…
Una famiglia di artisti accomunata dall’attitudine di impiegare le opportunità del proprio corpo e portarle ai limiti del possibile. Gli spettacoli ci riportano ad un mondo onirico, remoto e allo stesso tempo tangibile, sempre romantico. Credo che il tentativo di Enrico sia proprio questo, mostrarci la sua visione, magica, di questo ambiente fatto di forti legami e sacrifici.
Un spettacolo nello spettacolo le sue foto, una palla rossa che ricorda un globo terrestre e probabilmente anche il cerchio in cui la gente si dispone al circo, in questo piccolo circo, per guardare quale acrobazia ha in serbo la piccola bambina bionda, in equilibrio sul suo cavallo.
Un mondo incantato quello che l’autore ci svela, ricco di passione che purtroppo patisce una grave crisi a partire dagli anni cinquanta, quando cinematografia e televisione diventano un mezzo capace di attrarre folle enormi strappandole ai tendoni.
La nascita delle arti circensi ha origine antica, di fronte a queste immagini, noi speriamo nella comparsa di un “circo nuovo”, godendoci il ritratto estremamente contemporaneo che Enrico ne fa.
(Sara Munari)
Inaugurazione: Mercoledì 23 Maggio 2012, dalle ore 18.00
Obiettivo Reporter
via Natale Battaglia, 34
lun-ven 10-19
ingresso libero