Woman in The Light. Nell'opera dell'artista praghese la figura femminile, attraverso forme e movimenti disposti ad arte, il pathos sentimentale delle espressioni e il virtuosismo della composizione, diviene una visione ossessiva: santa e vergine, demone e femme fatale. In mostra 60 fotografie vintages.
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L’opera di František Drtikol, tra i primi anni del Novecento e la metà degli anni Trenta, è stata fonte d’ispirazione per generazioni di fotografi fino ai nostri giorni: nudi lirici ed evanescenti, l’uso delle luci, le ombre e le suggestioni.
Drtikol è affascinato dal corpo femminile in quanto origine della bellezza, del pensiero e dell’anima. La figura femminile, attraverso forme e movimenti disposti ad arte, il pathos sentimentale delle espressioni e il virtuosismo della composizione, diviene una visione ossessiva: santa e vergine, demone e femme fatale.
I suoi nudi femminili si possono distinguere in due ricerche: una lirico, l’altra decisamente più drammatica, anche se spesso i due temi si sovrappongono.
I ritratti delle donne fragili e delicate ricordano la Beatrice di Dante, le angeliche figure Pre-Raffaellite o le misteriose creature di Gustav Klimt. Le loro espressioni e la loro gestualità riportano all’atmosfera melanconica e di sogno dell’Art Nouveau. A queste figure languide e trasparenti si sovrappongono le femmes fatales, simboli di amore e di morte, come nelle opere di molti artisti del Simbolismo e dell’Art Decò.
In modo particolare, la figura di Salomé stimola la fantasia di Drtikol, così come ha stimolato e ispirato Gustave Flaubert, Oscar Wilde, Aubrey Beardsley, Gustave Klimt.
Le fotografie di Drtikol della Salomé nuda sono il simbolo di un’epoca in cui lussuria e punizione, eros e thanatos, i conflitti tra sesso e morte, culminano negli insegnamenti e negli scritti di Freud. La polarità dell’erotismo e della morte è rappresentata nelle fotografie, mai pubblicate, di donne crocifisse.
Drtikol cura con attenzione lo sfondo dei suoi set fotografici, specialmente l’illuminazione, e sceglie semplici forme come cerchi, onde, colonne, eliminando tutti gli elementi di possibile disturbo, per concentrarsi sulla bellezza della linea pura.
In mostra anche alcune immagini della serie “Vlna” (onda), uno dei suoi lavori più celebri e significativi: le forme geometriche sono da sfondo o il corpo femminile gioca con esse, è la correlazione fra le linee organiche ed inorganiche, l’armonia tra un corpo vivo e la materia inerte. Come sottolinea lo stesso Drtikol in un commento del dicembre 1914: “La vita è come un’onda. Le creste delle onde rappresentano la gioia e la felicità, le acque che formano l’onda sfortuna e tristezza… Credo che le persone aspirino a raggiungere quella pura tranquillità che artisti e scienziati hanno sempre sognato.. Ogni cosa nel mondo è ripartita.”
Nella prima metà degli anni Trenta Drtikol, non trovando figure reali in grado di corrispondere alla sua immaginazione, crea egli stesso le sue figure femminili, ritagliando cartone o legno, secondo il suo ideale di forma femminile: un corpo sottile e molto slanciato fra seno e fianchi, idealizzato ed astratto.
In una lettera Drtikol commenta così il suo lavoro: “In passato, quando avevo un’idea e provavo a realizzarla con una modella in carne e ossa, ho sempre fallito. Ora disegno o modello la posa che ho in mente e costruisco da solo gli oggetti, le forme geometriche e quant’altro mi sia necessario. Sistemo gli oggetti e provo le luci affinché rendano l’effetto migliore così da corrispondere il più possibile alla mia idea. Certamente non uso solamente silhouettes, ma anche piccole figure tridimensionali studiate con precisione fino all’ultimo dettaglio perché corrispondano alla realtà – e non siano perfette: ho idealizzato il corpo e creato il mio archetipo personale. E solo ora posso dire di essere soddisfatto del mio lavoro perché ogni cosa proviene da me, dalla A alla Z. L’idea e il materiale che utilizzo.”
