Palazzo Comunale
Vico Equense (NA)
via Filangeri, 39

Bianco & nero
dal 25/5/2012 al 2/6/2012
080 4782863
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Rosa Didonna



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Rosa Didonna



 
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25/5/2012

Bianco & nero

Palazzo Comunale, Vico Equense (NA)

Collettiva. Il bene e il male, l'inizio e la fine, benedizione e maledizione sono la valenza simbolica del bianco e del nero che e' potenza universale.


comunicato stampa

a cura di Roda DiDonna

Il dualismo del bianco e del nero, del buio e della luce, del giorno e delle tenebre ha affascinato e attratto gli uomini fin dagli albori delle civiltà.
Nel linguaggio del bianco e nero vi è l’ìncolore: in un contesto in cui il mondo è visibile grazie alla luce ed è invisibile a causa del buio. Esso esprime un divenire dinamico di un esistere perché esiste l'altra e se una delle due - la notte o il giorno non esistesse anche l'altra non esisterebbe. Per descrivere il buio bisogna conoscere la luce e viceversa . In realtà il buio non annulla il mondo, semplicemente lo cela, lo occulta, lo rende invisibile pur lasciandone intatta tutta la sua essenza. Senza il nulla non ci sarebbe stata creazione,infatti il nuovo giorno prende vita dalle tenebre e dal caos. Questa è la metafora della nostra stessa vita; è il ticchettio dell'orologio universale che scandisce il tempo dell'umanità. E' all'interno di questa danza della vita che la mostra organizzata dalla Globalart a cura di Rosa Didonna con la partecipazione straordinaria della Dama CCC Domenica Concilio, in arte Nikka vuole invitare il suo pubblico e con esso percorrere l'affascinante avventura del divenire, temporale e filosofico al tempo stesso, della creazione che denota i due opposti di un processo graduale che porta dal nero della notte al sole del giorno e ai colori che la luce di questo astro vitale crea con il suo rifrangersi sugli oggetti e sugli esseri viventi del mondo. Si potrebbe dire che la vita è la sintesi dei due opposti, il bianco e il nero, la luce e le tenebre. E da questa sintesi nascono i colori e la percezione che ne hanno le creature viventi. Così la natura si manifesta con le sue infinite sfumature, ognuna delle quali contiene una parte di luce e una parte di tenebra. Cos'altro sono i colori se non una composizione misteriosa di gradazioni di luce e di buio? . I colori sono il sapore e la bellezza dell'universo, sono l’arte che accompagna l'avventura della vita nella performance ”Arte –la mia seconda pelle incolore ” di Rosa Didonna, intesa come il percorso dell'uomo e dell'umanità intera, nello spazio e nel tempo del cosmo.

Con accurata intelligenza la Didonna mette in evidenza le ipocrisie della mentalità tradizionale ponendosi di fronte ad un atteggiamento di smascheramento delle realtà sociali. Rosa si muove a modo di bacchetta magica eseguendo il rito della trasformazione ,metamorfosi, alchimie, passaggio dalla finzione delle tenebre, alla luce di una dea che conduce sulla retta via con il segno, il gesto e l’azione .Il soggetto crea il suo secondo io, con l’ausilio di un fluido da essa stessa composto rappresentante lo svecchiamento del mondo dell’arte odierno . Il suo corpo è supporto di una “opera vivente” e la sua pelle tela pronta ad ospitare pennelli e colori. L’arte è la muta che indossa affinchè tutti possano intervenire nell’opera strappandole le scorie e portando via un lembo del suo corpo . Essa attraverso le sue vene sangue vitale che scorre dalle ferite offre il sacrificio all’intero mondo divenendo sorgente di grazia universale. Concezione di tipo magico –incantatorio della sacerdotessa Rosa Didonna, descrivendo una situazione in cui le forme estetiche pur rimanendo sacrificali, si sono evolute ad un’organizzazione sociale- psicologica . Gans parla dell’estetica sacrificale dell'arte che è sostanzialmente esaustiva come forza creativa e che il futuro appartiene alla simulazione, alle realtà virtuali in cui lo spettatore svolge un ruolo parzialmente interattivo. La sua affermazione più significativa è che la fine della capacità creativa di discriminare tra il sacrificale e l'antisacrificale non costituisce la fine dell'arte ,ma al contrario esalta le varie espressioni che danno voce alla storia del nostro tempo . Rosa Didonna nelle sue azioni libera l'estetica dal fine etico di giustificare il sacrificio come fine dell’arte e introduce la presente performance sotto forma di saggio dove si occupa principalmente delle conseguenze della liberazione poetica,espressiva del pensiero tradizionale spolverando Aristotele"Il bello comprende Dio ,l’uomo la natura e l’Arte ,accompagnata da antichi strumenti musicali che l'insieme forma la sinfonia dell'orchestra dei colori dove Il nero, il bianco, il rosso, il verde, il blu, il giallo racchiudono il divenire della vita .Questi colori, pur con connotazioni diverse nelle varie culture del nostro pianeta, esprimono il movimento della terra e dei suoi abitanti nel loro viaggio cosmico.

Bianco e nero, dunque, il bene e il male, l'inizio e la fine, benedizione e maledizione sono la valenza simbolica del bianco e del nero che è potenza universale. L'uso dei colori nella vita quotidiana diventa un codice, un modo per esprimere concetti e idee. In una parola diventa lo strumento attraverso il quale l'uomo comunica e crea arte e cultura.

Per info tel.0804782863 cell 3471843201
info@globalartweb.orgw -ww.rosadidonna.jimdo.com
facebook Rosa Didonna- Rosa Didonna arte-Globalart

Inaugurazione 26 maggio ore 17.30

Palazzo Comunale
via Filangeri, 39 - Vico Equense (NA)

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