Opificio delle Idee
Trambileno (TN)
Frazione Sega, 38068
0464 490241 FAX 0464 499777
WEB
Residenza Uno - Be Clear!
dal 31/5/2012 al 2/6/2012
sab e dom 11-19, 1 giugno dalle 17

Segnalato da

Roberta Pagani




 
calendario eventi  :: 




31/5/2012

Residenza Uno - Be Clear!

Opificio delle Idee, Trambileno (TN)

Ospiti Cristiano Tassinari e Matteo Vinti. Workshop e un intervento site specific nel Molino Costa, sul fiume Leno, realizzato dagli artisti con la collaborazione di aziende e privati.


comunicato stampa

a cura di Roberta Pagani

In occasione della Notte Verde, promossa dal Comune di Rovereto e dal Festival dell'Economia, Opificio delle Idee presenta il progetto di Residenza Uno, in corso dal 21 maggio al 1 giugno, che si concluderà con la mostra Be Clear!, dal 1 al 3 giugno. Gli artisti Cristiano Tassinari e Matteo Vinti realizzano un intervento site specific nei locali della struttura ospitante, lo storico Molino Costa nel comune di Trambileno (TN), lungo il torrente Leno. Il tema dell'acqua, filo conduttore di tutta la Notte Verde, è usato come metafora nel titolo della mostra per indicare un'attitudine professionale, essere trasparenti. Sul disegno di un progetto ideato dagli artisti nell'arco di due settimane, aziende e privati sono state coinvolte per sviluppare l'installazione della mostra. Be Clear! ha innescato una rete diffusa di partecipazioni coinvolgendo professionisti, artigiani e imprese dimostrando la validità di un approccio costruttivo di fare cultura.

Cristiano Tassinari, intervenendo nelle due sale d'accesso, ha trasformato lo spazio in un layout grafico e formale disegnato da linee colorate e geometrie costruttive. Contrappunti visivi, di oggetti e ready-made interrompono il ritmo cadenzato e l'equilibrio visivo dello spazio. Nella terza sala, l'installazione di Matteo Vinti chiede al pubblico di diventare l'attore di una perfomance che racconta l'esperienza intima e personale vissuta dall'artista alla ricerca della fonte del torrente Leno. Diversi i media scelti (audio/video/scultura/performance) per le due installazioni (Senza Titolo di Cristiano Tassinari e Bisect di Matteo Vinti) che hanno trovato posto nella suggestiva cornice dell'ex Mulino, riconvertito in piattaforma creativa al servizio della produzione culturale.

info artisti e progetti

Cristiano Tassinari (Forlì, 1980). Vive e lavora a Berlino

Senza Titolo 2012 – metallo, legno, alluminio

Costruttivismo e formalismo, griglie razionali e accidentalità del caso. Lo spazio è il foglio tridimensionale per un tracciato di linee disegnate con il metallo. Versione over size delle griglie utilizzate per gli studi sul movimento nella fotografia di Muybridge, su questi moduli strutturali distribuiti nelle sale mancano però i soggetti da ricercarsi, in una scala proporzionale 1:1, tra gli spettatori che si sommano sui più livelli creati nello spazio. Da qualche parte (negli angoli, appoggiati o dimenticati a muro) ritagli di immagini serigrafate o fotocopiate, fotografie e disegni che rompono i ritmi mimetici delle strutture dalla forma minimale e sintetica.

Matteo Vinti (Perugia, 1986). Vive e lavora in Italia e in Irlanda

Bisect 2012 – installazione audio/video

Con un'azione di mappatura del territorio – attraverso interviste, catalogazione di suoni e reperimento di immagini attorno alla Vallarsa - l'artista/performer ha intrapreso un viaggio (reale e spirituale) lungo il torrente Leno alla ricerca della fonte. L'esperienza dell'opera è di natura performativa, come nelle pratiche dell'americano Bruce Nauman, dove scompare l'artista e resta solo un'installazione entro la quale l'azione è svolta dal pubblico. Lo spettatore è chiamato a entrare fisicamente nel lavoro: il percorso sensoriale sintetizza l'esperienza nella formula, acqua=rinnovamento. Un mapping delle presenze umane che si muovono nello spazio andrà a condizionare l'ambiente sonoro circostante secondo alcune tecniche utilizzare dall'interactive art, grazie alla collaborazione dell'artista Alessandro Calesso.

nota alla mostra

Lungo la linea di minor resistenza
siamo in marcia da gran tempo, stanchi
ormai, ingobbiti e tuttavia grati, nell'insieme. (...)
Carlo Fruttero, La linea di minor resistenza, 2012

Il Leno scorre senza troppo badare a chi e cosa lo circonda. Al contrario, noi siamo ipnotizzati dal suono contenuto nel suo movimento; con atteggiamento indifferente, l'acqua che si lascia ascoltare scivola lunga la sua linea di minor resistenza come una sfera che rotola naturalmente su un piano inclinato seguendo la sua direttrice gravitazionale. Dalla sorgente alla valle - con un andamento più o meno inquieto – il fiume avvolge, ingloba, leviga, corrode, genera e ri-genera rendendo partecipi alla sua orchestra attori prima inconsapevoli. La metafora non è casuale: muoversi lungo la linea di minor resistenza vuol dire lasciarsi andare a un moto spontaneo che è insito al processo creativo. L'artista con la sua irrequietezza – liquida – avviluppa nel disegno di un suo progetto tutte le componenti necessarie al compimento dell'idea. La regia del suo intervento nello spazio ignora gli ostacoli, sfide più che impedimenti, per guardare il risultato con compiaciuta soddisfazione.

inaugurazione venerdì 1 giugno dalle ore 17.30

Opificio delle Idee
Frazione Sega, Trambileno (TN)
sabato 2 e domenica 3 giugno dalle ore 11 alle 19

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