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27/7/2012

Michaela Zadra

Palazzo Carletti, Montepulciano (SI)

“Montepulciano è un luogo di grande richiamo internazionale, per questo la sua elezione è stata spontanea e contempla il mio desiderio di cercare nuovi orizzonti culturali ed artistici oltre la città di Sansepolcro”. Così l’amico Ugo Agostinelli che prosegue: “Michaela Zadra è stata per me una folgorazione per la sua limpidezza, clarità e capacità di avvicinare senso e visione, conoscenza e sensibilità”. E’ così che ella evoca, nel suo mondo ad un tempo surreale, d’altra parte autarchico e auto-referenziato, una spontaneità incondizionata che ha una netta valenza gnoseologica. Dal punto di vista operativo, invece, sprigiona una potente libertà del colore avvicinando e separando la natura in una mirabile unione di idee ed istinti primordiali.

“Alla base delle mie opere sussiste e vive un approfondito studio del colore e della forma”, ci racconta l’artista austriaca residente ad Anghiari, “ed è solo in un secondo momento, una volta raggiunta una coscienza metodica ulteriore, che ci si può dimenticare anche delle nozioni e gettarsi d’istinto sulla tela”, seguendo il soffio e le volizioni della nostra anima vitale.

Questa nuova libertà acquisita con slancio e fatica concorre all’epifania di una non-forma che, a sua volta procede e si origina da una forma: “La forma stessa, questa nuova vita autonoma, nasce dal mondo della possibilità, dall’indistinto caotico. Da una parte si rivela un processo di libertà e liberazione ma dall’altra, è tuttavia una chiusura, una cesoia che condensa e pone limiti allo spazio ed all’azione”. Per la Zadra ogni momento è diverso dall’altro, assolutamente nuovo: “Non ci sono automatismi nella mia arte, come è stato detto per Pollock”.

Come nella migliore tradizione conoscitiva, il pensiero dell’artista si stende in volute induttive. I processi particolari portano ad un’immagine complessiva. Il Prof. Markus Lüpertz è essenziale nella sua formazione in merito all’estetica e specialmente al colore: “Negli anni ’70 egli chiamava i suoi dipinti ditirambi, pensando al Dio Dioniso ed allo stato di eccitazione sacra che è condizione d’ispirazione e fertilità. Da qui sono passata ad una dinamica futurista sempre in chiave vitalistica.
La limpidezza e l’energia dei suoi gesti conferisce a Michaela una sorta di energia carismatica. Dovreste vederla mentre crea, tutto il suo corpo partecipa e concorre all’atto di stendere il colore.

Vernissage: sabato 28 luglio 2012 ore 18

Palazzo Carletti
vicolo Salimbeni, 3 (Angolo via dell'Opio nel corso) - Montepulciano (SI)
Orari di apertura al pubblico: 10.00 - 22.00
Ingresso libero

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