Settore Cultura Comune di Parma
Poesia visiva - Tra figura e scrittura. La sua opera procede rapportando segni e codici di diversa provenienza: linguistici, visivi, dell'udito, del gusto, dell'olfatto, del tatto, del comportamento, dello spettacolo: da questa attivita' multimediale e sinestetica nascono, tra happening e performance, le 'Poesie e no', le 'cine-poesie', le cassette logo-musicali, i libri oggetto di plastica, le poesie da toccare, da bere, da mangiare, i 'chewing poems' e, naturalmente, le 'poesie visive' sotto forma di collage o di intervento su foto di cronaca, di moda, di pubblicita'.
a cura di Centro Studi e Archivio della Comunicazione
Lamberto Pignotti, poeta italiano nato a Firenze nel 1926, è considerato – insieme ad Eugenio Miccini - uno dei padri della “poesia visiva” italiana. Negli anni Quaranta Pignotti comincia la sperimentazione dell'arte verbo-visiva. Alla metà degli anni Cinquanta intraprende l’attività saggistica, rivolta alla critica militante e all’attualità culturale. Fondatore con altri poeti, pittori, musicisti e studiosi del Gruppo '70, partecipa anche alla nascita del Gruppo '63. Collabora a Paese Sera, La Nazione, L’Unità, Rinascita, a programmi culturali della RAI, oltre che a svariate riviste italiane e straniere. Negli anni Sessanta si occupa delle intersezioni tra poesia sperimentale, arte visiva e mass media. Nei primi anni Sessanta teorizza le prime forme di poesia tecnologica e poesia visiva, di cui cura nel 1965 un'antologia. Nel 1969 si trasferisce a Roma e dal 1971 si dedica all’insegnamento, prima alla Facoltà di Architettura di Firenze e poi al DAMS della Facoltà di Lettere di Bologna.
La sua opera artistica procede rapportando segni e codici di diversa provenienza: linguistici, visivi, dell’udito, del gusto, dell’olfatto, del tatto, del comportamento, dello spettacolo: da tale attività multimediale e sinestetica nascono, tra happening e performance, le “Poesie e no”, le “cine-poesie”, le cassette logo-musicali, i libri oggetto di plastica, le poesie da toccare, i “chewing poems”, i "drink-poems" e, naturalmente, le “poesie visive” sotto forma di collage o di intervento su foto di cronaca, di moda, di pubblicità, ecc. Nell’uso della tecnica del collage, il poeta visivo rielabora, con efficaci effetti parodistici, la dimensione patinata delle riviste di moda e della pubblicità, nell’intento di restituire alla comunicazione stessa la dimensione estetica negatale dalla società consumistica. Non a caso la poesia visiva fa uso dell'ironia, del rovesciamento e della riflessione metalinguistica, per permettere la messa in questione della capacità comunicativa del linguaggio in modo strumentale ed analitico. Di tutto ciò Pignotti è al tempo stesso artefice e lettore, protagonista e interprete; a lui si deve la realizzazione di libri-oggetto con vari materiali, nonché di performance che utilizzano frammenti di testi variamente combinati, anche con l’intervento del pubblico. Negli Anni Novanta si avvicina al circuito dell’arte on line, partecipando con suoi lavori a vari eventi in internet e realizzando performance nell'ambito di rassegne dei nuovi media.
Questo artista ha pubblicato, con numerose case editrici e diverse testate giornalistiche, testi di vario genere (poesia, narrazione, saggistica, antologie) e della sua arte si sono occupati i maggiori critici italiani, come Gillo Dorfles, Giulio Carlo Argan, Umberto Eco, Achille Bonito Oliva, Renato Barilli e Arturo Carlo Quintavalle.
Fra le sue raccolte di poesie ricordiamo: Odissea (1954, 1994), Significare (1957), Elegia (1958), Come stanno le cose (1959), L’uomo di qualità (1961), Storia antica (1964), Nozione di uomo (1964), Una forma di lotta (1967), Parola per parola, diversamente (1975), Vedute (1981), Gran varietà (1982), Questa storia o un’altra (1984), In principio (1986), Zone marginali (1991), Rondò d’eccezione (1993), Poesia e no (1998), Altrove (1999), I seni di Frine (2000), In altro modo (2001), You are here (2002), Queste parole (2006), Degli amorosi incendii (2006), Eventi diversi (2006).
