Tra il figurativo e l'astratto, tra dimensioni maiuscole e minuscole, l'esposizione dedicato all'artista berlinese (1949) offre una panoramica della sua produzione pittorico-sculturale negli ultimi tre anni, incentrata sul connubio tra sacralita' e sopraffazione in un universo sfidato dallo splendore della monocromia angelica dell'oro.
Tra il figurativo e l'astratto, tra dimensioni maiuscole e minuscole, l'esposizione dedicato all'artista berlinese (1949) offre una panoramica della sua produzione pittorico-sculturale negli ultimi tre anni, incentrata sul connubio tra sacralità e sopraffazione in un universo sfidato dallo splendore della monocromia angelica dell'oro.
La ricerca di Kroker parte pubblicamente dieci anni fa, quando alla libreria unione di milano ebbe luogo la sua prima personale in italia, introdotta da un discorso di michael engelhard, console generale di germania.
Ed è una ricerca che all'insegna di una profonda delusione inflittagli dagli ideoligismi degli anni '60/'70 insiste su quel (im-)probabile residuo di speranza che l'opera d'arte oggi può ancora offrire nell'interazione con il pubblico.
Kroker indaga sull'essere umano che si traduce in donna, la sua passione nella duplice valenza di sofferenza e di gioia
che potrebbe indicare un'ultima via d'uscita - anche gloriosa.
Cortina Arte
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Milano
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