Rita A. Dollmann
Aione Arte
Emanuele Cazzaniga
Paolo Portanti
Sergio Borghesi
Maria Burger
Furio Cavallini
Claire Fontana
Adriano Ciarla
Renato Frosali
Ennio Furiesi
Corrado Gai
Karin Hagen
Sylvia Heinemann
Giuliano Mannucci
Alessio Marolda
Alessandro Marzetti
Gaspare O. Melcher
Enrico Pantani
Giacomo Saviozzi
Marcello Scarselli
Luca Serasini
Tomislav Spikic
Mauro Staccioli
Ilaria Tognarini
Stefano Tonelli
Lo spazio e l'artista. Gigantografie fotografiche attraverso gli esterni del Castello e una video-installazione rivelano il legame profondo e la continuita' fra l'artista e il suo spazio.
Gigantografie fotografiche attraverso gli esterni del Castello Ginori di Querceto, ed una videoinstallazione, rivelano il legame profondo e la continuità fra l’artista e il suo spazio
Due fine settimana prevedono anche le “Porte aperte” al pubblico negli studi d’arte che hanno aderito al progetto
Nella ballata esistenziale che chiama in causa l’uomo e gli ambienti del vissuto-immaginato, pensato, creato e ri-creato, “lo spazio” e “l’artista” sono i due attori scoperti come parimenti “intenzionali”, reciproci e ricorsivi, che si contaminano a vicenda, nella scena compiutamente individuale, libero e personalissimo capitolo nel libro universale dell’arte che s’intreccia con le ragioni della vita.
S’inaugurata domenica 10 giugno 2012, alle ore 18, con intermezzo musicale e buffet di degustazione, la personale di fotografia di Rita A. Dollmann “Lo spazio e l’artista”: atto finale del reportage realizzato negli studi d’arte del territorio ed allestita nei percorsi esterni del Castello Ginori di Querceto (Montecatini VC –PI) e nella sala del centro culturale Accademia Libera Natura e Cultura.
Attraverso gli scatti carpiti in alcuni studi presenti nell’ampio quadrilatero che si apre fra Volterra e la costa livornese, e fra Grosseto e Carrara, la fotografia entra così come un detective, nelle coordinate spaziali di importanti autori, tra cui il maestro della pittura Furio Cavallini, recentemente scomparso.
Fra poetiche pittoriche, dirompenti forme plastiche, fotografia e arte povera, in progressive “saturazioni” d’autore, si entra così nella dinamica spettacolare degli atelier personalissimi di: Aione Arte (Emanuele Cazzaniga e Paolo Portanti), Sergio Borghesi, Maria Burger, Furio Cavallini, Claire Fontana e Adriano Ciarla, Renato Frosali, Ennio Furiesi, Corrado Gai, Karin Hagen, Sylvia Heinemann, Giuliano Mannucci, Alessio Marolda, Alessandro Marzetti, Gaspare O. Melcher, Enrico Pantani, Giacomo Saviozzi, Marcello Scarselli, Luca Serasini, Tomislav Spikic, Mauro Staccioli, Ilaria Tognarini e Stefano Tonelli.
Dall’incontro con il maestro volterrano Ennio Furiesi, costretto ad abbandonare lo studio presso il Chiarugi, padiglione dell’ex ospedale psichiatrico di Volterra, scenario di suggestioni e contenuti fondamentali di ricerca, Rita Dollmann intuisce il rapporto profondo, oltre l’aspetto immediato di utilità, con il luogo di azione creativa e di ideazione. Una liaison contaminata da un sotteso mistero, non solo documentata, ma per certi aspetti accennata e aperta all’interpretazione attiva.
Un reportage inedito per la fotografa italo-tedesca, costruito in oltre un anno di lavoro, a cominciare dal gennaio 2011, e che diventa mostra, in continuità di significato, divisa fra esterno ed interno. Un evento installativo scandito da grandi formati in supporto forex - venti pezzi di 1,20x80 cm - allestiti lungo le pareti esterne del Castello Ginori di Querceto, nel cortocircuito di linguaggio contemporaneo in contesto antico, e che prosegue con la videoinstallazione proiettata nella sala espositiva di Accademia Libera, che rimanda dettagli carichi di significato, oggetti, colori, utensili e suppellettili, testimoni di azioni, di ispirazione e memoria, sulle note di brani scelti dagli stessi artisti.
Nella “materia” complessa dove essere e immaginare sono entrambi tangibili, un riassunto nitido di ordine e caos da consegnare agli archivi di una nuova eternità, nel “suono silente” di uno spazio che rammenta e perpetua l’essenza stessa, di chi lo attraversa e di chi lo ha attraversato.
Nello stesso periodo, ed in concomitanza con l’esposizione, due fine settimana, il 16/17 e il 23/24 giugno, nell’orario 16-20, e su appuntamento, prevede le “Porte aperte” al pubblico negli studi che hanno aderito al progetto.
Per maggiori info: +39 333 6405250, +39 329 8826391, accademialibera@tiscali.it, www.association-marcopolo.org.
Orario di apertura sala Accademia: fino al 6 luglio 2012, tutti i giorni 10-12.30 e 16-20.
Inaugurazione 10 giugno ore 18
Castello di Querceto,
Montecatini Val di Cecina
Orari: tutti i giorni, negli orari 10-12.30 e 16-20.
Ingresso libero