Rocco Natale
dal 24/5/2012 al 7/6/2012
Segnalato da
24/5/2012
Rocco Natale
Biblioteca Comunale, Sant'Agata Bolognese (BO)
Terra Formans. Che si tratti di legno, di lamina di ferro, di terracotta, di ceramica, di grafite, le sculture dell'artista sono vettori curvilinei protesi nell'aria.
A cura di Micla Petrelli
La ricerca estetica di Rocco Natale, che pure prende corpo attraverso la rappresentazione plastica degli strumenti che hanno consentito le trasformazioni materiali della civiltà(l’arco, la freccia, la falce, l’anfora), pare suggerire un rovesciamento di orizzonte. "Terra Formans" racconta della terra che non si dispone a subire modificazioni bensì diviene soggetto attivo delle trasformazioni, terra che conferisce forma all’umano, che è portatrice di una rigenerazione simbolica della stessa sfera tecnologica. La terra può così suggerire all’uomo una direzione nuova che è rintracciabile nella sua memoria più arcaica: che si tratti di legno, di lamina di ferro, di terracotta, di ceramica, di grafite, le sculture di Rocco Natale sono vettori curvilinei, arcuati, protesi nell’aria, strutture slanciate che evocano i profili circolari e continui del mondo vegetale, più che i tracciati spezzati, aspri, divisi, del mondo meccanico. Ecco che le istallazioni qui esposte di questo artista lucano-marchigiano il cui linguaggio è stato definito “magico” e insieme densamente “espressionista”, sono un saggio di riappropriazione di scene ancestrali: le figure (quelle visibili e quelle immaginabili), emanazioni della terra, hanno l’aura di monumenti che hanno attraversato indenni l’intero percorso della storia dell’esistenza umana e che ora abitano i paesaggi futuri nei quali sogniamo di poter rivivere.
Biografia dell’artista
Rocco Natale (www.rocconatalestudio.it) vive e lavora a Urbino dove insegna “Scultura” presso l’Accademia di Belle Arti. Opera nel campo della scultura dal 1981. L’elemento caratterizzante della sua ricerca artistica è l’assemblaggio di materiali come ceramica, rame, bronzo, ferro, pietra, legno. Attualmente si interessa sia alla ceramica con impasti di terre con cloruro di sodio, sia ad una scultura che su strutture di elementi primari fa vibrare mondi di fauna e incastona vita di flora. Intensa è la partecipazione a mostre personali e collettive quali: “Una nuovissima generazione nell’arte italiana” (Siena, 1985), “Forme del vedere” (San Quirico d’Orcia, 1986), Galleria “Il punto di svolta” (Roma, 1995), “Immaginazione aurea. Artisti-orafi e orafi-artisti nel secondo Novecento” (Ancona, 2001). Su invito di Giovanni Carandente nel 1988 ha esposto presso la Galleria “Il millennio” (Roma), alla Biennale d’Arte di Venezia (Aperto88) e alla Galleria Civica d’Arte Moderna di Spoleto (“Memorie del sottosuolo”) nel 2006.
Di lui hanno scritto: Enrico Crispolti, Mariano Apa, Bruno Ceci, Roberta Ridolfi, Massimo Bignardi, Arnaldo Ginesi, Francesca Pietracci, Gabriele Tinti, Lucio del Gobbo, Antonello Rubini.
Inaugurazione 25 maggio ore 18
Biblioteca Comunale
Via Circondaria Est, 23 - Sant'Agata Bolognese (BO)
lun 9.30.12.30, mart-giov, ven 14-18.30, merc chiuso