Rendezvous des amis. Carone tramite una serie di interventi pittorici site specific realizza un dialogo tra la memoria artistica del luogo, i suoi significati e la percezione visiva contemporanea.
a cura di Marinella Paderni
Le sale storiche di Palazzo Pubblico a Siena, affrescate da figure illustri della storia dell’arte come Simone Martini e Ambrogio Lorenzetti, ospitano una mostra di arte contemporanea ideata appositamente dall’artista senese Francesco Carone che, tramite una serie di interventi site specific nello spazio, realizzerà un dialogo colto e sublime tra l’immagine del passato e lo sguardo del presente, tra la memoria artistica del luogo, i suoi significati e la percezione visiva contemporanea.
Rendezvous des amis è il titolo della mostra di Francesco Carone promossa dal Comune di Siena, Assessorato alla Cultura, con il contributo della Banca Monte dei Paschi di Siena e curata da Marinella Paderni – un titolo che evoca l’idea di un “incontro tra amici, vecchi e nuovi”, una manovra d'avvicinamento effettuata da due entità affini in volo nelle orbite spaziali (nel linguaggio scientifico "rendezvous" significa anche questo), in cui l’artista si confronta con i pittori della tradizione senese nei luoghi dove hanno lasciato memoria di sé e della loro arte, come a voler istituire con loro un dialogo muto sulla dialettica dello sguardo tra storia e contemporaneità.
Il fulcro di tutta la mostra è il concetto di semi-cecità collettiva che porta lo spettatore a guardare le cose ma a non vederle, anestetizzato dalle troppe immagini che compongono il mondo odierno. Lavorando sullo svuotamento quale processo di costruzione, sull’idea di assenza associata non ad un perdita ma ad un arricchimento della percezione visiva, Francesco Carone ha ideato una grande installazione scultorea, che si presenta come un nuovo dispositivo dello sguardo atto a vedere con occhi diversi e a guardare da angolazioni inedite i mirabili affreschi della Sala del Mappamondo.
In un “gioco delle evidenze” tra chi vede e chi è visto, l’artista riflette sulle modalità del visibile, sullo statuto dell’immagine e sul ruolo dello spettatore posto tra vedere o credere. Questa dialettica è portata avanti da altre tre opere in mostra, esposte in sale diverse del palazzo dove, grazie a raffinati slittamenti di senso tra visibilità e invisibilità delle cose, Carone scopre la verità che ogni immagine porta con sé andando oltre la visione stessa.
La mostra è corredata da un catalogo bilingue edito da NERO con i testi critici di Tom Morton e Marinella Paderni.
Brevi cenni biografici
Francesco Carone è nato a Siena nel 1975 ed ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Tra le mostre collettive e personali a cui ha partecipato segnaliamo: Horror vacui, EX3 Centro per l’Arte Contemporanea di Firenze; Golem, Galleria SpazioA, Pistoia; niente da vedere tutto da vivere, Parallel events / XIV International Sculpture Biennale of Carrara, Istituto del Marmo Pietro Tacca, Carrara; Ora l’autunno del nostro scontento, Villa del Conte (PD); Open Air, Orto Botanico, Parma; Contemporary locus 1, a cura di P. Tognon, Luogo Pio della Pietà, Istituto Bartolomeo Colleoni, Bergamo; Brightlight-Darklight, American Academy in Rome, Roma.
Vive e lavora a Iesa, nella provincia di Siena.
Inaugurazione: venerdì 22 giugno 2012 ore 18
Palazzo Pubblico- Museo Civico
Piazza Il Campo Siena
Ingresso libero