15 sculture in bronzo che focalizzano un percorso da leggersi in parallelo con la scultura 'Raggio di sole' in acciaio e ottone, inaugurata nel 2010.
Nello storico ospedale milanese una mostra dello scultore
pavese che racconta il suo ultimo decennio di ricerca artistica
La mostra dal titolo “Sergio Alberti a Niguarda Ca’ Granda”, promossa dalla Direzione Generale di
Niguarda Ca’ Granda e allestita nel padiglione d’ingresso dell’Ospedale, è dedicata allo scultore
pavese Sergio Alberti, vincitore del Concorso nazionale bandito nel 2009 per una scultura
monumentale da collocare nel nuovo Blocco Sud del complesso ospedaliero.
L’esposizione, che si inaugura mercoledì 20 giugno alle ore 18.00, raggruppa una quindicina di
opere scelte, tutte in bronzo, che focalizzano un percorso da leggersi in parallelo con la scultura del
Blocco Sud “Raggio di sole”, in acciaio e ottone, inaugurata nel 2010.
La mostra di Alberti, protagonista nel panorama della scultura contemporanea, si inserisce nella
tradizione di Niguarda Ca’ Granda da sempre aperta al dialogo con le ricerche della cultura e
dell’arte.
“Consapevoli del ruolo sociale e terapeutico dell’arte- commenta il Direttore Generale Pasquale
Cannatelli- negli anni abbiamo puntato non solo alla valorizzazione delle importanti opere
conservate a Niguarda, ma anche alla promozione della creatività come valore riabilitativo e
strumento di cura per i pazienti. Ne sono un esempio le “Botteghe d’Arte” del MAPP, Museo
d’Arte Paolo Pini, nella cura del disagio psichico, le opere contemporanee e le mostre accolte”.
Claudio Cerritelli nella presentazione in catalogo riportando un pensiero dell’artista estratto dalle
pagine di taccuino - Strato dopo strato cerco conforto nella materia che, sommandosi in un gioco di
sovrapposizioni, definisce il possibile luogo a cui approdare, per riflettere e avviare gli
orientamenti immaginari - così commenta:
Con questo stato d’animo Alberti si confronta con l’emozione quotidiana del pensare e fare
scultura, meditazione attiva sul divenire delle forme, ricerca di equilibrio tra le tensioni
dell’ideazione e i tempi empirici del lavoro, la mente e la mano congiunti nello stesso desiderio di
perpetuare la vita della materia.
Seguendo il flusso dell’immaginazione materiale, l’artista ha sviluppato durante molte stagioni di
lavoro un’intelligenza tecnica direttamente connessa alla capacità di intuire segni reconditi, icone
dissepolte, sensazioni astratte e morfologie concrete, vibrazioni della scultura come germinazione.
Comunicazione: Area Media e Stampa - Gianni Mauri, 334 6649313, niguardanews@ospedaleniguarda.it
Inaugurazione mercoledì 20 giugno alle ore 18
Padiglione Ingresso - A.O. Ospedale Niguarda Ca’ Granda
Piazza Ospedale Maggiore 3 - Milano
ingresso libero