Paolo Amico. Istantanee urbane rassicuranti, calde, accoglienti e domestiche. Una realta' innegabile, che costringe l'individuo ad ammettere la propria caducita'.
a cura di Manuela e Patrizia Cucinella
Testo di Donatella Lanciotti
"Nei lavori di Paolo Amico non c’e' un itinerario da immaginare ,c’e' piuttosto da percepirne l’atmosfera, le sensazioni, le "Riflessioni" , lo stato d’animo dell’istante stesso che ci troviamo a percorrere, persi tra i nostri pensieri, quando veloci scivoliamo via sotto i lampioni, convinti che la vita ci stia seguendo, e invece la vita resta li' sotto, immobile, sotto la luce bianca, arancione o gialla: come l’immagine di una telecamera di sorveglianza che continua a focalizzare un unico punto della strada, anche se a pochi centimetri dal suo raggio di visuale si sta compiendo una rivoluzione.
Le sue immagini sono rassicuranti, perche' conosciute, perche' statiche. Sono calde. accoglienti. domestiche. Sono rassicuranti solo perche' uguali a se stesse. Uguali a come erano ieri. Uguali a come saranno domani. Strade dove il codice non cambia mai, e la linea bianca e i caldi colori delle vetrine illuminate significheranno sempre la stessa cosa. E quindi e' una immagine netta, ben definita, che ricordiamo, che si fissa nella nostra mente, riconoscibile ma non nitida. E’ un già visto del presente.
Sono istantanee urbane. Che non significa urbanistiche, perche' probabilmente neanche chi abita sopra ai luoghi da lui illustrati, con le sue penne a sfera, riuscirebbe a riconoscere in quei tagli fotografici la propria citta'. Nulla e' lasciato all’identificazione. I dettagli, se anche ci sono, non hanno un ruolo: sono talmente contestualizzati da essere solo parte dell'ambiente.
E il risultato e' straniante: le strade le piazze, nate dall’uomo, nate per l’uomo, sopravvivono anche senza l’uomo. E’ una realta' innegabile, che costringe l’individuo ad ammettere la propria caducita', la propria aleatorieta'. La strada, che e' solo un tratto di quotidiano, un luogo nel quale si congiungono i tempi ed i modi di specifiche esistenze, ponte tra case, uffici, scuole, improvvisamente da strumento diventa protagonista. Acquisisce una propria dignita' che bellamente sbeffeggia l’essere umano, che non si cura della sua personalita', dei suoi tempi, dei suoi ricordi."
Inaugurazione 5 giugno ore 18
PiziArte a.c.
Via Sardegna 3 -Tortoreto Lido
Dal martedì al sabato ore 17 / 20. Domeniche, Lunedì e mattinate in settimana previo appuntamento telefonico
Ingresso libero