Antonio Colombo
Milano
via Solferino, 44
02 29060171 FAX 02 29060171
WEB
Tim Biskup + Gianni Cella
dal 19/9/2012 al 16/11/2012
mar-ven 10-13 e 15-19, sab 15-19

Segnalato da

Antonio Colombo



approfondimenti

Tim Biskup
Gianni Cella



 
calendario eventi  :: 




19/9/2012

Tim Biskup + Gianni Cella

Antonio Colombo, Milano

Excavation. Considerato tra i maggiori esponenti della corrente Low Brow, Biskup ne incarna l'anima teorica e forse meno immediata. I suoi quadri piu' recenti sono quasi astratti, altri sono basati su sue fotografie o su immagini tratte da film. In contemporanea, la mostra personale di Gianni Cella, 'Eden', per Little Circus.


comunicato stampa

Il 20 settembre la galleria Antonio Colombo Arte Contemporanea inaugura la nuova stagione con la personale di Tim Biskup, prima sua mostra in Italia. Nato nel 1967 a Santa Monica, Biskup vive nel Sud della California e ne incarna lo stile di vita e la sensibilità estetica. Pur avendo avuto una formazione accademica, la interrompe presto e lascia nel 1988 la Otis School, rifiuta l'arte tradizionale e si fa affascinare dall'ambiente della musica punk e dei cartoon disneyani. Impara le tecniche di animazione, illustrazione, grafica e design industriale in un linguaggio volutamente popolare. Oltre a dipingere produce multipli, stampe, oggetti in vinile, libri e immagini per concerti rock.

Considerato tra i maggiori esponenti della corrente Low Brow ne incarna l'anima teorica e forse meno immediata. Ha esposto con vari artisti del gruppo, tra cui Gary Baseman e Mark Ryden, nelle gallerie di riferimento storico, come La Luz de Jesus. Negli anni il lavoro di Tim Biskup ha subito evidenti cambiamenti, anche dal punto di vista stilistico. L'artista ha sviluppato una tecnica molto personale caratterizzata da poligoni e sfaccettature che ha reso i suoi dipinti più precisi e puliti, senza colpi di pennelli o linee curve, una pittura molto “sterile e severa” che rispecchia il suo bisogno di rendere il proprio lavoro una sorta di meditazione o di processo matematico. I suoi quadri piu' recenti sono quasi completamente astratti, altri sono basati su sue fotografie o su immagini tratte da film. Lui stesso si definisce un nuovo espressionista astratto, pur non rinunciando del tutto ai soggetti, in particolare donne, animali e teschi; soprattutto di questi ultimi dice di non averne mai abbastanza, per Biskup sono icone cariche di intensità e molto legate alla sua storia personale (film horror, punk rock, religione,misticismo, scienza).

Scrive Tim Biskup a proposito di questa sua nuova mostra:

“Questa mostra apparentemente sembra concentrarsi su temi della vita, la morte e la spiritualità, ma non è come sembra. Questi lavori sono frutto di una lunga meditazione. Cercare di trovare una via mezzo tra le mie ricercate scelte estetiche e l’imprevedibilità dei gesti più spontanei, ha richiesto un altissimo livello di concentrazione e attenzione, che prima di questa serie di lavori, non pensavo di avere. Ho avuto una sorta di rivelazione di fronte al lavoro di William De Kooning al Moma di New York lo scorso novembre. C’è un senso di pura traslazione della sua umanità tra le sue tele e le sue linee. Potevo sentire la sua sofferenza, la sua felicità e il suo desiderio per l’immagine che fluttuava nella sua testa. Mi è servito per ricordarmi chi sono, cosa amo dell’arte e come la costante pressione del nostro istinto creativo debba essere rispettata e ascoltata. E’ con questo spirito che ho cominciato a lavorare e a produrre i nuovi lavori. Di conseguenza, il titolo di questa mostra, deriva appunto, con tutto il dovuto rispetto, dal titolo del suo lavoro “Excavation”.

