Ciels d'architecture. La cupola, archetipo costruttivo e simbolico, forma teologica perfetta, e' il soggetto delle fotografie dell'artista.
a cura di Andrea Dall'Asta e Roberto Dulio
La cupola, archetipo costruttivo e simbolico, forma teologica perfetta, è il
soggetto delle fotografie di Anna Vivante.
Non si tratta di un¹indagine prefissata con un rigido canone di scelta e
ripresa, piuttosto dell¹insistenza di uno sguardo verso le differenti
declinazioni - attraverso epoche e luoghi distanti - di una delle più
complesse e affascinanti soluzioni architettoniche ideate dall¹ingegno
umano. Che si tratti di Frank Lloyd Wright a New York, del mausoleo del
sultano Barkouk al Cairo, di Francesco Borromini a Roma, della moschea di
Orhan Bay a Bursa o di Pier Luigi Nervi, ancora a Roma, quello che accomuna
questi scatti è la loro natura d¹immagini colte semplicemente alzando lo
sguardo, sorprendendosi di fronte allo spazio sovrastante, alla luce
abbacinante che spesso penetra dal centro, o filtrata da altre aperture,
modula forme riconoscibili o quasi astratte, giocate su differenti
gradazioni di grigi o sul contrasto netto.
Anche la tecnica di ripresa - pellicola in bianco e nero da 35 millimetri e
una NikonF3 - e di conseguenza la stampa morbida, la percezione di un
procedimento fotografico
che non siamo quasi più adusi a utilizzare, concorrono a inanellare una
sequenza di intimi scorci dall¹unitaria varietà.
Dai raffinati giochi chiaroscurali del mausoleo di Abu s-Samad a Natanz,
agli affreschi a San Carlo ai Catinari e Sant¹Andrea della Valle, entrambi a
Roma, solo per citare alcuni esempi, fino alla raffinatissima astrazione
grafica del Palais de Tokyo a Parigi, della Galerie Ravenstein a Bruxelles o
del Pantheon sempre a Roma. Un¹involontaria Mnemosyne warburghiana, che in
un fluire di immagini evoca luoghi e culture, provoca una sorta di autonoma
e fulminea sintesi della propria esperienza culturale e al tempo stesso ci
pone, ancora una volta, con stupore e rinnovata curiosità, di fronte alla
forme dello spazio e della sua percezione.
Roberto Dulio
Inaugurazione: mercoledì 26 settembre, ore 18,00
Galleria San Fedele
Via U. Hoepli 3a, Milano
lun-ven 16-19
Ingresso libero