Galleria Tega
Milano
via Senato, 20
02 76006473 FAX 02 799707
WEB
Hans Hartung
dal 16/9/2012 al 24/10/2012

Segnalato da

Diletta Spinelli



approfondimenti

Hans Hartung



 
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16/9/2012

Hans Hartung

Galleria Tega, Milano

Opere scelte 1947 - 1986. 32 lavori in rassegna: in tutte queste prove emerge la straordinaria sintesi poetica e gestuale di uno dei massimi interpreti dell'astrattismo informale.


comunicato stampa

Da bambino esorcizzava la paura dei fulmini disegnandoli sui quaderni di scuola: “Questi lampi infantili hanno avuto, ne sono certo, un’influenza sul mio sviluppo artistico, sul mio modo di dipingere. Mi hanno dato il senso della rapidità del tratto, la voglia di cogliere con la matita o con il pennello l’istantaneità, mi hanno fatto intendere l’importanza della spontaneità. Così ci sono spesso, nei miei quadri delle linee ( … ) che corrono e attraversano la tela…”. Tale confessione del maestro tedesco ci aiuta a entrare con immediata semplicità emozionale nello spirito dei lavori che accolgono il visitatore della mostra “Hans Hartung. Opere scelte 1947-1988” che la Galleria Tega inaugura il 17 settembre nella sua sede milanese di via Senato 20 con il patrocinio della Fondazione Hans Hartung e Anna-Eva Bergman di Antibes. Infatti il suo inconfondibile gesto rapido, folgorante compare già nel primo dei trentadue lavori in rassegna: si tratta di un pastello e carboncino su carta che precede di una decina d’anni alcune straordinarie chine del 1956.

Sono fogli di altissima qualità compositiva che ci introducono dal punto di vista tecnico ed emozionale agli acrilici su tela degli anni Settanta e Ottanta. In tutte queste prove emerge la straordinaria sintesi poetica e gestuale di uno dei massimi interpreti dell’astrattismo informale che negli ultimi anni ha saputo trasformare l’insulto della malattia ( il parkinson gli impedirà a un certo punto di tracciare quei segni che avevano caratterizzato il suo percorso artistico ) in un nuovo e diversamente armonico approccio spaziale. La mostra, che si concluderà il 25 ottobre 2012, è corredata da un ampio catalogo con testi critici di Chiara Stefani e Paolo Repetto; schede tecniche e biografie a cura di Elisa Morello, Silvia Petrioli e Chiara Stefani. Hans Hartung è stato uno dei maggiori esponenti dell’astrattismo informale del XX secolo. Nato a Lipsia il 21 settembre 1904, iniziò la sua formazione artistica negli anni Venti, frequentando il Bauhaus, dove rimase fortemente influenzato dalle lezioni di Vassily Kandinsky. Nel 1931 espose per la prima volta nella Galerie Heinrich Kuhn di Dresda.

Nel 1932, in seguito all’ascesa al potere del Nazismo, fu costretto a lasciare la Germania e si trasferì dapprima a Minorca, nelle isole Baleari, poi a Parigi e a Stoccolma, dove visse in forti ristrettezze economiche. Nel 1935 tornò per un breve periodo in Germania, ma dovette espatriare definitivamente a Parigi. Durante la seconda guerra mondiale si arruolò nella Legione Straniera e combatté in Tunisia e in Francia: nel novembre del 1944 fu gravemente ferito nei combattimenti di Belfort, mentre cercava di trasportare un compagno ferito entro le proprie linee e gli dovettero amputare la gamba destra. Naturalizzato francese, nel 1946 fu decorato della Croce di guerra, della Medaglia militare e della Legion d’Onore. Riprese a dipingere con rinnovato entusiasmo, partecipò a numerose mostre e raggiunse la piena maturità espressiva, realizzando opere di grande vigore emotivo, in cui l’energia del segno e la forza del gesto pittorico costituivano gli elementi fondanti del suo linguaggio pittorico. Nel 1956 ottenne il Premio Guggenheim e nel 1960 ricevette il Gran Premio per la pittura della Biennale di Venezia, seguiti da molti altri riconoscimenti internazionali. Hans Hartung morì ad Antibes il 7 dicembre 1989. Catalogo disponibile in galleria.

Inaugurazione 17 settembre ore 18

Galleria Tega (nuova sede)
Via Senato, 20 - Milano
Ingresso libero

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