Sintomi Cromatici e non - allusione retrospettiva. Opere a olio, colori violenti, visi e corpi che rivelano con forza la propria origine.
Onirico o reale? Colore o “bianco e nero”? Un appassionante viaggio nel mondo dell'artista Stefano Davidson attraverso questa sorta di concentrato retrospettivo, lo spettatore si trova ad affrontare il colore, rigorosamente ad olio, a volte violento, di visi, corpi e cose che, pur rappresentandosi nella loro forma vera ed assolutamente conforme a se stessa, emanano con forza la propria origine, sempre in bilico sul confine tra l'onirico ed il reale. La pittura di Davidson nella sua normale raffigurazione di corpi e cose con i tratti di cui questi corpi e cose necessitano per essere realmente se stessi, rappresenta comunque il mondo del pensiero attraverso il filtro di una combinazione di scenografia e mistero.
Non è l'incomprensibilità dell'immagine o delle scelte cromatiche a dare anima alla sua opera, come spesso invece accade nell'arte dei suoi colleghi, bensì la personalissima logica che muove il suo pensiero e l'uso che egli fa anche delle parole d'accompagnamento, nei titoli e negli aforismi a ciascun opera legati, che porta l'osservatore in un mondo dove la parola è spesso luce indispensabile ad illuminare il significato dell'immagine e dove il pensiero appunto, invece dell'istinto, è un colore fondamentale quanto quelli tradizionali dell'iride.
Inaugurazione 26 maggio ore 18
Prorogata al 28 giugno
Galleria Grafica Campioli
via Vincenzo Bellini, 46 - Monterotondo (RM)
Orari: dal Martedì al sabato dalle 16.00 alle 20.00
Ingresso libero