In quegli anni, Drtikol è impegnato in una continua e profonda ricerca spirituale che lo allontanerà dalla fotografia per avvicinarsi alla pittura, alla meditazione yoga e alle religioni indiane, tibetane, cinesi. Dal 1935, si dedicherà esclusivamente alla pittura.
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František Drtikol worked between the turn of the century and the mid-Thirties. His lyrical, evanescent nudes, use of non-light, shadows and evocations have inspired and conditioned generations of photographers up to our day.
Drtikol is fascinated by the female body and sees in it the origin of beauty, of thought, of the soul. He uses the female figure with artfully arranged forms and movements to express the sentimental pathos of expressions (which later disappeared in his work) and virtuoso composition. Woman becomes an obsessive vision, bearer of good and evil, saint and virgin, demon and femme fatale. His nudes may be divided into two groups: a lyrical set, and another much more dramatic set, though the two categories often overlap. His portraits of fragile, delicate woman recall Dante’s Beatrix, the angelic figures of the Pre-Raphaelites or the mysterious creatures of Gustav Klimt. Their expressions and gestures take us back to the dreamy, melancholic atmosphere of Art Alongside these languid, transparent figures he created his “femmes fatales”, symbols of love and death like those appearing in the works of many Symbolist and Art Nouveau artists.
The figure of Salomé particularly stimulated Drtikol’s imagination, just as it stimulated and inspired Gustave Flaubert, Oscar Wilde, Aubrey Beardley and Gustave Klimt. Drtikol’s photographs of the nude Salomé symbolise a time when lust and punishment, Eros and Thanatos, conflicts between sex and death culminated in Freud’s teachings and writings. The polarity of eroticism and death is represented in his unpublished photographs of crucified women.
He is meticulous about the background of his photographic sets, especially the lighting, and always chooses simple forms such as circles, waves and columns, eliminating all secondary elements to concentrate on beauty of unembellished line.
“Waves” is one of the photographs best representing the way František Drtikol works: it contains geometric forms and a model, revealing the correlation between organic and inorganic lines, the harmony between a living body and an inert background. And there are more associations, as Drtikol himself said in December 1914: “Life is like a wave. The crests of the waves are joy and happiness, the low points bad luck and sadness. People with great strength of will conduct their lives as straight lines. This would be boring…, but I believe that people therefore aspire to achieve this pure tranquillity which artists and scientists have always dreamed of… Everything in the world is distributed.”
In the first half of the Thirties Drtikol worked primarily on photographing paper cutout figures. Not finding any real figures that satisfied his imagination, Drtikol created the models he needed from cardboard or plywood on the basis of his ideal female lines of force: an elongated body, long and thin between the breasts and the hips, idealised and abstract. This idealisation was rooted in the ideal model Drtikol had worked with in the late Twenties.
Drtikol commented on his work in a letter: In the past, when I had an idea and tried to implement it with a flesh and blood model, I always failed. Now I draw or model the pose I have in mind and build my own objects, geometric shapes, whatever else I need. I arrange the objects and test the lights until they create the effect that best renders my idea.
Of course I don’t use only silhouettes, but also little three-dimensional figurines which I study with precision down to the tiniest detail to ensure that they correspond to reality – but are not perfect: I have idealised the body and created my personal type. And only now can I say that I am satisfied with my work, because everything comes from me, from A to Z. The idea and the material I use.”
At this time Drtikol was continuously pursuing a profound spiritual path, he increasingly moved away from photography toward spiritual values and painting, through which he believed he could better express his thoughts.
