Studio Corte 17
Prato
via Genova, 17
339 3483328
WEB
Marco Lampis
dal 21/9/2012 al 22/9/2012
ore 19
0574 072629
WEB
Segnalato da

Chiara Bettazzi



approfondimenti

Marco Lampis



 
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21/9/2012

Marco Lampis

Studio Corte 17, Prato

Il Costruttore di Orecchi. L'artista ha scritto un testo usando cut-up di frasi estrapolate da riviste musicali contemporanee.


comunicato stampa

"La serie di lavori dal titolo Il Costruttore di Orecchi è un tentativo di mettere in relazione la percezione del nostro corpo con gli oggetti, lo spazio e l’architettura. Indagando l’oggetto come elemento sonoro, mi concentro su di esso come ombra del nostro corpo* creando connessioni fra ciò che accade dietro i nostri orecchi, ovvero ciò che noi non possiamo vedere con gli occhi ma che possiamo percepire attraverso la consapevolezza del nostro corpo, con ciò che fisicamente accade all’interno dei nostri orecchi, ovvero come percepiamo fisicamente il suono. La sfida consiste nel concepire installazioni sonore senza l’ausilio del suono ma semplicemente organizzandole spazialmente in modo da poter rendere sensibile una loro vibrazione interna.

Per Contemporanea #12 nello spazio di Chiara Bettazzi Studio Corte 17 presento una nuova modalità d’intervento legata a questa serie. Partendo dall’idea iniziale di suonare ispirato solo dagli aggettivi utilizzati per descrivere la musica su una qualsiasi recensione di un qualsiasi album, ho optato per la scrittura di un testo usando cut-up di frasi estrapolate da riviste musicali contemporanee, eliminando qualsiasi riferimento allo stile musicale, agli strumenti usati ed al musicista, dunque ragionando sia sull’impossibilità di definire l’esperienza musicale sia sull’utilizzo continuo di aggettivi che rimandano ad altri aggettivi e così via senza riuscire a darne una definizione definitiva . Attraverso questa traccia scritta che funziona da meta-spartito verranno quindi eseguite delle azioni che confluiranno coralmente nella formalizzazione di un oggetto finale, sintesi sculturea e allusiva di tutto il processo.”

* “- Pensé que podía ser el lecho del habitante, cuya monstruosa anatomía se revelaba así, oblicuamente, como la de un animal o un dios, por su sombra. -” “Pensai che potesse essere il letto dell’abitante, la cui mostruosa anatomia si rivelava così, in modo obliquo, come quella di un animale o di un dio, attraverso la sua ombra” Jorge Luis Borges, There are more Things, El libro de arena (1975)

Studio Corte 17
via Genova, 17 - Prato
22 e 23 settembre dalle 19
Ingresso libero

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Marco Lampis
dal 21/9/2012 al 22/9/2012

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