Galleria Numero 38
Lucca
via del Battistero, 38
0583 491104 FAX 0583 491104
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Rafal Olbinski
dal 14/6/2012 al 14/7/2012

Segnalato da

Vera Marchi



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Rafal Olbinski



 
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14/6/2012

Rafal Olbinski

Galleria Numero 38, Lucca

Coup de theatre. Nella sua pittura surrealista, Olbinski ama ricorrere a metafore, mitologie e allegorie per traslare in immagine l'essenza dell'opera lirica di Puccini, Verdi e Mozart.


comunicato stampa

Olbinski nasce in Polonia nel 1945. Ben presto si afferma in tutto il mondo come illustratore e pittore, ed è oggi considerato uno tra i pittori surrealisti più famosi al mondo. Surrealismo significa pittura, pittura meticolosa e precisa. Significa ritorno ad un classicismo dimenticato, ritorno ad una tecnica impeccabile, o semplicemente ritorno alla pittura. Ma è proprio di ritorno alla pittura che si sta cominciando a (ri-)parlare in arte contemporanea.
Oggi l'avanguardia è diventata un simulacro di se stessa e si assiste al trionfo degli stili analitici. Eppure esiste una sorta di bisogno intimo, d'intrinseca necessità che sta portando gli artisti a ritornare a un'arte per così dire “umanista” che sia espressione di una voce interiore e di un vero talento individuale. Non siamo certo di fronte a un'ondata conservatrice, ma si tratterà solo di risalire ai classici per poterne trasgredire i canoni.
Ed è proprio su questo filo sottile, tra classicismo e contemporaneità, che cammina Rafal Olbinski. Egli non teme le evocazioni liriche, ama ricorrere a metafore e allegorie così come alla mitologia, tanto più cara quanto più incentrata sul corpo femminile – fulcro generatore delle sue opere. I temi da lui trattati, astratti e di grande impatto, sono veicolati da immagini cristallizzate, tanto sorprendenti quanto pungenti. Ma è con il suo approccio all'opera lirica che l'artista ha mostrato una straordinaria capacità nel catturare l'essenza dei lavori di Puccini, Verdi, Mozart.

Insomma, l'opera lirica ha bisogno di essere ascoltata e gustata con lentezza, così come le opere di Olbinski che hanno bisogno di essere contemplate a lungo. Ma oggi, il pubblico contemporaneo è circondato da un mondo veloce, in continua evoluzione che passa dai fast-food all'alta velocità dei mezzi di trasporto. Eppure – ed è questo che Rafal Olbinski sta cercando di dirci – ci sono cose che vanno dette con lentezza: a volte vale la pena fermarsi un attimo e restare in estatica contemplazione di quella che è una pittura eterna, algida e penetrante.
E dove, se non a Lucca, questo sentimento poteva riaffermarsi? Sullo sfondo di una città con antiche tradizioni, dove tutto sembra sospeso tra antico e contemporaneo, città che ha dato i natali ad uno dei massimi operisti della storia, oggi Rafal Olbinski espone i suoi lavori e ci invita ad osservarli, ed ascoltarli, con una certa devozione.

Inaugurazione 15 giugno ore 18.30

Galleria Numero 38
via del Battistero, 38 - Lucca
Ingresso libero

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