Fra le sue narrazioni, citiamo: Capoversi 1949-1961 (1962), Le nudità provocanti (1965), Frammenti di un’antica ricostruzione mentale del paesaggio distrutto e Illustrazioni (1975), Descrittura plurima (1978), Via via (1979), Lei, la scrittura (1983), Giro del mondo (1987), Tutte le direzioni (1988), Percorsi. Libro-game (1990), Modelli di vita irreali (2001), Il sottoscritto e altri scrittori (2006), Favole minime (20006).
Ricchissima è l’attività di Pignotti nel campo della saggistica, che annovera opere quali: Poesie visive. Antologia in 4 volumi (1965), Istruzioni per l’uso degli ultimi modelli di poesia (1968), Fra parola e immagine. Arte e comunicazione nella società di massa (1972), Nuovi segni. Catalogo di modelli culturali e artistici in trasformazione (1973), Il supernulla. Ideologia e linguaggio della pubblicità (1974), Pubbli-Città (1974), Le avanguardie espropriate (1977), Bi-grafia. Verso una comunicazione verbo-visiva (1978), MaRchio & Femmina. La donna inventata dalla pubblicità (1978), Il discorso confezionato. Informazione, arte, cultura, nella società dei consumi (1979), Manifesto politico americano. Grafica 1945-1975 (1979), Originali. Raccolta di manoscritti di poeti d’oggi (1979), Nascita della poesia (1979), La scrittura verbo-visiva. Le avanguardie del Novecento tra parola e immagine (1980), Multigrafie (1980), Figura-Scrittura (1981), Calligrafia. La pittura scritta (1982), Figure d’assalto. Le cartoline della Grande Guerra (1985), Fotografia di moda e arte (1986), Il “nuovo” in poesia (1986), Figure Scritture. Su certi segni delle arti e dei mass media (1987), La micronarrazione. Nuovi progetti di narratori italiani (1988), Bi-grafie, Pluri-grafie. Scritture a più codici (1989), Sine aesthetica, Sinestetica. Poesia visiva e arte plurisensoriale (1990), Riviste di poesia visiva (1991), I sensi della poesia (1994), I sensi delle arti. Sinestesie e interazioni estetiche (1993), I sensi simulati. Comunicazione ed estetica nei media elettronici (1994), De scriptura (2001), Identikit di un’idea. Dalla poesia tecnologica e visiva all’arte multimediale e sinestetica (1962-2002) (2003), Scritture convergenti, Letteratura e mass media (2005); Scrittura verbovisiva e sinestetica (2011).
Nel 2002 Pignotti vince il Premio Corrado Alvaro per la raccolta inedita di poesie You are here, conseguentemente pubblicata dagli Editori Laterza di Bari. Nel 2004 gli viene conferito il “Premio alla carriera DAMS” dell’Università di Bologna. Vince i seguenti premi di poesia: ”Premio Città di Firenze”, 1958; “Premio Cino Del Duca”, 1961; “Premio Alte Ceccato”, 1965; “Premio Baretto, Colombiadi”, Comune di Genova, 1992; “Premio Corrado Alvaro”, Roma, 2003. Nel 1987 si aggiudica il “Premio Acquasparta” per la critica d’arte con il libro Figure Scritture, Campanotto, Udine, 1987, e nello stesso anno il “Premio della cultura” della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tra i premi alla carriera e tra i riconoscimenti speciali rircordiamo: il Premio Suzzara, "Nuove Sinestesie", nel 2008, e il Premio Figline "Poesia visiva e multimediale", nel 2009.
Organizzazione CSAC, Assessorato alla Cultura del Comune di Parma
in collaborazione con Centro Studi e Archivio della Comunicazione - Universita' degli Studi di Parma
La mostra e' parte dell’ottava edizione di "ParmaPoesia Festival” che si svolge dal 20 al 23 giugno 2012
L’iniziativa, promossa dal Comune di Parma, Settore Cultura, si riconferma ancora una volta uno degli appuntamenti italiani più importanti dedicati alla poesia.
Inaugurazione mercoledì 20 giugno ore 17.00
Salone delle Scuderie
piazza della Pilotta Parma
La mostra sarà aperta con orario continuato dalle 10.00 alle 19.00. Chiuso lunedì.