Cristina Dogliani autrice di queste intense fotografie in bianco e nero, riprende i volti di donne e chiude la serie con il proprio autoritratto. Le sue donne possono essere famose e sconosciute. Quasi tutte frequentano, a vario titolo, il mondo dell'arte, della poesia, della letteratura.
Fotografie di Cristina Dogliani
A cura di Denis Curti
Fernanda Pivano sceglie uno sguardo intenso. Sospettosa, fissa l'obiettivo
da lontano seduta alla scrivania. E' assorta nell'azione di scambio di
informazioni, di sentimenti. Probabilmente sta ascoltando con gli occhi i
movimenti di Cristina che si muove dietro il treppiede.
Alda Merini è ripresa da vicino. Molto vicino.Il vestito a fiori si intona
con la freschezza degli occhi furbi, vivi, invitanti, ironici e seducenti.
Non c'è recitazione, c'è solo partecipazione, complicità . Condivisione di un
progetto e consapevolezza del suo contributo alla realizzazione di un
desiderio. Quello di mettere in scena la storia di un piccolo, o grande
incontro.
Del resto il ritratto fotografico è un momento potente in assoluto.
Impossibile restare indifferenti. E' un'occasione di scambio e conoscenza. E'
provocazione, seduzione, approfondimento e misurazione.
Sul volto di ognuno si disegnano le strade della vita. Gli umori, i ricordi, i
dolori e le gioie e,forse tutto quello che ancora deve accadere.
Cristina Dogliani autrice di queste intense fotografie in bianco e nero,
raccolte sotto il titolo "Ritratti", riprende i volti di donne e chiude la
serie con il proprio autoritratto. Le sue donne possono essere famose e
sconosciute.
Quasi tutte frequentano, a vario titolo, il mondo dell'arte, della poesia, della
letteratura.
Cristina quando parla del suo lavoro dice: 'ho iniziato questo percorso
di donne nel 1998. l'idea di iniziare questo lavoro è nata innanzitutto da una
forte pulsione a fotografare. Cercando di dare un volto all'inquietudine, mi
sono avvicinata al mondo femminile ed artistico con l'idea di ritrarre lo
spessore interiore dei miei soggetti, senza rinunciare alla mia
presenza-assenza.
L'idea di restare trasparente e anaffettiva non piaceva molto. Ho imposto la
mia presenza con gentilezza, ma desideravo che la forza progettuale avesse
un ruolo importante'
Così, scorrendo quello che potrebbe tranquillamente essere un album di
famiglia, viene fuori che il tempo fotografico di un ritratto può essere
infinito oppure durare un soffio di un istante. Non ci sono regole
predefinite.Non ci sono inquadrature obbligate.
Cristina si sposta di continuo. Dal primissimo piano passa a campi
totali; poi si sofferma sulle opere d'arte create dalle persone che intende
ritrarre. Poi mezzi busti, schiene, volti sfuocati e occhi così fissi che
sembrano voler uscire dalla carta fotografica.
Cristina, sollecitata ad intervenire sul senso di questa esperienza
racconta: 'mi sono avvicinata alle opere di queste artiste con molta
curiosità fotografando quello che sentivo prima ancora di capirlo. Alla
fine, credo di poter dire che ogni fotografia sia l'istante in cui si è creato
uno scambio intimo e profondo tra me e l'artista, il momento in cui ho
percepito la magia di un contatto avvenuto'.
elenco delle artiste e critiche fotografate:
DEBBIE BIBO
IRENA KOSS
ALDA MERINI
FERNANDA PIVANO
SILVIA LEVENSON
FLORENCIA MARTINEZ
CHIARA GUIDI
MANUELA CARRANO
JACQUELINE CERESOLI
CLARA BRASCA
LETIZIA GALLI
ANNAMARIA MARTENA
SIMONA UBERTO
IRMA BLANK
ELISABETH SHERFIGH
SIMONA VERGANI
AUTORITRATTO DI CRISTINA DOGLIANI
INAUGURAZIONE IL 6 MAGGIO ORE 18,00
SPAZIO APERTO SAN FEDELE
via Hoepli 3a-b
20121 MILANO