Condigitali. Le condivisioni digitali, le immagini condigitali di Patrizia Alemanno si formano mettendo in interrelazione oggetti personali e del proprio vissuto creati attraverso il mezzo digitale. Questo sistema creativo altera la tradizionale modalità di realizzazione dell'opera.
Condigitali
Presso Pizia Arte, a cura di Manuela e Patrizia Cucinella, mostra personale dell'artista pugliese Patrizia Alemanno.
Nel testo che accompagna la mostra dal titolo ''Condigitali'' il critico Simona Barucco scrive:Come navigatore del Web, mi capita spesso di imbattermi in siti dai profili inquietanti, dalle atmosfere rigide prese in prestito dal suburbano, dove il buio e la colorazione acida fanno da colonna emotiva all'esplorare. Sono i margini delle nuove periferie di una struttura capillare e reticolare infinita: è la grande galassia dell'informazione o della pseudo-informazione, dove tutto è altrettanto possibile o impossibile, accessibile o inaccessibile, veritiero o menzognero si compone di mille universi diversi, di mille meandri solitari.
Quando guardo le opere di Patrizia Alemanno ho la stessa sensazione. Sono all'interno di un ambiente solitario e sperduto, non accogliente, dove il caldo familiare ha la stessa consistenza di un miraggio. L'ordine è apparentemente maniacale e gli oggetti hanno la densità di un macigno ideologico. Si, perché le cose che popolano gli spazi casalinghi creati artificialmente dall'Alemanno, dove la pittura non esiste, ma è solo evocata simbolicamente nei particolari, nelle finte striature di un pennello elettronico, nelle pieghe spesse di una materia cromatica inesistente, ma ricordata in pixel da una fitta rete di sfumature, hanno una densità particolare, perché stracariche di significati antichi e moderni, visibilità intensa e di superficie insieme.
Le condivisioni digitali, le immagini condigitali di Patrizia Alemanno si formano mettendo in interrelazione oggetti personali e del proprio vissuto creati attraverso il mezzo digitale. Questo sistema creativo altera la tradizionale modalità di realizzazione dell'opera. Il tutto sembra assumere una qualità asettica, libera da implicazioni gestuali, da sbavature sentimentali che rendono sedie, letti, indumenti graficamente riconoscibili immediatamente ma che lasciano interdetto l'osservatore sul contenuto-forma dell'oggetto stesso. La collocazione ambientale di questi oggetti, decisamente inusuale rispetto alla consueta disposizione, aumenta lo stato di straniamento e si confonde nel continuo ripetersi di vedute plurime e maniacali degli stessi ambienti, delle stesse soffocanti atmosfere.
L'artista dipinge digitalmente direttamente con mouse e tastiera. Non usa intermediazioni visive. Le opere sono realizzate senza sovrapposizioni o cancellazioni. Esse nascono dalla diretta partecipazione e integrazione di due elementi fondamentali per il mondo post-moderno: l'umano e il tecnologico.
Pizia Arte
Viale Crucioli 75/a
Teramo