Spaziotemporaneo
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Paolo Borrelli
dal 22/5/2003 al 23/6/2003
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22/5/2003

Paolo Borrelli

Spaziotemporaneo, Milano

Roads: strade, percorsi come idea di una immaginaria topografia che nella sua nudita' risveglia il sentimento poetico della forma e l'unita' di esperienza, quasi come una pratica interiore, atemporale, meditativa che gli e' correlata.


comunicato stampa

Roads

A partire da venerdì 23 maggio si terrà a Milano, presso la galleria Spaziotemporaneo, la personale dell'artista milanese Paolo Borrelli dal titolo Roads.

La mostra, corredata da catalogo a colori e con testo critico di Flaminio Gualdoni presenta i lavori recenti dell'artista, opere pittoriche su carta che affidano al colore, alla forma e al segno, così come alla loro scansione in sequenza la costruzione di un mondo poetico e contemplativo dove l'immagine è filtrata attraverso un continuo recupero visivo della memoria. Sulla carta l'artista 'prende a orientarvi', scrive Flaminio Gualdoni nel testo 'a farvi coagulare, pensieri visivi minimi, microemotivi si sarebbe detto un tempo, d'umore schematico ma, più araldico, anch'essi segni/figure sorgivi dell'esperienza affettiva.'; 'Un processo complesso, ma assai semplificato', continua Gualdoni 'di evocazione e smemoratezza del segno. Avverti la traccia delle pitture tribali, dei segni impastati di sacro e dei fasti primitivi, l'umore calcinato dei decori murali medievali, il serrarsi poetico della geometria 'con sentimento' del secolo (...)

Nella loro scansione in sequenza 'ciò che accade tra opera e parete è ciò che accade tra foglio e foglio, e in seno a ognuno di essi. Resta il brivido della superficie, l'opacità materiata delle stesure, l'ibridazione tonale delle campiture sovrapposte; torna un raccordarsi più cantabile dei toni, pur sempre al limite del disinnesco sensuale, dello scambio raccorciato e abbassato; soprattutto, irrompe la primazia responsabile della linea curva corrente, che vale fluire e tendersi, involversi e dilatarsi, che vale dinamica interna ed espansione centrifuga, in una sorta di all-over minimalizzato.'

Questa stessa linea curva, ondulata, semplice, scrive lo stesso artista in una breve nota che accompagna il catalogo, così come le forme e i colori finiscono per comporre ipotetici paesaggi, strade, mappe che si compongono e ricompongono in un inarrestabile fluire, in una ossessiva ripetizione. Da qui il titolo della mostra, Roads, strade, percorsi come idea di una immaginaria topografia che nella sua nudità risveglia il sentimento poetico della forma e l'unità di esperienza, quasi come una pratica interiore, atemporale, meditativa che gli è correlata.

Nato a Milano nel 1966 Paolo Borrelli unisce una formazione artistica a studi umanistici. Inizia negli anni '80 la sua ricerca artistica ed è presente con regolarità in mostre personali e collettive dai primi anni Novanta.

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