Concerto locale. Per il terzo appuntamento di "Bureau for Art Nerds", un'installazione sonora e una performance. Le pratiche di aggregazione, partecipazione e confronto durante eventi artistici estemporanei sono elementi ricorrenti nel lavoro di Weinberger.
Concerto locale è il terzo appuntamento di "Bureau for Art Nerds", a
cura di Valentina Sansone, un programma (due mostre e cinque eventi, fino
al 26 giugno 2012) nella sede di Milano dell’Istituto Svizzero di Roma e
in spazi pubblici e autogestiti della città.
Concerto locale, primo progetto in Italia di Hannah Weinberger (Germania, 1988. Vive e lavora a Basilea
e a Zurigo), vede la partecipazione il 28 maggio (alle ore 18) di quaranta performer non professionisti,
contattati attraverso la rete del Bureau for Art Nerds, attraverso il passaparola e una relazione, seppure
temporanea, che condivide un progetto comune. Concerto locale è il terzo appuntamento di Bureau for
Art Nerds, a cura di Valentina Sansone, un programma (due mostre e cinque eventi, fino al 26 giugno
2012) nella sede di Milano dell’Istituto Svizzero di Roma e in spazi pubblici e autogestiti della città.
Le opere di Hannah Weinberger si basano sulla partecipazione e sulla collaborazione e sono il frutto di una
partecipazione collettiva che coinvolge prima di tutto la comunità artistica locale.
Nella sede di Milano dell‟Istituto Svizzero di Roma, Weinberger presenta una performance e
un’installazione dal titolo Concerto locale. Si tratta di una nuova versione di una performance del 2010
dal titolo Regionales Konzert, presentata sempre a Basilea in occasione di Regionale: The Village Cry, la
mostra annuale dedicata agli artisti locali e ospitata da tutte le istituzioni svizzere nel periodo natalizio. In
quella occasione, la performance prevedeva che un gruppo di performer, per la maggior parte amici
dell‟artista, suonasse al loro computer portatile. La musica prodotta dai computer con l‟ausilio di
programmi specifici, senza seguire una partitura specifica, era poi trasmessa da un unico canale in una
stanza illuminata a giorno.
Grazie al coinvolgimento dei contatti personali, specialmente artisti con cui Weinberger ha condiviso
esperienze personali e professionali, l‟opera diventava lo spunto per interrogarsi ancora una volta sul
concetto di gruppo e di collaborazione.
Allo stesso modo, la performance a Milano si basa sulla partecipazione e sull‟aggregazione e aspira alla
creazione di un network locale a partire da una pratica comune e condivisa.
Ogni partecipante ha a disposizione un computer portatile, un software e uno speaker. Nel corso della
performance, aperta al pubblico, dovranno seguire le istruzioni di Weinberger e partecipare alla
composizione di una musica suonata all’unisono.
Ciascun performer avrà la possibilità di concentrarsi sul proprio brano grazie al singolo speaker, ma allo
stesso tempo darà vita a un concerto, se per concerto non si intende unicamente un complesso riunito per
l‟esecuzione di una musica, ma un‟azione svolta contemporaneamente da più soggetti, che a loro volta sono
parte di una comunità locale.
Il giorno seguente la performance, il 29 maggio (alle 18.00) sarà presentata un’installazione sonora che
presenta i risultati della performance, trasmessa in loop attraverso 40 canali audio.
Le pratiche di aggregazione, partecipazione e confronto nell‟ambito di performance, opening o di eventi
artistici estemporanei sono elementi ricorrenti nel lavoro di Weinberger. Le sue performance sonore, le
composizioni musicali e le installazioni audio sono sempre l‟occasione di un incontro e di una
partecipazione condivisa; concepite come sovrapposizioni e aggiunte a sistemi apparentemente chiusi, come
nel caso degli interventi all‟interno di mostre collettive, sono spesso il punto di partenza per una co-
produzione o una semplice apertura a pratiche partecipate. Un processo che favorisce uno spostamento
significativo da un atteggiamento autoriale e autoreferenziale a un‟identificazione nel lavoro di un gruppo o
di un collettivo di autori, annullando gerarchie e iter prestabiliti.
