Andrea Morucchio è un fotografo professionista con un notevole curriculum, specializzato proprio nel fotografare vetri antichi e moderni. Da non più di un anno ha sentito l'esigenza di esprimere la propria creatività con questa splendida materia e ha disegnato e fatto realizzare le sue prime opere nella fornace muranese Anfora. Fin dal primo lavoro ha sentito il vetro come una materia che necessita' di essere scolpita, molata così da farne emergere gli strati di colore più profondi e nascosti...
Andrea Morucchio è un fotografo professionista con un notevole curriculum,
specializzato proprio nel fotografare vetri antichi e moderni. Da non più di
un anno ha sentito l'esigenza di esprimere la propria creatività con questa
splendida materia e ha disegnato e fatto realizzare le sue prime opere nella
fornace muranese Anfora.
Fin dal primo lavoro ha sentito il vetro come una materia che necessita' di
essere scolpita, molata così da farne emergere gli strati di colore più
profondi e nascosti.
Tre sono i temi del suo lavoro:
1) Le lame. La sua prima opera, che ha informato tutta la produzione
successiva, è una lama in vetro tenuta sospesa da una leggera ed elegante
struttura in ferro. La lama è realizzata con strati sovrapposti di cristallo
e di vetro rosso lacca che, virtuosisticamente molati, lasciano trasparire
stratificazioni e interferenze di luce assolutamente affascinanti.
2) I vasi asimmetrici. Morucchio ha elaborato la forma della lama
trasformandola nel suo contrario (un recipiente, quasi una guaina) e
inventando una forma, resa elegantemente asimmetrica con il lavoro di
molatura.
3) Le punte di vetro che penetrano il ferro. Siamo abituati a vedere il
ferro penetrare e deformare il vetro: qui Morucchio ha contraddetto le leggi
della fisica e ha creato impressionanti sculture nelle quali acuminate punte
di vetro penetrano con forza spesse lame di ferro. La collaborazione con un
atelier di fabbri particolarmente bravi gli ha consentito di creare opere di
grande impatto. Una grande scultura con sette lame in vetro che penetrano
una spessa striscia di ferro sarà esposta in permanenza nel giardino del
Museo Vetrario di Murano.
Catalogo con testi di Attilia Dorigato, direttrice del Museo Vetrario di
Murano, e Andrea Pagnes, giornalista e artista d¹avanguardia
Foto usate per il catalogo possono essere inviate su richiesta (diapositive,
e-mail o su CD)
Presentazione
Affinatosi nella fotografia del vetro, sia antico che contemporaneo, Andrea
Morucchio ha potuto approfondire la conoscenza di questa materia in tutti i
suoi aspetti: dalle tecniche antiche alla fase di progettazione, dal lavoro
in fornace all'esposizione in musei e gallerie.
Il passaggio dall'ideazione dell'immagine di opere altrui, alla
progettazione delle proprie, è stato quasi automatico. Se nella fotografia
mirava ad ottenere una riproduzione dell'opera che non fosse solo strumento
di comunicazione oggettiva, ma immagine di quanto una scultura emana da sé,
il superamento dell'apparente contraddizione tra le necessità di
oggettivazione e di interpretazione è diventato il fondamento della sua
ricerca plastica.
Le forme rigorose ed estreme che sono state realizzate per questa mostra
rappresentano un punto di rottura con la tradizionale produzione vetraria
muranese, pur utilizzando tecniche e tipi di vetro assolutamente comuni.
Lo sperimentare la casualità materica nel disporsi delle varie levature, il
raggiungimento di un'organicità informale all'interno di una forma rigida,
geometrica, ordinata, rivelano la volontà , da parte dell'artista, di
affrontare il vetro in quanto tale, non come imitazione di altre materie, né
pretesto per raggiungere aridi fini oggettuali prestabiliti, quindi scevri
da qualsiasi valore artistico.
L'approccio di Andrea Morucchio al vetro - ed è approccio tutto mentale -
sta nell'intuire le possibilità che esso contiene in quanto materia da
scultura, sia che lo si configuri in icasticità formale, sia che lo si
traduca in narrazione simbolica.
Andrea Pagnes
Video: Durante la mostra sarà proiettato il video Dynamo, realizzato in
collaborazione con i musicisti del progetto RandomConnectionQuest.
Descrizione: 25 sculture in vetro di Murano e ferro
Sede: Galleria Rossella Junck 3, San Marco 1997 (di fronte al Teatro la
Fenice), Venezia, tel. 041 521 07 59
Orario d'apertura: da lunedì a sabato, 10 - 12,30 / 16 - 19,30
Ufficio stampa: Aldo Bova, tel. e fax 041-5207747
E-mail: rossella.junck@flashnet.it
Le Gallerie Rossella Junck a Venezia saranno chiuse dal 23
luglio al 27 agosto.