Body Check. Il persecutore delle immagini. Lanzi crea oggetti di presunta venerazione, come apparati reliquiari contenenti cervella o crani e ossa di animale sottospirito.
Accanto alla produzione effimera ed eccessiva di oggetti estetizzanti
di mercato, l’industria del sacro da sempre provvede a soddisfare i
bisogni religiosi della massa elitaria e volgare.
La produzione sacra, mai sfiorata da crisi economiche o dalla
concorrenza se non tra religioni, pervarsa nella proliferazione di
simboli, plasmandoli nelle diverse epoche con vesti sempre più
accattivanti e kitsch.
In questo solco consumistico della merce si intreccia l’arte
dissacratoria, ironica, volutamente kitsch e pop di Andrea Antikorpo
Lanzi, praticata nella continua indagine tra verità e menzogna, tra
religione e fede, tra finzione e realtà, tra sacro e profano.
Se in molte confessioni non cattoliche vengono bandite le immagini di
santi o del Cristo persino crocifisso, e conseguentemente le reliquie,
nella religione cattolica, invece, esse diventano oggetto di
adorazione feticista, immagini e oggetti da venerare in cui si annulla
qualsiasi necessità di veridicità.
A ironizzare questo atteggiamento, Lanzi si fa persecutore dei
simboli del sacro attraverso la creazione di oggetti ricchi e
preziosi, che simulano l’atto di una presunta venerazione.
L’invenzione creativa, assecondata dall’altissima manualità
dell’artista, fornisce così, una produzione di apparati reliquiari,
quali teche calici e bocce, contenenti cervella, crani e ossa di
animale sottospirito, o mosaici illuminati, costruiti da particole la
cui sovrapposizione inscrive in latino l’aurea massima e vera: “La
verità genera odio”.
In questa pratica artistica feticista, pseudo culturale, Lanzi
celebra la mancanza dell’oggetto autentico e di rito, ne esalta
l’oppulente ricchezza e, infine, ne smaschera la pericolosa
ideologia religiosa dominante, che è sempre sottesa anche ad ogni
reliquia.
Nella continua persecuzione verso le immagini sacre, frutto del
costante dominio delle coscienze praticato da qualsiasi religione,
Lanzi definisce continuamente la sua poetica, ammettendo la necessaria
compenetrazione degli elementi sadomasochisti della venerazione, e
confinando nel dubbio la dicotomia tra religione e fede, tra bisogno
spirituale interiore, provocato dalla sofferenza, e godimento ed
estasi della pratica religiosa devozionale.
Fede e religione si accampano così in sfida.
Il dominio religioso sulle coscienze da plasmare si annulla, per
denunciare indirettamente che la certezza della morte si identifica
con l’autentica certezza del vivere.
In questo annientamento ideologico e religioso, l’artista può
sottrarsi a qualsiasi accusa di blasfemia e anticlericalismo, fino a
lasciare al fruitore il dubbio o la libertà di pensiero nei confronti
della verità/falsità, del consumo religioso e della fede, della
vita/morte, della guerra religiosa e della pace laica.
In tal senso, la paura della morte, punto fondativo di ogni
religione, si smaschera come indottrinamento religioso, ma anche come
completamento necessario alla vita.
- Giampietro Guiotto -
Principali Esposizioni:
2011 - Art Verona -Galleria Marchina arte contemporanea2011 -
Vincitore premio Nocivelli Brescia
2008 - Segnalato come giovane artista al Premio Celeste
2008 - Mostra collettiva presso la galleria Vecchiato Arte
Contemporanea, Padova
2008 - Mostra collettiva presso la Galleria Colossi Arte, Brescia
2007 - Mostra Personale presso la Galleria Marchina Arte
Contemporanea, Brescia
2006 - Autoerotismo “Provocazioni 2” Accademia Riviera dei Fiori
Bordighera Imperia
2006 - 30x30 collettiva presso Centro Arte Lupier associazione
Culturale a Gardone Valtrompia Brescia
2006 - Collettiva presso Galleria Marchina Arte Contemporanea
Brescia
2005 - Quattordici+1 artisti in mostra in Villa Glisenti a cura di
Centro Arte Lupier
2005 - Collettiva Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Roma a
cura di Massimo Luppoli della galleria Arturarte
2005 - PLOT-ART mostra collettiva. Organizzazione galleria Arturarte
di Roma Curatori Gianluca Marziani e Massimo Luppoli
2004 - Collettiva presso Tellulha Studio di Milano a cura di
Patrizia Rigoldi
2004 - Salone del mobile Milano. Premio come Giovane designer
emergente. Curato da Galleria Tellulha Studio di Milano
2004 - Giovani presenze nella ricerca artistica bresciana. AAB
"associazione artisti Bresciani"
Biografia:
Andrea Lanzi nasce a Cremona nel 1974.
Dopo gli studi tecnici si avvia decisamente all'arte, lo fa
attraverso la body art, da qui trae la conferma delle sue capacità
artistiche. Capacità che si esplicitano in un contesto di ricerca che
dapprima lo porta a scoprire il rady made e successivamente all'uso di
materiali originali e innovativi.
Frequenta la libera Accademia di Belle Arti LABA di Brescia che lo
aiuta nel confronto con giovani artisti, e lo avvia attraverso un
percorso di approfondimento tecnico-culturale.
Ha partecipato a numerose esposizioni collettive, esplorando anche
aspetti e forme che riprendono il filone del design.
I suoi lavori in questo settore vengono apprezzati e premiati al
Salone del Mobile di Milano
Inaugurazione sabato 26 maggio ore 18.30
Galleria Marchina Arte Contemporanea (nuova sede)
Via Violino di Sopra, 10, Brescia
Ingresso libero