Weinberger appartiene a una generazione che attinge da Internet quante più risorse possibili: le
informazioni, gli strumenti, le immagini e la musica per le sue opere provengono da un flusso di dati
disponibili sul web che rappresentano il presupposto per una condivisione di dati. La facile accessibilità a
informazioni in rete e a software specifici permettono inoltre una produzione e una distribuzione di dati
quasi immediata e destinata a un pubblico sempre più ampio e non selezionato, che ha una sua vita
orizzontale all‟interno della rete e delle numerose piattaforme di condivisione.
Per le sue opere sonore, per esempio, l‟artista utilizza tracce musicali scaricate da YouTube, collezionate e
ricevute da amici, scaricate e acquistate in rete, che poi rielabora a partire da software di ampia diffusione.
Quest‟anno, in occasione di “If You Leave, Walk Out Backwards, So I‟ll Think You‟re Walking In”, la sua
prima mostra personale (Kunsthalle Basel, 29 gennaio - 18 marzo 2012), Weinberger ha composto ventidue
ore di suono trasmesso in loop nelle sale espositive, con sistemi tecnici di diffusione che variavano di sala in
sala, creando diverse situazioni ambientali e adattandosi alla qualità architettonica degli spazi, creando così
l‟occasione di un ulteriore incontro e confronto.
Hannah Weinberger è nata a Filderstadt (Germania) nel 1988. Vive e lavora a Basilea e a Zurigo.
Ha studiato Media Arts dal 2007 al 2010 presso la Zürcher Hochschule der Künste (Zurich University of the
Arts), dove ha conseguito il diploma di laurea nel 2010. Sta completando gli studi a Zurigo per ottenere un
MFA. Attiva nell‟ambito di vari collettivi – tra questi New Jerseyy, Basilea – nel 2012 Weinberger è tra i
fondatori del project space Elaine Mgk, a Basilea, insieme a Tenzing Barshee, Nikola Dietrich e Scott
Cameron Weaver.
Principali mostre collettive: Inside/Outside: Dressing the Monument Opening Reception, Lynden Sculpture Park,
Milwaukee, USA (2011); Group Affinity, Kunstverein Munich (2011); Corso Multisala, Kunsthal Charlottenborg,
Copenhagen (2011); Magical & Poetical Structures, Alte Fabrik, Rapperswil (2011); Village Cry, Kunsthalle Basel
(2010); SLIP SNIP TRIP, Karma International, Zurigo (2010); Of Objects, Fields, and Mirrors, Kunsthaus Glarus
(2010); Bridges & Tunnels, a cura di New Jerseyy, Hard Hat, Ginevra (2009); FILE RIO, Oi Futuro Cultural Center,
Rio de Janeiro (2009); World Is Our Culture, ZHdK, Zurigo (2008); Shi (Electronic Arts) Festival, Basilea (2008);
FILE– Electronic Language International Festival, San Paolo (2008).
Performance selezionate: Forming-Storming-Norming-Performing, Kunstverein Munich (2011); Kunsthal
Charlottenborg, Copenhagen (2011); PASSAGE(S), Teatre de L„Usine, Geneva (2011); Jam Session, Museumsnacht,
Kunsthalle Basel (2011); Regionales Konzert, Village Cry, Kunsthalle Basel (2010); Transdisziplinäres Konzert,
ZHdK, Zurigo (2010); Interdisziplinäres Konzert, ZHdK, Zurigo (2009).
Ufficio stampa:
Alessandra Santerini, 335.6853767, alessandrasanterini@gmail.com
Chiara Costa, 349.1981349 chiara.a.costa@gmail.com
Inaugurazione martedì 29 maggio ore 18. Presentazione dell’installazione sonora trasmessa in loop attraverso 40 canali audio.
Istituto Svizzero
via Vecchio Politecnico, 3, Milano
mar-ven 11-17; sab 14-18
ingresso libero