Museo della Ceramica M. Trucco
Albisola Superiore (SV)
Corso Ferrari, 193
0182 641163 FAX 0182 641163

La via dell'arte 2003
dal 16/5/2003 al 3/6/2003
0182 641163 FAX 0182 641163

Segnalato da

Centro Culturale Paraxo




 
calendario eventi  :: 




16/5/2003

La via dell'arte 2003

Museo della Ceramica M. Trucco, Albisola Superiore (SV)

Nell'ambito della via dell'arte si inaugura il trisArte: Leonardo Rosa, Chiara Scarfo' e Claude Viallat. Una Mostra d'Arte Contemporanea ci fa 'scoprire' tre Artisti: noti, importanti, storici e giovani.


comunicato stampa

TrisArte: Leonardo Rosa, Chiara Scarfò e Claude Viallat

Nell'ambito della via dell'arte si inaugura sabato 17 maggio ad Albisola Superiore, al Museo della Ceramica 'M. Trucco', il trisArte: Leonardo Rosa, Chiara Scarfò e Claude Viallat.

Dal 17 maggio al 3 giugno - una Mostra d'Arte Contemporanea ci fa 'scoprire' tre Artisti: noti, importanti, storici e giovani.

Leonardo Rosa, artista schivo con oltre 50 anni di attività artistica: poesia dal 1948 e pittura dal 1957. Vive nel Borgo Medioevale di Castelvecchio di Rocca Barbena da 30 anni, che ha contribuito a restaurare, lontano dall'ambiente intellettuale nazionale e vicino invece a un gruppo di artisti scrittori e critici sulla Costa francese. E' conosciuto per la continua ricerca di esprimersi con materiali poveri, scarti, ciò che resta: legni di deriva, imballaggi alimentari.
Dopo la grande retrospettiva francese organizzata in Francia dal Centro Internazionale d'Arte Contemporanea (Castello di Carros, 7 sale, dic. 1999 - gen. 2000), è il Museo 'Trucco' a presentare in Liguria un'istallazione di grandi opere con un'interessante documentazione dagli anni '50 ad oggi: cataloghi, libri di poesia, libri d'arte, lettere e fotografie di Montale, Ungaretti, Quasimodo, Fontana'.

A Claude Viallat, artista francese, è dedicata la prima sala in cui sono presentate le sue tele 'grezze prive di alcun sostegno che delimitano l'accadere ma non lo limitano, permettono che tutto avvenga come deve avvenire senza necessariamente imporre la categoria ingombrante del dove.
Viallat muove dal presupposto teorico di liberare l'esperienza pittorica dalle incrostazioni concettuali della tradizione e giunge alla leggerezza di una tela sospesa sul muro, alla stilizzazione di una forma sempre uguale, all'impalpabile pregnanza del colore.'

Infine, Chiara Scarfò, giovane artista genovese, viene presentata nella prima mostra importante della Sua carriera con grandi acrilici su carta.

Orario:
martedì, mercoledì, giovedì, venerdì dalle 15.30 alle 19
mercoledì e domenica dalle 10 alle 12.30
sabato orario continuato dalle 10 alle 19
lunedì chiuso

