Ospiti Cristiano Tassinari e Matteo Vinti. Workshop e un intervento site specific nel Molino Costa, sul fiume Leno, realizzato dagli artisti con la collaborazione di aziende e privati.
a cura di Roberta Pagani
In occasione della Notte Verde, promossa dal Comune di Rovereto e dal Festival dell'Economia, Opificio
delle Idee presenta il progetto di Residenza Uno, in corso dal 21 maggio al 1 giugno, che si concluderà con
la mostra Be Clear!, dal 1 al 3 giugno.
Gli artisti Cristiano Tassinari e Matteo Vinti realizzano un intervento site specific nei locali della struttura
ospitante, lo storico Molino Costa nel comune di Trambileno (TN), lungo il torrente Leno.
Il tema dell'acqua, filo conduttore di tutta la Notte Verde, è usato come metafora nel titolo della mostra
per indicare un'attitudine professionale, essere trasparenti.
Sul disegno di un progetto ideato dagli artisti nell'arco di due settimane, aziende e privati sono state
coinvolte per sviluppare l'installazione della mostra. Be Clear! ha innescato una rete diffusa di partecipazioni
coinvolgendo professionisti, artigiani e imprese dimostrando la validità di un approccio costruttivo di fare
cultura.
Cristiano Tassinari, intervenendo nelle due sale d'accesso, ha trasformato lo spazio in un layout grafico
e formale disegnato da linee colorate e geometrie costruttive. Contrappunti visivi, di oggetti e ready-made
interrompono il ritmo cadenzato e l'equilibrio visivo dello spazio. Nella terza sala, l'installazione di Matteo
Vinti chiede al pubblico di diventare l'attore di una perfomance che racconta l'esperienza intima e personale
vissuta dall'artista alla ricerca della fonte del torrente Leno.
Diversi i media scelti (audio/video/scultura/performance) per le due installazioni (Senza Titolo di Cristiano
Tassinari e Bisect di Matteo Vinti) che hanno trovato posto nella suggestiva cornice dell'ex Mulino,
riconvertito in piattaforma creativa al servizio della produzione culturale.
info artisti e progetti
Cristiano Tassinari (Forlì, 1980). Vive e lavora a Berlino
Senza Titolo 2012 – metallo, legno, alluminio
Costruttivismo e formalismo, griglie razionali e accidentalità del caso.
Lo spazio è il foglio tridimensionale per un tracciato di linee disegnate con il metallo.
Versione over size delle griglie utilizzate per gli studi sul movimento nella fotografia di Muybridge, su questi
moduli strutturali distribuiti nelle sale mancano però i soggetti da ricercarsi, in una scala proporzionale 1:1,
tra gli spettatori che si sommano sui più livelli creati nello spazio. Da qualche parte (negli angoli, appoggiati o
dimenticati a muro) ritagli di immagini serigrafate o fotocopiate, fotografie e disegni che rompono i ritmi
mimetici delle strutture dalla forma minimale e sintetica.
Matteo Vinti (Perugia, 1986). Vive e lavora in Italia e in Irlanda
Bisect 2012 – installazione audio/video
Con un'azione di mappatura del territorio – attraverso interviste, catalogazione di suoni e reperimento di
immagini attorno alla Vallarsa - l'artista/performer ha intrapreso un viaggio (reale e spirituale) lungo il torrente
Leno alla ricerca della fonte.
L'esperienza dell'opera è di natura performativa, come nelle pratiche dell'americano Bruce Nauman, dove
scompare l'artista e resta solo un'installazione entro la quale l'azione è svolta dal pubblico. Lo spettatore è
chiamato a entrare fisicamente nel lavoro: il percorso sensoriale sintetizza l'esperienza nella formula,
acqua=rinnovamento.
Un mapping delle presenze umane che si muovono nello spazio andrà a condizionare l'ambiente sonoro
circostante secondo alcune tecniche utilizzare dall'interactive art, grazie alla collaborazione dell'artista
Alessandro Calesso.
nota alla mostra
Lungo la linea di minor resistenza
siamo in marcia da gran tempo, stanchi
ormai, ingobbiti e tuttavia grati, nell'insieme. (...)
Carlo Fruttero, La linea di minor resistenza, 2012
Il Leno scorre senza troppo badare a chi e cosa lo circonda.
Al contrario, noi siamo ipnotizzati dal suono contenuto nel suo movimento; con atteggiamento indifferente,
l'acqua che si lascia ascoltare scivola lunga la sua linea di minor resistenza come una sfera che rotola
naturalmente su un piano inclinato seguendo la sua direttrice gravitazionale. Dalla sorgente alla valle - con
un andamento più o meno inquieto – il fiume avvolge, ingloba, leviga, corrode, genera e ri-genera rendendo
partecipi alla sua orchestra attori prima inconsapevoli.
La metafora non è casuale: muoversi lungo la linea di minor resistenza vuol dire lasciarsi andare a un moto
spontaneo che è insito al processo creativo. L'artista con la sua irrequietezza – liquida – avviluppa nel
disegno di un suo progetto tutte le componenti necessarie al compimento dell'idea. La regia del suo
intervento nello spazio ignora gli ostacoli, sfide più che impedimenti, per guardare il risultato con compiaciuta
soddisfazione.
inaugurazione venerdì 1 giugno dalle ore 17.30
Opificio delle Idee
Frazione Sega, Trambileno (TN)
sabato 2 e domenica 3 giugno dalle ore 11 alle 19