Appunti di viaggio. Circa 50 opere realizzate dal 1950 al 1970, una decina di caricature di personaggi internazionali (Saint Laurent, Elsa Maxwell, Armstrong tra gli altri). La mostra consta anche di un'installazione multimediale che hanno il pittore ma anche l'uomo come protagonista.
a cura di Cinzia Tesio
Il Novecento si apre con grandi problematiche artistiche che investono tecniche e tematiche
radicate nell’universo della produzione figurativa, innescando un vortice di innovazioni concettuali
che spalanca le porte al contemporaneo. L’arte europea, da occidente a oriente, viene
caratterizzata dal fulmineo sorgere e dal tramontare di un gran numero di movimenti avanguardisti
i quali, con il loro alternarsi nel tempo, danno origine alla nouveau art di questo secolo. Non
sarebbe tuttavia corretto ritenere che ogni artista del Novecento nasca all’interno di una di queste
correnti o che segua i suoi dettami in toto; furono infatti molti coloro che ne capirono e studiarono
la portata innovativa nonché il messaggio rivoluzionario, pur mantenendo autonoma la propria
poetica stilistica.
Riccardo Chicco (1910 – 1973) fa parte di quel più ristretto gruppo di indipendenti, curioso
osservatore delle novità e capace di una sintesi originale tra le proposte avanguardiste e la propria
concezione stilistica: in tutto il suo percorso artistico non concede alle metamorfosi dell’arte di
invadere la propria produzione, ma si interessa della loro evoluzione e involuzione cogliendo solo
ciò che ritiene compatibile con il suo stile ed i suoi soggetti; proprietà di cifra la cui coerenza non
viene mai meno.
Artista più volte definito “bizzarro” Riccardo Chicco rappresenta “l’estro nell’arte”.
L’estro è il fuoco continuamente attizzato sotto il crogiolo nel quale tutti gli eventi, dalla sensualità
al dispetto, al sarcasmo, alla gioia di un canto liberamente aperto sul disegno e sul colore, si
fondono, vaporando occasioni di immagini, che attraverso l’esecuzione saettante conservano una
disponibilità alla vita, in quel prolungarsi nel tempo e nello spazio del gesto inebriato che
obbedisce soltanto alle proprie leggi, che si sviluppa coerente con le sue qualità intrinseche, sino
agli effetti più stravaganti ed azzardati. L’estro di Chicco è qualcosa di più che una qualità
dell’intelletto e un’ inclinazione dello spirito. E’ necessità di trovarsi ogni momento disponibile per
farsi nuovo, per inventarsi daccapo. Le opere di Chicco sembrano addirittura frustate dall’estro.
Ruzzano davanti ai nostri occhi, improvvise e ilari, come le innumerevoli caricature che seguono
un ritmo in apparenza svagato, che discioglie la tensione nello scherzo e il dramma nella farsa.
La mostra che si terrà presso la Fondazione Peano racconterà il Chicco internazionale, viaggiatore
di lusso che ha raccontato i suoi viaggi attraverso appunto il suo “estro”.
La Francia, la Germania, l’Austria, la Grecia, l’Olanda, ma anche Gerusalemme e New York sono
state le location che l’Artista ha frequentato e raccontato con i suoi quadri vivi di colore e con il
segno preciso e graffiante.
La mostra ospiterà circa cinquanta opere realizzate dal 1950 al 1970, una decina di caricature di
personaggi internazionali (Saint Laurent, Elsa Maxwell, Armstrong tra gli altri.
La mostra sarà divisa in due parti: la prima sarà un’installazione multimediale che immergerà lo
spettatore in un luogo virtuale fatto di proiezioni video, audio e foto (ma anche oggetti dei suoi
viaggi) che avranno il pittore ma anche l’uomo Riccardo Chicco protagonista, la seconda parte
sarà la mostra nella sua classica rappresentazione.
Verrà realizzato per l’occasione il catalogo.
Creazione installazione Simona Rapello
Organizzazione e Archivio Massimiliano Chicco
Una produzione Associazione Culturale Riccardo Chicco e Fondazione Peano
Inaugurazione Sabato 30 giugno 2012, alle ore 18
Fondazione Peano
corso Francia, 47 – 12100 Cuneo
Orario mostra: venerdì, sabato e domenica, dalle 16 alle 19
Ingresso gratuito