Custodie Vuote. L'esposizione affianca il progetto per il Teatro La Fenice 'Fenix'. Stoffe, copertine di CD, ceramiche realizzate insieme agli studenti dello IUAV, libri manipolati e un nuovo ciclo di lavori: oltre 30 carte dipinte che avvolgono le pareti creando "un'aerea tappezzeria" di vari colori. A cura di Francesca Pasini.
A cura di Francesca Pasini
La mostra di Stefano Arienti Custodie Vuote, curata da Francesca Pasini, sarà presentata
nelle sale di Palazzetto Tito da venerdì 27 luglio a domenica 30 settembre 2012.
L'esposizione affianca e completa la collaborazione dell'artista con lo spettacolo Fenix,
concepito per il Teatro La Fenice insieme al coreografo svizzero Foofwa d'Imobilité.
Per questo progetto Arienti è partito dall'idea del Piacere della conoscenza. Mentre al
Teatro La Fenice il tema si esprime attraverso un'apertura verso il pubblico, nella mostra a
Palazzetto Tito l'artista privilegia l'aspetto intimo e quotidiano della conoscenza. I libri
distribuiti in due stanze di Palazzetto Tito si possono toccare e sfogliare. Altrove troviamo
tappeti originali persiani tinti di rosso dall'artista, che ricoprono interamente il pavimento;
un grande tavolo, con ceramiche realizzate insieme ai suoi studenti dell'Università IUAV, e
divani, tutti elementi che alludono a una dimensione privata e quotidiana della
conoscenza, ma anche a quella che avveniva nei salotti degli antichi palazzi veneziani.
Nel salone centrale le copertine dei CD di musiche provenienti da tutto il mondo, alternate
ad alcuni loro involucri vuoti, creano la visione di una geografia del mondo i cui confini
sono determinati da suoni che si rincorrono. Si tratta di materiale che proviene da una
costante ricerca condotta da Stefano Arienti per una infinita collezione di musiche.
Custodie Vuote è il titolo di questa installazione, dalla quale nasce la proiezione per Fenix
sul sipario tagliafuoco del Teatro La Fenice dove per oltre un'ora e senza ripetizioni si
vedono le scansioni digitali delle copertine dei CD in mostra a Palazzeto Tito.
Sia la proiezione che l'installazione sono mute e, nel salone centrale di Palazzetto Tito, i
dischi sono stati volutamente rimossi dalle custodie. Questa intenzione segnala la
progressiva smaterializzazione del commercio musicale che finisce preferenzialmente
nella rete.
I libri manipolati e traforati creano una relazione con il Libro Fenice presente in Teatro, nel
quale si alternano pagine disegnate dall'artista e pagine bianche dove i visitatori sono
invitati a scrivere i loro pensieri. Un nuovo importante ciclo di lavori verrà esposto in due
sale contigue: oltre trenta carte di grande formato, dipinte direttamente dall'artista,
avvolgono completamente le pareti delle stanze creando “un'aerea tappezzeria” di vari
colori, con forti dominanti di rosso e con toni più scuri e abbrunati. Un passaggio inedito
nel lavoro di Arienti che affronta la pittura come una sequenza di luci e colori che ci
rimandano alle sue innumerevoli sequenze fotografiche. Un legame con il Teatro La
Fenice ritorna anche attraverso Préparépétitions, video preparatori per la coreografia di
Fenix di Foofwa d'Imobilité proiettati in una delle sale di Palazzetto Tito.
Altri elementi mettono in luce l'attenzione multidisciplinare di Arienti, in particolare le stoffe,
disegnate per la ditta Miroglio Textile, con le quali sono realizzati i costumi dei danzatori di
Fenix, e alcuni cuscini esposti a Palazzetto Tito. Ritorna l'aspetto intimo e colloquiale della
conoscenza e l'apertura creatrice con altre discipline: come dichiara Arienti “invece di
parlare di una cultura intimidente, penso a elementi che portino alla conoscenza come
fonte di forme e di piacere”.
Con il supporto di:
Epson
Fondazione Musei Civici Venezia
Miroglio Textile
Grazie a Fondazione Pierluigi e Natalina Remotti
Studio Guenzani, Milano
Greengrassi, Londra
Giuseppe Ferrè
Immagine: Custodie Vuote, carta stampata e plastica, 2012
Ufficio stampa
Giorgia Gallina Relazioni Esterne Tel. +39 041 5207797 press@bevilacqualamasa.it
Inaugurazione 27 luglio 2012 ore 21.30
Fondazione Bevilacqua La Masa
Palazzetto Tito, Dorsoduro 2826, 30123 Venezia
Orario d'apertura: da mercoledì a domenica: 10.30 – 17.30
Ingresso 3 euro