Ingresso: '.3.50

Informazioni e prenotazioni: Centro Culturale Paraxo tel/fax 0039.0182.641163

In collaborazione con:
Comune di Albisola Superiore
Provincia di Savona su delega della Regione Liguria
APT Riviera delle Palme
Fondazione 'A. De Mari' - Savona
Il Secolo XIX
Galleria Plurima di Udine
Atelier delle Forme e delle Materie Inconsapevoli C. Costa - Genova
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LEONARDO ROSA
L.R., nato nel 1929, vive a Castelvecchio di Rocca Barbena, Savona.
Giovanissimo autodidatta, fonda e dirige MOMENTI, la prima rivista di poesia del dopoguerra, cui collabora Germano Beringheli. Questa attività lo mette in contatto con poeti come Calvino, Fernanda Pivano, Quasimodo, Schwarz e Ungaretti.
Nel 1950 comincia ad interessarsi di pittura e a Genova, dove vive parte degli anni cinquanta, fa amicizia con Scanalino ed espone per la prima volta i suoi lavori nel 1957 alla Galleria Rotta.
Da quell'anno inizia la sua esperienza informale che negli anni 1964-70 si sviluppa attraverso sperimentazioni con schede a bande perforate dei primi elaboratori elettronici IBM.
Anche la scrittura si trasforma e partecipa alle mostre di POESIA VISIVA con Carrega, Isgrò, Piccini, Pienotti, Tola e Viveri.
Nel 1974 abbandona definitivamente la 'Città' e va a vivere nel piccolo borgo medioevale dell'entroterra ligure.
Dopo alcuni anni di ripensamento e riflessione, riprende i pennelli e inizia il ciclo sperimentale che caratterizza il suo lavoro dagli anni ottanta.
Poi crea libri d'artista in collaborazione con poeti francesi come Michel Butor. Partecipa in questi anni a molte mostre in Italia, ma è all'estero che riscuote maggior successo.
Usando come base materiali poveri come gli imballi alimentari o i filtri del tè li trasforma con pigmenti naturali quali carbone, ceneri e terre. Ottiene opere come percorsi segreti, drammatici e insieme lievi dove le tracce dei suoi segni iconici ci rimandano alle tensioni e ai vuoti del mondo contemporaneo.
Espone principalmente in Europa, dove ha partecipato alle più importanti fiere d'arte, ed ha, inoltre, partecipato a ANTEPRIMA (Palazzo Magnani, Reggio Emilia) insieme ad Adami, Castellani, Licata, Marca-Relli, Ruggeri, Tadini e altri.
Ha opere in collezioni pubbliche e musei, fra cui il MOMA di New York.
Nel 1999 il Centre International d'Art Contemporain di Nizza, in occasione del suo settantesimo anno di età, ha organizzato una importante mostra antologica nel Chateau de Carros.
Negli ultimi anni ha realizzato numerosi libri d'artista, con scrittori italiani e francesi, tra i quali Bernard Noel, che gli ha dedicato una delle sue famose Lettres Verticales, acrostico in versi, e un Roman des nuances, Racconto delle sfumature (delle ceneri) in 'Romans d'un regard', uscito in questi giorni in Francia, Ed. P.O.L.
E' intensa la sua attività oltrefrontiera in spazi pubblici e importanti Centri Culturali (Archives Départementales e Centre Joe Bousquet) o Monumenti Nazionali come il Monastero di Saorge, Var dove ha effettuato di recente un'istallazione, sul tema dell'impronta, della cenere e del silenzio.
Nel 1998 ha ripreso il suo rapporto con la scrittura, invitato a scrivere un taccuino delle Cicladi, pubblicato l'anno dopo - bilingue - nelle Ed. de L'Amourier, 'Charoits du ciel'.
'Apparition du Silente' è una trilogia poetica sul Silenzio, la Parola e il Rumore, tradotta da B. Noel e che verrà presentata a Coarazze, Var il 7 giugno 2003 dallo stesso Editore.

CHIARA SCARFÃ’,
'ventisei anni, diplomata al Liceo Artistico Paul Klee, pratica una pittura espressionista ed apparentemente sgrammaticata, fatta di segni veloci e contrastati. I toni sporchi e i tratti decisi si impongono sul materiale cartaceo, ricercato nella sua estrema povertà, nel suo essere di uso quotidiano, spesso stropicciato da un diverso e precedente impiego. Dipinge corpi, coi polpastrelli delle dita al posto dei pennelli, contornando gli esili confini delle sue figure precarie, lacerate e laceranti, in tragica osmosi con l'instabilità del fondo. Prima o poi, dice, farà un tuffo nel colore per imprimere col corpo le orme del suo stesso corpo.'
Genova 10 maggio 2003
M. Levo Rosenberg

CLAUDE VIALLAT
'Una forma ripetuta fino all'ossessione, al punto da diventare un segno distintivo, una traccia, un'impronta. Se volessimo tentare una definizione complessiva del lavoro di Claude Viallat potremmo usare un'espressione: la rigida libertà della forma dove l'ossimoro mantiene viva la tensione che vibra nei suoi lavori tra la razionalità della sequenza e la libertà garantita dal colore, tra la pittura e la destrutturazione della pittura stessa, tra l'aspirazione alla totalità e la necessità delle singole parti.'
Viallat ha tolto peso alla forma per ridarle libertà attraverso il colore nello spazio infinito di una tela dove si ripropone, sempre incessantemente come fosse ogni volta la prima volta, quell'esperienza uguale da duemila anni a questa parte, che è l'esperienza artistica.'

Museo della Ceramica M. Trucco
Corso Ferrari, 193
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