Una situazione Milanese, a cura di Renata Ghiazza. Una selezione di opere di quegli artisti che pure non furono mai un vero e proprio movimento o gruppo rigorosamente strutturato e compatto.
una situazione Milanese
a cura di Renata Ghiazza
'Per noi il cristianesimo è sempre un fatto di avanguardia, un messaggio
inquietante destinato a disturbare le comode sistemazioni, a rompere
costantemente gli equilibri troppo stabili, le situazioni stagnanti': sono
parole scritte dal padre Arcangelo Favaro, fondatore e primo animatore del
Centro Culturale San Fedele nel piccolo volume sulle ¼attività del Centro
Culturale San Fedele dal 1954 al 1959).
L'Italia vive in pieno il tempo della ricostruzione del dopoguerra, animata
da speranze e da ambiguità ; sta scoprendo la fenomenologia di Husserl e di
Merleau-Ponty, l'esistenzialismo sartriano e la prosa tormentata e incisiva
di Camus; conosce nel cinema, dal neorealismo alle 'nouvelles vague',
tendenze attratte dalle domande di senso e dal tarlo del vivere; nell'arte
risuona l'eco di Giacometti e di Bacon, di Buffet e di Ben Shanhn; nel
dibattito politico patisce il contraccolpo dell'invasione di Budapest da
parte dei carri armati sovietici e la prima seria spallata all'impalcatura
delle ideologie: in questo clima, l'intuizione di Padre Favaro assume un
vero carattere profetico e apre la strada a nuove esperienze.
Nel 1956 la Mostra delle opere di Ceretti, Guerreschi e Romagnoni, esponenti
del Realismo Esistenziale, appare da un lato coraggiosa nell'affrontare il
dibattito e lo scontro, in particolare con i sostenitori del 'realismo
socialista' (accusato di essersi arenato nelle secche della propaganda
ideologica), e dall'altro sufficientemente forte per coinvolgere il
pensiero cattolico nel dibattito contemporaneo, costringendolo a lasciare il
podio delle sicurezze dogmatiche per accettare la fatica e la passione della
discussione e del tormento delle coscienze nel rapporto con la realtà e la
ricerca del vero.
Dopo la recente Mostra di opere del Realismo Esistenziale nell'ambito
dell'articolata iniziativa su 'Arte a Milano 1946-1959' (giugno-luglio
1999), la Galleria San Fedele ospita di nuovo, grazie alla disponibilità di
Fassi, una selezione di opere di quegli artisti che pure non furono mai un
vero e proprio movimento o gruppo rigorosamente strutturato e compatto.
Lo proponiamo nella convinzione che anche questa ulteriore riflessione sul
momento del Realismo Esistenziale (certamente 'datato' ma attualissimo)
muove nella direzione auspicata da Giuseppe Guerreschi (vincitore del Premio
San Fedele nel 1952 e nel 1956), il quale vedeva il Centro Culturale San
Fedele occupare un ruolo importante non solo per organizzare la solita
mostra, ma un insieme, un seguito di momenti, di forme e di formule più
articolate, complesse e incisive'.
inaugurazione 13 maggio, ore 18.00
Immagine: Mino Ceretti, Terra e luna, dicembre 1957
catalogo: Galleria San Fedele, Milano
orario: 15.30 - 19.00 (mattino su richiesta) chiuso sabato e festivi
ingresso libero
conferenza: 28 maggio ore 18.15
intervengono: Renata Ghiazza, Mino Ceretti e Guido Bertagna S.I.
indirizzo: Centro Culturale San Fedele, via Hoepli 3 a-b, 20121 milano
tel 02 86352233 fax 02 86352236