Il mio naturale punto di partenza per i nuovi lavori è stato certamente l’astrazione. E’ dove ritrovo le linee più pure. Il mio stile e la mia personalità diventano libere e intense quando butto via tutto il resto. I dipinti e i disegni astratti mi ricordano la mia identità e mi preparano ad approcciarmi all’immagine figurativa. La prima cosa che è emersa, è stata ovviamente, un teschio umano. Da quando mi ricordo, sono sempre stato ossessionato da questa figura. Ovviamente, non sono l’unico. Forse per la complessità e nello stesso tempo per l’eleganza delle sue geometrie e l’equilibrio estetico del soggetto. Più probabilmente questa attrazione scaturisce dalle nostre viscere e non dagli occhi. Il teschio siamo noi stessi, strappati alla vita. E’ un chiaro ricordo della nostra mortalità.

Può essere un brutale e snervante segnale che ci fissa e che ci riempie di terrore, oppure nel migliore dei modi ci riporta al presente e ci ricorda di apprezzare le nostre vite. Le immagini che si sono susseguite sono di donne. Questo non è semplicemente un elogio al lavoro di De Kooning, ma anche alle controversie che affrontò quando il pubblico si trovò di fronte alle sue rappresentazioni delle donne. Con questo non voglio dire che lui sia sempre stato incompreso. Si è fatto guidare dal suo naturale interesse, esprimendo qualcosa che nemmeno lui poteva completamente afferrare. Questo è stato lo scopo del mio lavoro. Trovare il fulcro della mia identità artistica e esprimerla nel modo più naturale possibile. E’ snervatamente personale. Forse, dopo tutto, si tratta davvero di vita, morte e spiritualità.”

In contemporanea, la mostra personale di Gianni Cella, “Eden” per Little Circus.

Tim Biskup (Santa Monica, CA, 1967) vive e lavora a Los Angeles. I suoi lavori sono stati esposti in importanti musei e gallerie tra cui a LA, New York, San Francisco, Tokyo, Kyoto, Barcellona, Berlino, San Paolo, Buenos Aires e Melbourne. Tra le numerose mostre ricordiamo le più importanti: nel 2011 “Former State”, This Gallery, Los Angeles, nel 2010 “Awesome Paintings”, All Tomorrow’s Parties Gallery, New York, nel 2009 “The Mystic Chords of Memory”, Iguapop Gallery, Barcellona, nel 2008 “O/S Operating System”, Addict Galerie, Parigi, “The Artist in You”, Jonathan Levine Gallery, New York, nel 2007 “Ether”, Billy Shire Gallery, Culver City, California, nel 2006 “Vapor”, Galerie Engler, Berlino, “Pervasion” , Laguna Art Museum, Laguna Beach, California.

Gianni Cella
Eden

Antonio Colombo inaugura per Little Circus (uno spazio interno alla galleria dedicato a progetti speciali) una personale di Gianni Cella, Eden una metafora che afferma le origini dell'arte e della vita.

L'installazione si compone di due figure centrali, le sculture di Adamo ed Eva e, a parete, il 'Caos Primigenio', serie di maschere bonariamente minacciose, che circondano le facce di Adamo e Eva.

Il modo di vivere e fare arte di Gianni Cella nasce da un surplus di empatia che lo fa sentire in contatto con il mondo, privilegiando da sempre nelle sue opere le figure tridimensionali caratterizzate da colori sgargianti.

Il clima delle sue opere è quello dell’ironia agrodolce dei temi trattati, rappresentativi di un immaginario appuntamento ludico e scanzonato che lascia però intravedere un sottofondo di sottile tragicità.

Le sue immagini sono dotate di un'empatia sensibile, in cui vengono trasfigurati stereotipi della figuratività popolare, elementi drammatici e strutture astratte appartenenti alla nostra epoca.

La mostra inaugurerà giovedì 20 settembre 2012, alle ore 18.00
apertura nell’ambito dell’iniziativa START – Milano
Venerdì 21, fino alle 21, Sabato 22, 12 - 20, Domenica 23, 12 – 19

Antonio Colombo
via Solferino, 44 - Milano
Venerdì 21 settembre, fino alle 21, Sabato 22, 12 - 20, Domenica 23, 12 – 19
Fino al 17 novembre da martedì a venerdì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00 - sabato 15.00 alle 19.00
Ingresso libero

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