Effimera. Le opere esposte sono l'espressione della loro storia artistica e professionale, curate in ogni dettaglio, raffinate nei particolari.
9"63, un lampo! Un lasso di tempo minimo, inconsistente, effimero.
Minimo ma pesante perché rappresenta l¹estrema sintesi di anni di lavoro incessante, disciplinato da regole rigidissime che non ammettono compromessi. Anni di lavoro del grande velocista olimpionico Usain Bolt riassunti e condensati nel 9"63
Senza timore alcuno mi viene spontaneo usare le stesse considerazioni per "Effimera" di Laura Migotto ed Hector Rigel. Così come l¹effimera condensa nel breve tempo della vita matura anni di preparazione, allo stesso modo Laura ed Hector condensano anni di lavoro in una coraggiosa mostra della durata di poche ore.
Le opere di Laura ed Hector sono l'espressione della loro storia artistica e professionale, curate in ogni dettaglio, raffinate nei particolari, mai prolisse e quindi essenziali nel raccontarci lo stupore e la gioia del vivere.
Se una mostra è il culmine di un percorso, così come la notte lo è del giorno, in "Effimera" abbiamo svelato, con successo, grazie alle opere di Laura ed Hector, il significato delle parole di Battiato: "... mi insegnò com'è difficile trovare l'alba dentro l'imbrunire"
Giorgio Bertozzi
In collaborazione con Alexander Jakhnagiev e Ferdan Yusufi
Accompagnamento musicale di Sandro Perelli
Graphic Desig Stefano Ferracci
Inaugurazione 5 settembre ore 18
Atelier Vanio
Via Ostilia, 43 - Roma