Inaugura la nuova galleria con una doppia personale. In 'Thicker than water' l'artista argentino Seba Kurtis propone un progetto fotografico e un video dedicati alla realta' dell'immigrazione irregolare. Il produttore di video e digital art sound Flavio Scutti presenta una performance-studio sui fluidi e le forze deboli e il loro cambiamento di stato.
Seba Kurtis
Ticker than water
a cura di Daniele De Luigi
The Format – Contemporary Culture Gallery è lieta di presentare “Thicker than water”, mostra personale di Seba Kurtis a cura di Daniele De Luigi
L’artista presenta il progetto fotografico ed un video, prodotto da The Format ,per la personale alla Galleria Parmeggiani, nell’ambito del festival della Fotografia Europea che si è svolta a Reggio Emilia nel mese di maggio.
“Tutta l'opera dell'artista argentino è dedicata alla realtà dell'immigrazione irregolare e alla condizione dei migranti che si muovono in clandestinità. La questione dell'immigrazione è centrale nelle dinamiche della società contemporanea e destinata a determinare rilevanti cambiamenti sociali e politici a livello globale. Sebbene ogni epoca nella storia dell'uomo abbia conosciuto le migrazioni, mai come oggi un numero così elevato di persone si è ritrovato a vivere lontano dal proprio paese di origine. A spostarsi non sono più comunità o gruppi, ma i piccoli nuclei familiari, e ancor più gli individui da soli.”
Seba Kurtis mette a fuoco lo stato di sospensione tra passato e presente, e tra presente e futuro, nel quale vediamo un riverbero della condizione dell'uomo contemporaneo e forse di ciò che lo attende. Evitando accuratamente la narratività a favore di un mosaico di immagini evocative, adotta una strategia estetica che è in realtà un dispositivo concettuale. Quando la violenza si rende visibile e si presta a diventare immagine, essa si trasforma paradossalmente in uno schermo contro il quale il pensiero, insieme allo sguardo, si arresta. Opacizzando la superficie delle fotografie con un metaforico atto di violenza sull'emulsione, Kurtis cancella parzialmente il soggetto preservando il pathos, ma invitandoci a riflettere sulla parte nascosta, e così facendo ci rende consapevoli che tutto ciò che è veramente importante, che muove i sistemi e genera i cambiamenti o risiede nel cuore dell'uomo, è oltre quello che vediamo. Le sue immagini dichiarano, con incedere poetico, l'irriducibilità di ogni vicenda individuale, mentre costruiscono un discorso che ne connota il valore politico.
Seba Kurtis (1974) nato in Argentina e cresciuto a Buenos Aires sotto un regime di dittatura violento.Ha studiato giornalismo ed era un attivista politico. Nel 2001, l'Argentina precipitò sottouna violenta crisi economica e politica, si trasferisce così in Spagna come un immigrante illegale per più di cinque anni. Questa esperienza divenne l'inspirazione principale per il suo lavoro - un'esplorazione della dinamica dietro alla migrazione irregolare e l'impatto risultante sulla cultura, società e l'individuo. Ora vive nel Regno Unito. Seba ha completato i suoi studi in in Fine Art al London College of Communication e diviene un membro del progetto di POC. Il suo lavoro è stato esibito in molte nazioni, tra cui il New York Photofestival, Noorderlich, Host Gallery, Sifest, Images Vevey e Krakov Photomonth.. Le fotografie di Seba sono apparse anche in varie pubblicazioni, tra cui FOAM magazine, Foto8, Little White Lies, The Sunday Times and Wire.
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Flavio Scutti
νe , νμ , ντ
The Format – Contemporary Culture Gallery è lieta di presentare “νe , νμ , ντ”, performance di Flavio Scutti.
Uno studio sui fluidi e le forze deboli e il loro cambiamento di stato, incentrato sulla ricerca comprensiva nell'ambiente sonoro legato all'immagine come rappresentazione visiva dei fenomeni, in cui l'ordine sistematico delle sensazioni interagisce con l'emozione singolare dell'evento.
La prima opera realizzata nello specifico è sul “sapore” dei Neutrini.
