Galleria d'Arte Contemporanea 'Vero Stoppioni'
Santa Sofia (FC)
viale Roma, 5/a
0543 975428 FAX 0543 970345
WEB
Paolo Gubinelli
dal 13/7/2012 al 10/8/2012
sab-dom 9.30-12.30 e 15-18

Segnalato da

Ufficio Cultura Comune Galeata



approfondimenti

Paolo Gubinelli



 
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13/7/2012

Paolo Gubinelli

Galleria d'Arte Contemporanea 'Vero Stoppioni', Santa Sofia (FC)

Omaggio a Tonino Guerra. Nei dipinti esposti le parole del poeta dialogano con il colore, con le linee e con il segno pittorico dell'artista.


comunicato stampa

E’ prevista per sabato 14 luglio alle ore 17, presso la Galleria d'arte contemporanea Vero Stoppioni di Santa Sofia (Forlì-Cesena), la vernice della mostra "Omaggio a Tonino Guerra" dell'artista Paolo Gubinelli.

Lungi dall'essere, quello tra l'artista e il poeta, un rapporto virtuale, ricostruito a posteriori, è invece il frutto di un sodalizio artistico che essi hanno intessuto nel tempo e che ha portato alla realizzazione di opere di altissimo spessore. Le parole del poeta dialogano con il segno pittorico, con le linee, con il colore e ciò che ne scaturisce è una armoniosa e intensa trama poetica.

Gubinelli approda a Santa Sofia dopo il grande successo di critica per la partecipazione alla cinquantaquattresima Biennale di Venezia 2011, invitato da Vittorio Sgarbi proprio su segnalazione di Tonino Guerra. Alle Corderie dell'Arsenale l'installazione di Gubinelli, composta da 28 opere su carta accompagnate dai versi di Guerra, ha suscitato enorme interesse per il profondo lirismo che ne trapelava. Pur non disdegnando altre modalità espressive, Gubinelli ha scelto la carta come strumento elettivo del suo fare artistico; è sulla carta che pratica incisioni e pieghe che rimandano al libero fluire del verso, al ritmo ininterrotto di un flusso di coscienza di joyciana memoria. Forse lo strumento stesso, la carta, ha suggerito all'artista la strada della contaminazione, fecondissima, tra il segno artistico e la parola poetica. Ed è ancora la carta, ma stavolta trasparente, lucidissima, percorsa da sottili pieghe e dominata da un andamento ritmico musicale, il prodotto della più recente esperienza di Gubinelli.

All'artista è andato, nel tempo, il tributo di autorevoli critici, come, solo per citare qualche nome, Claudio Strinati, Antonio Paolucci e Enrico Crispolti.

Al testo di Giulio Carlo Argan è affidato l'incipit del catalogo che accompagnerà la mostra; il catalogo, autentico gioiello d'arte composto da riproduzioni di opere inedite di Paolo Gubinelli e Tonino Guerra, sarà donato ai visitatori.

Il lavoro di Paolo Gubinelli impernia la sua più autentica capacità espressiva sul dialogo tra il segno e la parola poetica. Ennesima riprova è la suggestiva installazione apparsa alla cinquantaquattresima edizione della Biennale di Venezia 2011, alle Corderie dell'Arsenale, quando l'artista, invitato da Vittorio Sgarbi su segnalazione di Tonino Guerra, ha realizzato ventotto opere su carta accompagnate dai versi del poeta.

Fin dagli esordi, Gubinelli ha fondato la sua indagine sulla relazione tra il segno pittorico e il linguaggio, il verso, fino a fonderli in un equilibrio che è il frutto di una lunga, forte tensione intellettuale come di una straordinaria competenza esecutiva.

Artista raffinato, Gubinelli ama la carta, soprattutto quella di Fabriano (non dimentichiamo che egli è di origine marchigiana, anche se trapiantato da molti decenni a Firenze) e quando ne esalta la filigrana, o la patina, la sua voce tradisce la passione per l'umile strumento che, non a caso, è quello stesso alla base della scrittura. E ancora affiora il rimpianto, la nostalgia, per la carta prodotta da un cartiera che ha chiuso i battenti e di cui conserva gelosamente pochi fogli. Sulla carta Gubinelli ha tracciato segni, prodotto incisioni, pieghe, modellato bordi; un amalgama di intrecci, di aggregazioni, di rimandi che sembrano guidati da una musicalità interna e segreta, da un ritmo che, in alcune opere, il colore ammorbidisce, addolcisce. Altre volte la pagina bianca rifiuta di concedersi ai delicati pastelli e resta, sfolgorante, a urlare tagli rabberciati, forse cicatrici antiche

C'è anche questa dimensione nell'arte di Gubinelli. Ma poi tornano a prevalere gli azzurri, i verdi, alitati sul foglio pittorico da una dimensione lontana e trasognata perché la visione del mondo che vi è sottesa è ancora, nonostante tutto, incantata. La magia di quella visione, la fascinazione per le infinite possibilità della natura, Gubinelli ce la ripropone attraverso un segno che ha rifiutato la pretesa di rappresentare la realtà ma non quella di illuminare il suo mondo interiore.

Leonardo ce l'ha insegnato tanto tempo fa e la sua lezione conserva la stessa forza originaria: "ogni dipingitore dipinge se stesso" - in ogni opera l'artista ritrae se stesso. E la ricerca di Gubinelli, nella produzione più recente, è diretta verso la trasparenza del foglio bianco, ritmato e modellato da pieghe appena percettibili, che si fa ricerca di purezza e di essenzialità luminosa e rivela una costante tensione intellettuale coniugata ad un talento potente.

La mostra santasofiese, imperniata sull'omaggio dell'artista a Tonino Guerra, tocca esiti altissimi di intensità poetica; nei segni pittorici, scanditi da regolarità ritmiche, si coglie l'approdo ad armonico equilibrio ed a una ferma misura.

C'è un augurio che vogliamo fare a Gubinelli. Quello di ritrovare la prediletta carta di Fabriano e su quella procedere a intrecciare i suoi segni con il verbo poetico continuando a regalarci squarci di bellezza.

Caterina Mambrini ( Direttrice della Galleria d’Arte Contemporanea “Vero Stoppioni” Comune di Santa Sofia)

Per informazioni: Ufficio CulturaZona Due Valli, tel. 0543.975428-29, cultura@comune.galeata.fc.it, www.comune.santa-sofia.fc.it

Inaugurazione sabato 14 luglio 2012, ore 17.00

Galleria d'Arte Contemporanea 'Vero Stoppioni'
viale Roma, 5/a Santa Sofia (FC)
ingresso libero

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