Ex Convento dei Teatini
Lecce
Corso Vittorio Emanuele, 18
0832 682105 FAX 0832 682982

Due mostre
dal 22/5/2012 al 2/6/2012
10-13 e 17.30-20.30
0832 682111

Segnalato da

Francesca Pellegrino




 
calendario eventi  :: 




22/5/2012

Due mostre

Ex Convento dei Teatini, Lecce

Nella mostra di Francesca Pellegrino 13 opere pittoriche illustrano il 'percorso' che l'uomo compie durante la vita. 'Pittore degli Oceani, grande poeta del mare', s'intitola cosi' la mostra dedicata ad Oronzo De Matteis.


comunicato stampa

Francesca Pellegrino
Percorsi

Mercoledì 23 maggio, alle ore 18.00, nello spazio espositivo (salone pianterreno) dell’ex convento dei Teatini di Lecce, verrà inaugurata la mostra di pittura "Percorsi" dell’artista Francesca Pellegrino. Il taglio del nastro sarà affidato al direttore dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, Claudio Delli Santi.

La mostra - il cui allestimento è curato dalla professoressa Rita Tondo e il testo critico scritto dal filosofo e docente di Estetica dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, Tommaso Ariemma - è composta da tredici opere che illustrano il “percorso” che l’uomo compie inconsciamente durante la sua vita.
Una mostra che soddisfa lo sguardo e arricchisce l'animo dell'uomo. Dalla nascita alla morte, dall’esperienza del sogno alla percezione del proprio corpo, dalla nudità alla maschera, Pellegrino coniuga spesso il proprio ritrarsi con le icone popolari. Una pittura “comprensiva”, capace di non lasciare indifferenti quanti riconosceranno, nell’immagine dell’artista che si ritrae, il nostro comune stare al mondo.

"Percorsi" è uno degli eventi promossi dal Comune di Lecce a sostegno della candidatura di Lecce Capitale Europea della Cultura.

Info Tel: 328.7448501 Email: a pellegrino.f@hotmail.it

Testo critico di Tommaso Ariemma, filosofo e docente di Estetica presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce.

“A Francesca Pellegrino è riuscito di mettere insieme nelle sue tele ciò che per la storia dell’arte è sempre risultato inconciliabile: il mondo intimo dell’artista, la cultura popolare dei suoi spettatori, i grandi temi della condizione umana. Il risultato è un’originalissima pop art esistenziale. A un artista, soprattutto a un pittore, non si chiede altro che “dipingere ciò che siamo”. È questo, del resto, l’imperativo che seguì Andy Warhol nell’estate del 1960, quando chiese consiglio a un amico. Warhol tuttavia si limitò a dipingere soprattutto icone della cultura popolare, mettendo in secondo piano la sfera privata. Dimensione a cui Francesca Pellegrino, invece, non rinuncia affatto.

Dalla nascita alla morte, dall’esperienza del sogno alla percezione del proprio corpo, dalla nudità alla maschera, Pellegrino coniuga spesso il proprio ritrarsi con le icone popolari. La stessa tela presenta un’impostazione “a incastro”, quasi a indicare, simbolicamente, che tutto quadra, nella giusta misura, come i rettagoli “in negativo” che l’attraversano. Una pittura “comprensiva”, capace di non lasciare indifferenti quanti riconosceranno, nell’immagine dell’artista che si ritrae, il nostro comune stare al mondo”.

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Oronzo De Matteis

"Pittore degli Oceani, grande poeta del mare", s'intitola così la mostra dedicata ad Oronzo De Matteis che apre i battenti mercoledì 23 maggio, presso l'ex convento dei Teatini. L'esposizione rimarrà aperta sino al 30 maggio.

La superficie pittorica delle opere di De Matteis è occupata esclusivamente da onde gigantesche che nascono, s’innalzano, s’accavallano, s’ingorgano, turbinano, si spezzano, si rincorrono, si dividono, s’increspano, si spaccano, si arricciano, rullano, si placano, rifluiscono. L'artista riesce ad imprimere all’immagine in movimento tutta la forza sprigionata dal procedere dell’onda, una potenza che non suscita paura ma ammalia e nello stesso tempo annichilisce e trasporta in una dimensione equorea. L’elemento dominante è l’acqua, non c’è altro se non acqua e persino i gabbiani, unici elementi del mondo animale, sembra siano immersi in questa dimensione, non più abitanti del cielo, ma simboli del ricongiungimento del cielo e del mare, archetipi del caos, del disordine, della libertà da cui ha origine per svariate ed imprevedibili combinazioni ogni forma vitale.

Quella di De Matteis è un’arte lontana da arzigogoli intellettualistici e da ammiccamenti arcadici. Egli non dipinge per imitare o descrivere o interpretare la natura, bensì per esprimere quella forza vitalistica che spinge l’uomo a continuare a sperare, nonostante il grigiore della quotidianità, a cui egli contrappone i colori materici, dalle tonalità cromatiche vive e cangianti, con zone d’ombra e di luce riflessa sulla superficie dell’oceano.

Sito web: www.dematteisoronzo.it

Immagine, Francesca Pellegrino, metamorfosi

Inaugurazione Mercoledì 23 maggio, alle ore 18.00

ex convento dei Teatini
corso Vittorio Emanuele, 18 Lecce
Orari apertura: dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 17.30 alle ore 20.30.

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