BIOGRAFIA
1883 František Drtikol nasce a Praga;
1901-1903 Studia fotografia a Monaco;
1910-1911 Apre il suo studio fotografico a Praga che diventa presto il centro culturale della città:
1914-1918 partecipa alla Prima Guerra mondiale arruolandosi con l’esercito austro-ungarico;
1920 Sposa la sua modella preferita, la danzatrice Ervina Kupferova, che posa per lui come Cleopatra, Salomé e persino Madonna con Bambino;
1923 inizia il periodo più creativo della sua carriera;
1925 partecipa alla Exposition internationale des arts décoratifs et industriels modernes di Parigi e vince il Grand Prix;
1926 divorzia da Ervina Kupferova
1927-1929 i suoi lavori vengono esposti in diverse città del Stati Uniti;
1929 pubblicazione della sua prima monografia a Parigi Les nus de Drtikol;
1930 realizza la serie “Silhouettes”;
1931 Espone al Brooklyn Institute of Arts and Sciences a New York;
1935 chiude lo studio e si trasferisce fuori Praga dove si dedica alla pittura, alla meditazione e alla traduzione di testi letterari buddisti e tibetani;
1938 pubblicazione del libro Žena ve svělte (Woman in Light);
1942 sposa la sua assistente Jarmila Rambouskova;
1948 Dona tutte le sue fotografie al museo delle arti figurative di Praga. Il nuovo regime proibisce la pubblicazione delle sue opere;
1955 dopo un lungo periodo di censura, la rivista Czechoslovak Photography gli dedica un articolo “A conversation at Frantisek Drtikol’s”;
1961 Muore a Praga dimenticato dai più.
MOSTRE
1925 Exposition des Arts Décoratifs, Parigi
1927 The Camera Club of Syracuse, YMCA, Syracuse, New York
The Schenectady Camera Club, Schenectady, New York
The Lansing Camera Club, Lansing, Michigan
The Milwaukee Camera Club, Milwaukee Art Institute, Milwaukee
The Photo Club of Baltimore City, Baltimore
The Photographic Society of Philadelphia, Philadelphia
100 Jahre Lichtbild, Gewerbe-Museum, Basilea
1928 The Chicago Camera Club, Chicago
The Cleveland Photographic Society, Cleveland
The Portage Camera Club, Akron, Ohio
1929 The Museum of Fine Arts, Houston
Salon Polskiego Towarzysztwa Milośników Fotografii, Varsavia
1930 The Kodak Camera Club, Rochester, New York
The Camera Club, London
1931 The Brooklyn Institute of Arts and Sciences, New York
1933 The Royal Photographic Society, Londra
Cambridge University Camera Club, Cambridge
Výstavní místnost Klubu přátel umění, Olomouc
1936 City Art Gallery, Durban
Arts Hall, Port Elisabeth
1967 U Hybernů, Interkamera, Praga
Dům kultury, Kroměříž
1972 Uměleckoprůmyslové Museum, Praga
1973 Dům umění města Brna, Berna
Sicof 73 – Salone internazionale cine foto ottica e audiovisivi, Milano
1974 The Photographers’ Gallery, Londra
Komorná galéria forografie Profil, Bratislava
1976 Galerie Houyoux, bibliothéque Royale, Bruxelles
1983 Galerie Rudolf Kicken, Colonia
1984 Nieuwe Kerk, Amsterdam Foto 84, Amsterdam
1988 Robert Koch Gallery, San Francisco
1989 Muzeum české literatury, Praga
1990 Société Française de Photographie, Parigi
Rencontres Internationales de la Photographie, Arles
1991 Howard Greenberg Gallery, New York
1992 Musée de la Photographie, Charleroi
1994 Galleria Carla Sozzani, Milano
1999 Fondation Neumannm, Gingins
2003 Moscow House of Photography, Mosca
2004 Uměleckoprůmyslové museum, Praga
2005 Hungarian House of Photography, Budapest
2007 Foto: Modernity in Central Europe 1918 – 1945
National Gallery of Art, Washington D.C.
Solomon R. Guggenheim Museum, New York
Milwaukee Art Museum, Milwaukee
Czech Vision, Galerie Kicken Bekin, Berlino
Czech Vision, Howard Greenberg Gallery, New York
2012 GATE Gallery and Information Center, Praga
Immagine: Untitled (Nude with disk over head), ca. 1927-29. Copyright Ruena Knotkovà-Bokovà. Courtesy Gallery Kicken Berlin
Inaugurazione giovedì 7 giugno 2012 dalle ore 17.00 alle ore 21.00. Cocktails
Galleria Carla Sozzani
Corso Como 10 – 20154 Milano, Italia
Lunedì ore 15.30 – 19.30
Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato ore 10.30 – 23.00
Domenica ore 10.30 – 19.30
Ingresso libero