Inaugurazione sabato 24 maggio alle ore 18,00
La mostra, curata da Luciano Caramel e da Gianfranco Rossi, intende celebrare la figura di uno dei protagonisti più significativi dell’arte del ‘900, che attraverso le infinite combinazioni del suo segno, ha saputo imporre un alfabeto misterioso in grado di influenzare le generazioni successive.
Come una struttura molecolare i suoi ''ideogrammi'', che richiamano la bellezza incontaminata delle forme rupestri, diventano un codice d’accesso per penetrare ed esprimere la dimensione del reale, del pensiero e dell’interiorità in una continua dialettica tra uno e molteplice, ordine e disordine, aggregazione e separazione.
In esposizione un selezionato gruppo di quaranta opere comprese tra il 1950 e il 1971, periodo della sua ricerca astratta. Proprio nel gennaio del 1950, alla Galleria del Secolo di Roma, Capogrossi espose, per la prima volta, le sue opere segniche. Un segno che non abbandonerà più e la cui ripetizione produrrà combinazioni infinite, strutturalmente sempre diverse.
Tra le opere esposte, alcune grandi Superfici tra cui uno straordinario lavoro del 1959, Superficie 326 che misura cm. 265 x 131, Superficie 591 del 1951 e Superficie nera del 1950 esposta alla Zimmegalerie Franck di Francoforte nel 1952. L’esposizione sarà arrichita anche da una significativa serie di tempere e rilievi.
Seppe cogliere il fascino degli enigmi di Capogrossi Giuseppe Ungaretti che nel 1969 scriveva: ''...Come sarà giunto Capogrossi alle sue serrature cabalistiche, a quelle serrature che non cambiano mai, sempre le stesse a chiusura perpetua, aperte solo a chi sapendosene servire, sappia aprire le porte dalle quali si entra nel segreto dell'universo. Un segreto del tutto personale, come ogni segreto che possa diventare universale, e nulla potrà mai essere universale se non abbia una sua sigla unica. [...] E' il più vario, così furiosamente uguale a sé stesso, il più vario pittore che ci sia al mondo. La variazione è tutta ragionata e ragionevole, e quindi minima, e la varietà , la differenziazione infinita da opera a opera, da un attimo all'altro in ogni opera, potrebbe essere un'improvvisa intrusione di rosso o dell'inchiavardarsi più serrato della catena.''
La mostra, resa possibile anche grazie al contributo di MARIELLA BURANI ed in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia Assessorato Cultura e Sapere, sarà visitabile sulla rete internet nel sito di ClubArt (www.clubart.it), cui la Galleria 2000&NOVECENTO ha aderito.
Nel corso della mostra, in data da destinarsi, nella Sala Riunioni della Banca Popolare di Verona Banco S. Geminiano e S. Prospero (Sede Centrale – via Roma, 4/6 Reggio Emilia) sul tema della mostra si terrà una conferenza che vedrà come relatori il prof. Luciano Caramel e il prof. Guglielmo Capogrossi.
Inaugurazione: sabato 24 maggio 2003 ore 18
Orari: tutti i giorni dalle 10/12,30 – 16/19,30
Aperto domenica e festivi
Chiuso le mattine di lunedì e giovedì
Catalogo edito dalla 2000&NOVECENTO Edizioni d’Arte con testo critico di Luciano Caramel
Galleria d’Arte 2000&NOVECENTO
Via Emilia San Pietro, 21 – Reggio Emilia
Tel. 0522/580143 – Fax. 0522/496582