Grazie all'aiuto dell'assegnista di ricerca INFN – Università dell'Aquila, Nicola Rossi, è stato possibile analizzare i dati dell'oscillazione dei vari processi fisici legati al viaggio dei Neutrini dal CERN di Ginevra all'LNGS del Gran Sasso e convertirli in onde sonore riproducibili da apparecchiature audio.
Da qui si è partiti alla realizzazione di un componimento Musicale che rappresenti tale fenomeno.
I neutrini sono particelle elementari di spin 1/2. Le loro masse sono molto piccole, inferiori a un miliardesimo della massa dei protoni. I neutrini hanno carica elettrica nulla, possono quindi interagire solo attraverso l'interazione debole (e la forza di gravità, anche se quest'ultima è al livello pratico trascurabile), una forza molto più blanda di quella elettromagnetica che si esercita tra le cariche elettriche e la forza forte che si manifesta al livello dei nuclei atomici. Per questo motivo il neutrino è una particella molto elusiva, esso può attraversare spessore enormi di materia, come la Terra stessa, senza interagire. Solo usando rivelatori molto sensibili posti nelle profondità della terra, lontani il più possibile da fonti di radioattività ambientale, è possibile studiare le sue rarissime interazioni. Da più di 80 anni di ricerca, da quando il fisico austriaco Wolfgang Pauli ne ipotizzò l'esistenza, sappiamo che esistono tre tipi di neutrini associate alle tre famiglie leptoniche (neutrino elettronico, muonico e tauonico) e tra di essi avviene il cosiddetto fenomeno di oscillazione di neutrini, ossia il fatto che i neutrini, mentre viaggiano ad una velocità prossima a quella della luce, si trasformano continuamente da un tipo ad un altro.
L'esperimento OPERA presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) cerca conferma a quest'ultimo fenomeno studiando l'oscillazione nella famiglia tau dei neutrini muonici prodotti dall'accelleratore SPS presso il CERN di Ginevra e sparati su 730 km verso la montagna del Gran Sasso. I neutrini vengono prodotti dal decadimento di mesoni creati a seguito dell'urto di protoni molto energetici contro un bersaglio di grafite. I protoni vengono estratti dall'accelleratore principale a pacchettini ("spill") lunghi circa 1.2 microsecondi. E' importante sapere con precisione la forma del pacchetto di protoni estratto poiché ci dà informazioni circa il tempo di estrazione da sincronizzare con quello di rivelazione ai LNGS e circa la funzione di distribuzione di probabilità di trovare un evento di neutrino nella finestra temporale in cui avviene lo "spill". Per questo i neutrini passano in una bobina che ne registra il passaggio attraverso un segnale elettrico, questo segnale è campionato da un digitalizzatore di forma d'onda da 1 giga "sample" al secondo. Ciascuna forma d'onda è descritta da 20000 punti di campionamento, ciascuno corrispondente a un nanosecondo.
Alcune di queste forme d'onda (che variano a periodo a periodo dal 2009 al 2012) sono stati acquisiti dal database del CERN e convertiti in suono (formato WAV) tramite il software Mathematica.
Flávio Scutti è un produttore di video e digital art sound. Fin da 1995 conduce studi su lingue audiovisive nuove e sperimentali, attraverso lo studio di sistemi elettronici. Nel 2002 i suoi lavori sono stati mostrati al MACRO, Museo di Arte Contemporanea di Roma. Nel 2004 si laurea in Scenografia all'Accademia di Belle arti a Roma.
Tra il 2002-2004 Flavio partecipata al “Pink, Red, Black sweater Project”, con due lavori , uno audio “Four Tone” ed un video, “Elementari Drive”. Flávio Scutti è membro di MicRoma e collabora con altri collettivi internazionali che organizzano eventi. Ha fondato la post-punk band cold wave “ Nastro” e un anno dopo, la synth pop duo band ” LE ROSE”.
Nel 2011 fonda l’agenzia di produzione “ Postosegreto” insieme ad Andrea Noce, l’altra metà dei” LE ROSE”.
Inaugurazione: 27 Giugno 2012 ore 18.30
Performance: 27 Giugno 2012 ore 21.00
The Format - Contemporary Culture Gallery
via Giovanni Enrico Pestalozzi, 10 (Int. 32) - Milano
Orari di apertura: dal martedi al venerdì ore 14 – 20 o su appuntamento